Legislatura: 16Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/02/2010 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010 QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 24/02/2010
PARERE GOVERNO IL 24/02/2010
DISCUSSIONE IL 24/02/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/02/2010
CONCLUSO IL 24/02/2010
La Camera,
premesso che:
l'articolo 26 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008 aveva previsto la soppressione degli enti pubblici non economici non riordinati entro il termine del 31 ottobre 2009 tra cui l'ente irriguo umbro-toscano, istituito con legge n. 1048 del 1961 e vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali;
per tale ente era già stata prevista la trasformazione ai sensi dell'articolo 28 della legge n. 448 del 2001 e per questo era stato nominato un commissario straordinario;
entro il predetto termine del 31 ottobre 2009 non si è giunti all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri dello schema di regolamento di riordino in ente pubblico economico appositamente predisposto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
le opere realizzate negli anni da tale ente, quelle in corso di realizzazione ricomprese nei piani di emergenza idrica (ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3230 del 2002 e n. 3598 del 2007) e quelle da realizzare, costituiscono nel loro insieme lo schema idrico più importante dell'Italia centrale: ad esse sono legate questioni di fondamentale importanza quali il Piano regolatore degli acquedotti dell'Umbria, i programmi idropotabili di quattro ambiti territoriali umbro-toscani (Aato n. 4 - Alto Valdarno, Aato n. 6 - Ombrone; Aato n. 1 - Perugia; Aato n. 3 - Medio Valdarno); l'equilibrio idrologico del bacino del lago Trasimeno; l'alimentazione a scopo irriguo di ampie aree dell'Umbria e della Toscana; la gestione degli eventi di piena e la regolazione dei deflussi dagli invasi artificiali nell'ambito della gestione del Sistema di allertamento per il rischio idraulico (Direttiva del Presidente dei Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004);
gran parte di tali attività rivestono il carattere di servizio pubblico essenziale in quanto disciplinate dalla legge 12 giugno 1990, n. 146;
tale ente pur avendo operato transitoriamente in regime commissariale è approdato ad un completo risanamento economico, premessa indispensabile per il suo riordino;
la soppressione dello stesso causata dall'articolo 26 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008, produrrà con certezza conseguenze molto negative per gli interessi dei cittadini di vaste aree dell'Italia centrale;
il mantenimento dell'ente è stato auspicato più volte dalle regioni Umbria e Toscana;
il presente disegno di legge «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative», all'articolo 2, comma 4, pone dei limiti temporali alla gestione liquidatoria dell'ente irriguo umbro-toscano senza però garantire, dopo quella data, la gestione delle attività e dei progetti di pubblica utilità e di rilevanza economica e sociale in carico all'ente stesso;
sarebbe perciò grave il perdurare dell'incertezza sul futuro dell'azione dell'ente irriguo umbro-toscano, di fronte alla possibilità di ottenere invece il consolidamento con fini temporali certi, utili al completamento delle opere e dei progetti già approvati ed avviati, garantendo così la continuità dell'esercizio di funzioni di rilevante ed essenziale interesse pubblico,
impegna il Governo
ad introdurre con urgenza, nel primo provvedimento utile, misure atte a garantire il proseguimento dell'attività già svolta dall'ente irriguo umbro-toscano tramite il suo riordino in ente pubblico economico in modo tale da scongiurare certi e consistenti pregiudizi agli interessi pubblici da essa dipendenti.
9/3210/63.Cenni, Trappolino, Ceccuzzi, Sereni, Mattesini, Nannicini.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2008 0112, ENTE IRRIGUO UMBRO-TOSCANO, L 1961 1048
EUROVOC :diritto del lavoro
ente pubblico