Legislatura: 16Seduta di annuncio: 440 del 25/02/2011
Primo firmatario: BRATTI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011 CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 25/02/2011 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 25/02/2011 Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 25/02/2011 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) PARERE GOVERNO 25/02/2011 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/02/2011
DISCUSSIONE IL 25/02/2011
ACCOLTO IL 25/02/2011
PARERE GOVERNO IL 25/02/2011
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/02/2011
CONCLUSO IL 25/02/2011
La Camera,
premesso che:
la tutela del nostro territorio rappresenta un interesse prioritario della collettività e un impegno del Governo e delle amministrazioni territoriali non più rinviabile: il dissesto idrogeologico continua a determinare gravi perdite di vite umane e distruzione di paesi ed equilibri territoriali precari: il risultato sono 44 vittime solo nell'ultimo anno e 200 milioni di euro spesi per fronteggiare soltanto l'emergenza;
l'Italia è particolarmente fragile per quanto riguarda i fenomeni di dissesto idrogeologico: circa il 10 per cento del territorio nazionale è classificato ad elevato rischio per alluvioni, frane e valanghe; i 2/3 delle aree esposte a rischio interessano centri urbani, infrastrutture e aree produttive; il rischio di frane e alluvioni, seppur con diversa intensità, riguarda praticamente tutto il territorio nazionale: sono oltre l'80 per cento i comuni a rischio idrogeologico mentre 5,8 milioni di italiani vivono sotto minaccia;
l'assenza di una cultura della pianificazione territoriale responsabile, motivazioni politiche ed esigenze di cassa unite a forti vincoli di bilancio, ostacolano anche a livello territoriale razionali strategie di prevenzione; gravi sono i provvedimenti di condono edilizio e di deroga alla normativa urbanistica varati in questi anni dai governi di centro-destra, che premiano e incentivano pratiche di abusivismo edilizio e di speculazione immobiliare, totalmente indifferenti alla sicurezza del territorio;
il fabbisogno stimato dal Ministero dell'ambiente per la messa in sicurezza complessiva del territorio italiano dal rischio idrogeologico ammonta a 44 miliardi di euro: 27 per il centro Nord, 13 per il Sud e 4 per il territorio costiero;
in questi ultimi anni le risorse iscritte a bilancio dal Governo Berlusconi per sostenere questa grande opera di prevenzione e difesa del suolo sono del tutto incongrue rispetto al fabbisogno, e in molti casi risultano gravemente insufficienti anche a fronteggiare l'emergenza;
il comma 240 dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Legge finanziaria 2010) ha destinato ai piani straordinari per rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico le risorse - pari a 1 miliardo di euro, poi ridotte a 900 milioni - assegnate dalla delibera CIPE 6 novembre 2009 per interventi di risanamento ambientale a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di incrementare le risorse a favore della difesa e della tutela del territorio, individuando quest'ultima come la vera grande opera pubblica a cui destinare prioritariamente energie e risorse finanziarie adeguate;
ad adottare le necessarie iniziative volte a rendere disponibili i 900 milioni di euro stanziati dall'articolo 2, comma 240, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, avviando in tempi rapidi la programmazione e la realizzazione dei necessari interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico.
9/4086/161. (Testo modificato nel corso della seduta).Bratti, Benamati, Braga, Mariani, Bocci, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Realacci, Viola, Codurelli.