ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: RIGONI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/244
presentato da
ANDREA RIGONI
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
l'articolo 43 del decreto-legge in esame, recante la rubrica «Zone a burocrazia zero», al comma 2, lettera b), così recita: « ove la zona a burocrazia zero coincida, nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con una delle zone franche urbane individuate dalla delibera CIPE dell'8 maggio 2009, n. 14, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 159 dell'11 luglio 2009, le risorse previste per tali zone franche urbane ai sensi dell'articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono utilizzate dal Sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero»;
le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse;
l'iniziativa nasce dall'esperienza francese delle Zones Franches Urbaines, lanciata nel 1996 e oggi attiva in più di 100 quartieri;
per il finanziamento del dispositivo di previsione delle ZFU, la legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006, articolo 1, comma 340 e seguenti) istituisce un Fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. La legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2008, articolo 1, commi 561, 562 e 563) ha confermato tale stanziamento e definito in maggiore dettaglio le agevolazioni fiscali e previdenziali che, in ogni caso, avrebbero dovuto trovare la loro definizione particolareggiata in un decreto del Ministero dell'economia e delle finanze;
in questa prima fase pilota, l'istituzione di un numero limitato ZFU nelle città italiane prevedeva agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione ivi localizzate;
tali agevolazioni, della durata di 5 anni (con graduale phasing out negli anni successivi), avrebbero dovuto riguardare:
esenzione dalle imposte sui redditi;
esenzione dall'IRAP;
esenzione dall'ICI;
esonero dal versamento dei contributi previdenziali;
ed in misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree;
nel suo disegno definitivo, il dispositivo adottato prevede l'ammissibilità ai benefici ad aree urbane, caratterizzate da significativi fenomeni di disagio sociale, localizzate in 22 città distribuite sull'intero territorio nazionale oltre che nelle regioni del Mezzogiorno, in Toscana le città di Massa e di Carrara e in Liguria la città di Ventimiglia;
per l'individuazione di tali aree comunali ammesse nelle ZFU sono stati utilizzati indicatori oggettivi costruiti sulla base di dati infra-comunali del censimento 2001 e l'istruttoria condotta dal Dipartimento per le politiche dello sviluppo si è conclusa con la trasmissione al CIPE di una proposta tecnica di individuazione;
dopo aver raccolto il Parere favorevole della Conferenza Unificata in data 25 marzo 2009, la proposta tecnica elaborata dal DPS ha ottenuto l'approvazione del CIPE nella seduta dell'8 maggio 2009. Tali disposizioni confluiscono in una delibera di individuazione e di allocazione delle risorse a 22 Zone Franche Urbane per agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuovi insediamenti produttivi si è arrivati al conseguimento dell'autorizzazione della Commissione Europea;
nel mese di ottobre 2009, il Ministero per lo sviluppo economico ha convocato i sindaci interessati per sottoscrivere con loro veri e propri contratti di attivazione delle Zone Franche Urbane, e in particolare per le città di Massa e di Carrara, il primo importo biennale delle agevolazioni veniva quantificato in poco più di 5 milioni di euro;
è attesa ancora l'emanazione del decreto di attuazione ed i benefici previsti per le ZFU avrebbero dovuto partire dal gennaio 2010, in considerazione anche della grande attesa suscitata dal tessuto di piccole e piccolissime aziende che costituiscono il tessuto economico e produttivo in particolare del territorio delle città di Massa e di Carrara;
è importante non deludere le attese e le aspettative ingenerate dal provvedimento di previsione delle cosiddette Zone Franche Urbane per agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuovi insediamenti produttivi,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di recupero della situazione delle città di Massa e di Carrara per la Toscana e della città di Ventimiglia per la Liguria, escluse dalle zone a burocrazia zero, sostenendo l'obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale di questi territori già depressi da una lunga crisi economica ed occupazionale, assicurando che l'istituto delle Zone Franche Urbane non venga formalmente abrogato e si proceda quanto prima all'emanazione di apposito decreto di attuazione per consentire l'effettiva entrata in vigore dei benefici previsti a favore delle aree sopramenzionate.
9/3638/244.Rigoni, De Pasquale.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CARRARA, MASSA-CARRARA - Prov, TOSCANA, MASSA, MASSA-CARRARA - Prov, TOSCANA, VENTIMIGLIA, IMPERIA - Prov, LIGURIA

EUROVOC :

cofinanziamento

contributo finanziario

creazione di imprese

crescita dell'impresa

detrazione fiscale

formalita' amministrativa

incentivo fiscale

piccolo commercio

politica di sostegno

prezzo ridotto