Legislatura: 16Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 28/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 28/07/2010 CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 28/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/07/2010 CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 28/07/2010
PARERE GOVERNO IL 28/07/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010
CONCLUSO IL 29/07/2010
La Camera,
premesso che:
l'articolo 45, comma 3, del decreto-legge in esame, conferma l'obbligo di acquisto da parte del GSE dei certificati verdi invenduti - che era stato soppresso nella versione iniziale dell'articolo 45 - stabilendo inoltre che dal 2011 deve essere assicurata la riduzione del 30 per cento dell'importo complessivo derivante dal ritiro dei certificati verdi rispetto al 2010, e che almeno l'80 per cento della riduzione derivi dal contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso. Non sono peraltro chiare le modalità con le quali il Governo provveda a dette riduzioni;
la normativa sui certificati verdi, principale meccanismo di garanzia del sistema di sostegno alla crescita delle fonti rinnovabili, prevede che tutte le imprese produttrici di elettricità abbiano una quota obbligatoria di produzione di energia da fonti rinnovabili. Quota che si può raggiungere sia con produzione propria, sia acquistando i certificati verdi dai produttori terzi;
la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili viene così incentivata e finanziata garantendo, comunque, un margine di redditività alle aziende «verdi» in modo che, se anche non riescono a collocare sul mercato tutti i certificati, possono contare sul riacquisto dei certificati in eccesso da parte del GSE nazionale, anche al fine di sostenere il prezzo dei certificati medesimi;
si sottolinea al proposito che l'impegno preso in sede UE prevede il raggiungimento da parte dell'Italia degli obiettivi collegati al cosiddetto «pacchetto clima» in base ai quali il contributo delle fonti rinnovabili al fabbisogno energetico nazionale deve raggiungere il 17 per cento entro il 2020;
da una simulazione matematica svolta da Anev (Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili), è risultato che per riportare l'equilibrio tra domanda e offerta servirebbe fino al 2011 un incremento della quota d'obbligo pari a 2,75 per cento per gli anni 2011, 2012 e 2013 e poi di almeno dell'1,5 per cento fino al 2020 (con una media per il periodo dell'1,88 per cento annuo), rimanendo comunque l'obbligo del ritiro dell'eccesso di offerta da parte del GSE;
innalzare l'obbligo di immissione di energia verde nel mix elettrico, favorendo in tal modo una spinta alla domanda di certificati verdi, si può rivelare, in questa fase, uno strumento necessario sia per il raggiungimento degli obiettivi UE in questo ambito, sia per il contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso come richiede proprio l'articolo 45, comma 3, del decreto-legge in esame,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative volte a prevedere che la riduzione dell'importo complessivo derivante dal ritiro dei certificati verdi in eccesso da parte del GSE avvenga anche attraverso un contestuale aumento delle quote obbligatorie minime di elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
9/3638/34. (Testo modificato nel corso della seduta) Leoluca Orlando, Borghesi, Cambursano.
EUROVOC :biogas
domanda e offerta
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politica comunitaria dell'ambiente
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