ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03725/018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 376 del 30/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/09/2010


Stato iter:
30/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/09/2010
GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 30/09/2010

PARERE GOVERNO IL 30/09/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/09/2010

CONCLUSO IL 30/09/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3725/18
presentato da
FABIO EVANGELISTI
testo di
giovedì 30 settembre 2010, seduta n.376

La Camera,
premesso che:
il Processo di Barcellona, varato nel 1995 con l'obiettivo di creare un mercato di libero scambio, è stato fin dall'inizio lo strumento centrale delle relazioni euro-mediterranee, con un partenariato di 39 governi e oltre 750 milioni di cittadini;
i suoi scopi istitutivi riguardano la promozione della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, la risoluzione delle problematiche relative all'immigrazione dai paesi meridionali verso quelli settentrionali, la lotta al terrorismo, il conflitto israelo-palestinese, la tutela del patrimonio ecologico mediterraneo;
in particolare, le priorità che si sono poi determinate hanno riguardato il disinquinamento del Mediterraneo, la costruzione di autostrade marittime e terrestri per migliorare le fluidità del commercio fra le due sponde, il rafforzamento della protezione civile, la creazione di un piano solare comune, lo sviluppo di un'università euro mediterranea;
l'Unione per il Mediterraneo (UpM), intesa come naturale conseguenza di tale Processo, è un organismo internazionale creato con l'intenzione di concretizzare questi obiettivi e di avvicinare l'Unione Europea alle nazioni mediorientali e africane che si affacciano sul mar Mediterraneo e fu presentato, su iniziativa dell'allora presidente di turno francese, a Parigi il 13 luglio 2008;
l'UpM ha rappresentato il secondo tentativo europeo di organizzare un quadro condiviso di «governance» mediterranea dopo il Partenariato euro-mediterraneo (Pem) ma ad oggi assistiamo a un sostanziale fallimento del dialogo euro-mediterraneo inaugurato con Barcellona poiché ha disatteso i suoi obbiettivi dato che la priorità dell'Europa è stata l'Est e ciò dovrebbe indurre una riflessione di fondo;
la conferenza al vertice dell'Unione per il Mediterraneo (Upm), che doveva tenersi lo scorso 7 giugno, è stata rinviata al prossimo novembre: il quadro arabo-palestinese non ha consentito, infatti, di svolgere un incontro collaborativo nell'ambito euro-mediterraneo fra arabi e israeliani anche se gli ultimi sviluppi, con il personale impegno del presidente degli Stati Uniti, lascia qualche margine per una soluzione ancorché non in tempi brevi;
per contro, per una buona riuscita del progetto euro-mediterraneo sarebbe stata determinante una presenza forte dell'UE attraverso una politica estera coerente e la volontà di impiegare tutte le risorse necessarie a realizzarla mentre invece assistiamo alla rappresentazione di una sostanziale debolezza della politica estera comune, ben rappresentata dall'altrettanto debole ministro degli esteri europeo, lady Ashton;
l'istituzione di un Segretariato permanente, a partire dal marzo 2010, doveva servire a dare nuova linfa a un processo che sta attualmente avvizzendo e proprio per questo motivo era stato previsto l'incremento delle sovvenzioni al segretariato stesso onde permettergli di svolgere le sue funzioni in maniera consona;
la quota italiana, 125.000 euro, prevista dall'articolo 3-bis del decreto-legge in esame nella forma di un contributo per il Segretariato appare ampiamente insufficiente per sostenere efficacemente una forte presenza politica nel Mediterraneo, laddove invece l'Italia dovrebbe cogliere questa opportunità facendo leva sulla sua posizione privilegiata,

impegna il Governo

a stanziare maggiori risorse, già in occasione della prossima manovra economica, per l'erogazione del proprio contributo al Segretariato dell'UpM, affinché dal nostro Paese arrivi un segnale forte a sostegno del processo euro-mediterraneo attualmente in grave difficoltà;
a perseguire e sostenere una politica estera forte verso questa regione così strategicamente rilevante che potrebbe certamente costituire una nuova area di sviluppo in un'Europa a limitata crescita economica e consentire di guardare verso nuovi mercati, per di più vicini.
9/3725/18. Evangelisti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

costruzione stradale

crescita economica

libera circolazione delle merci

Mar Mediterraneo

partenariato euromediterraneo

politica estera

protezione civile

protezione del patrimonio

questione palestinese

scambio commerciale

terrorismo