ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04086/161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011


Stato iter:
25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/02/2011
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/02/2011
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 25/02/2011
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 25/02/2011
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011

DISCUSSIONE IL 25/02/2011

ACCOLTO IL 25/02/2011

PARERE GOVERNO IL 25/02/2011

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011

CONCLUSO IL 25/02/2011

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4086/161
presentato da
ALESSANDRO BRATTI
testo di
venerdì 25 febbraio 2011, seduta n.440

La Camera,
premesso che:
la tutela del nostro territorio rappresenta un interesse prioritario della collettività e un impegno del Governo e delle amministrazioni territoriali non più rinviabile: il dissesto idrogeologico continua a determinare gravi perdite di vite umane e distruzione di paesi ed equilibri territoriali precari: il risultato sono 44 vittime solo nell'ultimo anno e 200 milioni di euro spesi per fronteggiare soltanto l'emergenza;
l'Italia è particolarmente fragile per quanto riguarda i fenomeni di dissesto idrogeologico: circa il 10 per cento del territorio nazionale è classificato ad elevato rischio per alluvioni, frane e valanghe; i 2/3 delle aree esposte a rischio interessano centri urbani, infrastrutture e aree produttive; il rischio di frane e alluvioni, seppur con diversa intensità, riguarda praticamente tutto il territorio nazionale: sono oltre l'80 per cento i comuni a rischio idrogeologico mentre 5,8 milioni di italiani vivono sotto minaccia;
l'assenza di una cultura della pianificazione territoriale responsabile, motivazioni politiche ed esigenze di cassa unite a forti vincoli di bilancio, ostacolano anche a livello territoriale razionali strategie di prevenzione; gravi sono i provvedimenti di condono edilizio e di deroga alla normativa urbanistica varati in questi anni dai governi di centro-destra, che premiano e incentivano pratiche di abusivismo edilizio e di speculazione immobiliare, totalmente indifferenti alla sicurezza del territorio;
il fabbisogno stimato dal Ministero dell'ambiente per la messa in sicurezza complessiva del territorio italiano dal rischio idrogeologico ammonta a 44 miliardi di euro: 27 per il centro Nord, 13 per il Sud e 4 per il territorio costiero;
in questi ultimi anni le risorse iscritte a bilancio dal Governo Berlusconi per sostenere questa grande opera di prevenzione e difesa del suolo sono del tutto incongrue rispetto al fabbisogno, e in molti casi risultano gravemente insufficienti anche a fronteggiare l'emergenza;
il comma 240 dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Legge finanziaria 2010) ha destinato ai piani straordinari per rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico le risorse - pari a 1 miliardo di euro, poi ridotte a 900 milioni - assegnate dalla delibera CIPE 6 novembre 2009 per interventi di risanamento ambientale a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di incrementare le risorse a favore della difesa e della tutela del territorio, individuando quest'ultima come la vera grande opera pubblica a cui destinare prioritariamente energie e risorse finanziarie adeguate;
ad adottare le necessarie iniziative volte a rendere disponibili i 900 milioni di euro stanziati dall'articolo 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, avviando in tempi rapidi la programmazione e la realizzazione dei necessari interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico.
9/4086/161. (Testo modificato nel corso della seduta).Bratti, Benamati, Braga, Mariani, Bocci, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Codurelli.