Legislatura: 16Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/02/2010 GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010 QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 24/02/2010
PARERE GOVERNO IL 24/02/2010
DISCUSSIONE IL 24/02/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/02/2010
CONCLUSO IL 24/02/2010
La Camera,
premesso che:
l'edilizia sostenibile è uno dei «Mercati di punta» dei prossimi anni su cui scommette la Commissione Europea per sviluppare innovazione, muovere nuove filiere produttive, ridurre il consumo di energie di fonte fossile e di provenienza estera, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e conseguentemente, per il nostro Paese, rispettare gli obiettivi fissati dagli accordi internazionali. Anche per l'Italia, dunque, l'efficienza ed il miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio esistente, così come per le nuove costruzioni, deve costituire non solo un obbligo, in assolvimento agli impegni internazionali assunti, ma una scelta politica con cui riqualificare il patrimonio immobiliare e sostenere, anche con adeguati incentivi - volumetrici od economici - l'innovazione del settore.
l'articolo 8, comma 4-bis, rinvia ulteriormente al 1o gennaio 2011 il termine previsto dall'articolo 4, comma 1-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 389/2001 (Testo unico dell'edilizia), a partire dal quale i regolamenti edilizi comunali dovranno prevedere, per gli edifici di nuova costruzione, l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell'intervento;
tale differimento appare in contrasto con gli obiettivi e gli impegni assunti nell'ambito delle politiche energetiche europee;
l'ennesima proroga dell'obbligo per l'impiego delle fonti rinnovabili nella realizzazione dei nuovi edifici, introdotto con l'articolo 1, comma 289 della Finanziaria 2008, determinerà un ritardo, e di conseguenza un maggiore sforzo con dei costi che dovranno essere affrontati, per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti al 2020 (17 per cento dei consumi finali di energia coperti da fonti rinnovabili), rallentando le ipotesi di sviluppo economico-sociale che il settore delle fonti rinnovabili sta fortemente sviluppando con prospettive di impiego di almeno 250.000 addetti diretti e indiretti da qui al 2020,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte ad anticipare l'obbligo di introduzione nei regolamenti edilizi comunali della previsione dell'integrazione delle energie rinnovabili per gli edifici di nuova costruzione e, comunque, ad impegnarsi a non prorogare ulteriormente il termine del 1o gennaio 2011, come previsto dal testo in esame.
9/3210/46. Realacci, Mariani, Margiotta, Bratti, Bocci, Braga, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Martella, Morassut, Motta, Viola.
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