ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03638/161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 360 del 28/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: FARINONE ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2010


Stato iter:
29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2010
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2010

PARERE GOVERNO IL 28/07/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/07/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/07/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2010

CONCLUSO IL 29/07/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3638/161
presentato da
ENRICO FARINONE
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame persegue la diminuzione del disavanzo pubblico dal 5 per cento del Pil di quest'anno al 3,95 nel 2011 e al di sotto della soglia del 3 per cento, ossia al 2,7 per cento nel 2012, in ottemperanza al vincolo europeo circa la stabilizzazione della spesa pubblica;
il provvedimento è l'ennesima manovra di stabilizzazione finanziaria - la decima in due anni di legislatura - che ripercorre la logica dei tagli lineari sulle dotazioni di spesa delle missioni del bilancio dello Stato, di parte corrente e di conto capitale. L'articolo 2, infatti, dispone una riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente delle missioni di spesa di ciascun Ministero;
la manovra è sbagliata in quanto limita a ridurre la spesa pubblica in modo indiscriminato e non equo, è strutturalmente debole e iniqua, priva di una prospettiva per il futuro dei cittadini, ai quali viene chiesto l'ennesimo sacrificio senza che a ciò corrisponda la contemporanea previsione di misure e mezzi atti a generare crescita e sviluppo per il futuro;
i tagli iniqui contenuti nella manovra colpiscono le regioni e gli enti locali senza distinzione tra amministrazioni più o meno virtuose e con un evidente squilibrio a favore delle amministrazioni centrali che, seppure fonti di notevoli sprechi ed inefficienze, vengono penalizzate assai meno delle regioni e degli enti locali. Queste misure colpiranno, attraverso i tagli ai servizi pubblici, i cittadini meno privilegiati. Ben 3,5 miliardi di euro sono sottratti al trasporto pubblico locale, che finiranno inevitabilmente per svantaggiare quelle fasce di ceto medio, lavoratori e studenti, che quotidianamente usano i mezzi pubblici per i loro spostamenti;
una manovra, che sebbene sia presentata come una manovra europea, è poco in linea con quanto predisposto da altri paesi membri. In Europa, la maggior parte dei paesi ha scelto di impegnare rilevanti risorse di bilancio, accanto a manovre di stabilizzazione economica, per attuare provvedimenti di stimolo all'economia, alla sanità e al welfare. Nei paesi del nord Europa si chiedono sacrifici ai cittadini più abbienti, in Francia e in Germania, accanto ai tagli degli sprechi non si sacrificano le risorse in favore delle famiglie, dell'educazione della scuola. In Germania oltre la metà del maggiore deficit è imputabile a misure di sostegno dell'economia (tra le quali rileva l'intangibilità delle risorse in favore della ricerca); in Spagna circa un terzo; in Francia poco più di un quarto;
in controtendenza con quanto avviene nei paesi europei e anche negli Stati Uniti, per l'Italia, gli interventi di sostegno anti-crisi hanno avuto un impatto nullo sul disavanzo, mentre avrebbero attenuato la caduta del Pil per circa 0,5 punti percentuali, secondo i recenti dati della Banca d'Italia,

impegna il Governo

se le condizioni di finanza pubblica lo consentono, ad attivarsi nelle sedi competenti europee per promuovere, accanto a misure di stabilizzazione economica, anche politiche attive di crescita e di sviluppo, al fine di concordare l'opportunità di reperire risorse aggiuntive, come prelievi alternativi sugli intermediari internazionali e la tassa sulle transazioni finanziarie, in grado di colpire gli speculatori e di far acquisire risorse aggiuntive da destinare all'occupazione, all'educazione, alla ricerca e allo sviluppo, senza colpire i ceti più deboli e le fasce produttive.
9/3638/161. (Testo modificato nel corso della seduta) Farinone, De Pasquale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione centrale

disavanzo

ente locale

indennita' e spese

prodotto interno lordo

ricerca e sviluppo

risorse di bilancio

spesa pubblica

stabilizzazione economica

transazione finanziaria

trasporto pubblico