ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03737/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 654 del 21/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/06/2012


Stato iter:
21/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 21/06/2012
Resoconto SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/06/2012

ACCOLTO IL 21/06/2012

PARERE GOVERNO IL 21/06/2012

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 21/06/2012

CONCLUSO IL 21/06/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03737/001
presentato da
DI STANISLAO Augusto
testo di
Giovedì 21 giugno 2012, seduta n. 654

   La Camera,
   premesso che:
    la Convenzione civile sulla corruzione è stata adottata a Strasburgo il 4 novembre 1999. Essa prevede dei meccanismi per il risarcimento dei danni derivanti dai reati di corruzione. La Convenzione disciplina la corruzione del settore pubblico e privato, definendo in maniera piuttosto ampia la condotta corruttiva. La Convenzione infine, prevede strumenti ed azioni di natura civilistica per le vittime dei reati di corruzione, prevedendo delle azioni di annullamento dei contratti oggetto di corruzione e la protezione dei whistleblowers (informatori);
    indipendentemente dalla sua natura e portata, la corruzione danneggia tutti gli Stati membri e l'UE nel suo insieme, diminuendo i livelli di investimento, ostacolando il corretto funzionamento del mercato interno e intaccando le finanze pubbliche. Che assuma la forma di corruzione politica, di attività di corruzione commesse da e con l'aiuto di gruppi della criminalità organizzata, di corruzione tra privati o della cosiddetta piccola corruzione, l'abuso di potere per il profitto personale non è accettabile e può avere pesanti ripercussioni;
    recentemente la sezione italiana di Transparency International, un'organizzazione non governativa presente in oltre 90 Paesi conosciuta per le sue azioni di contrasto alla corruzione e di promozione dell'etica e della trasparenza, ha presentato il Rapporto NIS Italia (sistemi d'integrità nazionale) che misura in modo sistematico l'efficacia delle leggi nel contrastare la corruzione e promuovere la trasparenza in ambito pubblico, privato e nella società civile;
    il rapporto ha riscontrato gravi carenze in termini di indipendenza, trasparenza, responsabilità e integrità in molti settori analizzati e ciò, non solo impedisce un'efficace lotta alla corruzione, ma limita la performance e l'efficienza nell'uso di risorse pubbliche;
    le cifre presentate dal Servizio anticorruzione, in base ai dati ufficiali forniti dal Ministero dell'interno, mostrano che nel 2010 sono stati registrati dalle Forze di polizia 3.000 reati contro la pubblica amministrazione, di cui solo il 7 per cento si riferiscono al reato di corruzione. Un dato però che non tiene conto del «numero oscuro», quella parte di reati non denunciati che, in un reato c.d. senza vittime come la corruzione è particolarmente alto. Non distinguono neppure tra corruzione su piccola e grande scala (il c.d. traffico di influenze);
    occorre un forte impegno politico per contrastare questo tipo di reato e mettere in campo un nuovo meccanismo per monitorare e valutare gli interventi messi nella lotta alla corruzione e per promuovere un maggiore impegno politico,

impegna il Governo

a valutare strumenti volti a rafforzare l'attuazione degli strumenti giuridici anticorruzione esistenti nell'UE e a livello europeo e internazionale e a riservare maggiore spazio a riflessioni sulla corruzione in tutte le sue politiche pertinenti a maggiore tutela e sostegno delle vittime innocenti della corruzione, diminuendo sempre di più il numero dei reati di corruzione che rimangono non denunciati.
9/3737/1. (Testo modificato nel corso della seduta).  Di Stanislao.