Legislatura: 16Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Primo firmatario: DE TORRE MARIA LETIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MELANDRI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/02/2011 Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 25/02/2011 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011
DISCUSSIONE IL 25/02/2011
ACCOLTO IL 25/02/2011
PARERE GOVERNO IL 25/02/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011
CONCLUSO IL 25/02/2011
La Camera,
premesso che:
si ribadisce, come esplicitato nella questione pregiudiziale presentata dal gruppo del PD, che l'articolo 2 comma 4-vicies e 4-vicies semel recanti due autorizzazioni alla delegificazione in materia di sistema nazionale di valutazione dell'istruzione, non siano conformi al dettato di cui all'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, riteniamo che il sistema di valutazione debba essere tra le priorità a sostegno dell'istruzione che devono essere affrontate;
in Italia sono ancora completamente assenti o poco definite azioni sistemiche rivolte alla garanzia della qualità dell'istruzione, laddove la quasi totalità dei Paesi europei, basti pensare a Francia e Regno Unito, vanta una grande tradizione storica di ricerca, di valutazione, di supporto al miglioramento; impegno recentemente accentuato e inserito nei piani nazionali di superamento della crisi economica come accade in Germania;
per il compito auspicato anche recentemente dal ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca «di migliorare la qualità del nostro sistema scolastico» (conferenza stampa sui test Invalsi, 15 luglio 2010), è necessario lo sforzo straordinario di definire una strategia organica per la qualità della scuola italiana in modo da non farci cogliere impreparati sia di fronte a valutazioni internazionali (quali l'OCSE-PISA), sia di fronte all'estremo bisogno di innovazione del Paese (al Sud per sconfiggere l'arretratezza, al Nord per vincere la sfida della competitività produttiva) e, per tale impegno, è indispensabile la costruzione di un sistema completo di valutazione, incentivazione e miglioramento;
i sistemi di valutazione, di incentivazione e di miglioramento sono strettamente interdipendenti e, per essere efficaci devono avere indicatori certi, preventivamente conosciuti, con chiarezza di percorso e di obbiettivi, in modo da generare fiducia, coinvolgimento e processi virtuosi di riflessione e di autoformazione nella comunità docente e dirigente;
le azione rivolte alla qualità della scuola richiedono: il supporto di alte professionalità, meccanismi cooperativi e non competitivi, il riconoscimento del merito di ciascuno in funzione delle capacità che può esprimere, l'accompagnamento di ogni scuola verso il massimo del suo potenziale, la partecipazione al processo anche di studenti e genitori, l'accountability delle scuole dell'autonomia; la veicolazione delle buone prassi;
tale strategia, per essere organica e rendere la valutazione una risorsa strate-gica per il miglioramento, deve comprendere quattro obiettivi tra loro in stretta relazione: sistema scolastico nel suo complesso (nazionale e regionale), istituzioni scolastiche autonome (interna collegata al POF e esterna in contesto), personale (prestazioni e specializzazione), esiti scolastici (apprendimenti, competenze, ricerca didattica e analisi della spendibilità dei titoli di studio);
i compiti da svolgere possono essere raggruppati in tre grandi filoni: la raccolta di dati (compresi gli esiti nazionali degli apprendimenti attraverso prove oggettive); la ricerca didattica e la formazione in servizio (in raccordo con le regioni, con le università, con organismi europei e internazionali); e i team di valutazione esterna delle autonomie scolastiche con il mandato del miglioramento (gli ispettori);
tali compiti corrispondono rispettivamente all'attuale Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), all'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS ex Indire) e ad una entità inedita per l'Italia, che dovrebbe corrispondere al «corpo degli ispettori»;
tali entità debbono essere rivisitate, potenziate, o in un caso costruita, nella loro necessaria completa autonomia amministrativa, scientifica e professionale affinché il loro operato possa essere condotto in modo imparziale e con la massima trasparenza, attraverso criteri condivisi e comunicati, con il contributo di esperti anche internazionali, dell'Università e delle migliori esperienze e della professionalità della Scuola; componenti del mondo accademico, tenendo conto del panorama internazionale;
risulta necessario prevedere la redazione e la presentazione annuale di un «Rapporto nazionale» al Parlamento e al Governo, realizzato con la collaborazione degli Istituti sopra menzionati e attraverso istituti di ricerca, Università e organismi di livello internazionali;
in sede di discussione del decreto n. 78 del 2010 il Governo, accogliendo l'ordine del giorno n. 9/3638/303 presentato dall'on Letizia De Torre, si è già impegnato a destinare adeguate risorse volte alla costituzione di un sistema autonomo ed organico di valutazione,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di istituire, in sede di discussione della prossima legge di stabilità, un apposito capitolo nel Bilancio dello Stato, la cui consistenza sia stabile e definita, finalizzato all'istituzione ed al funzionamento del sistema nazionale di valutazione della scuola italiana;
a reperire una somma che nel corso del prossimo triennio giunga a corrispondere ad una consistenza pari ad almeno un decimo del trenta per cento delle economie di spesa di cui al l'articolo 64, comma 6, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, che secondo lo stesso articolo 64, al comma 9, era già destinato ad iniziative dirette alla qualità della scuola;
a distinguere l'attività dell'Istituto del sistema nazionale di valutazione da quella del Ministero secondo il principio che chi controlla deve agire in piena indipendenza dal controllato;
a valutare approfonditamente la natura giuridica dell'istituto, nonché la sua organizzazione anche al fine di comprendere, in una articolazione interindipendente, le funzioni di raccolta dati ora Invalsi, di ricerca ora Ansas e la nuova funzione rivolta alla valutazione esterna delle istituzioni scolastiche;
a ricondurre a legislazione primaria l'istituzione dell'istituto di valutazione e miglioramento della scuola italiana, al cui interno dovrà essere previsto l'obbligo di rispondere annualmente al Parlamento stesso.
9/4086/244.(Testo modificato nel corso della seduta).De Torre, Ghizzoni, Bachelet, Coscia, Siragusa, Antonino Russo, Pes, Rossa, Levi, Melandri, De Pasquale, Nicolais, De Biasi, Mazzarella, Lolli.