Legislatura: 16Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Primo firmatario: VIOLA RODOLFO GIULIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/02/2010 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010 Resoconto VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO
NON ACCOLTO IL 24/02/2010
PARERE GOVERNO IL 24/02/2010
DISCUSSIONE IL 24/02/2010
RESPINTO IL 24/02/2010
CONCLUSO IL 24/02/2010
La Camera,
premesso che:
la grave crisi economica globale che ha interessato anche il nostro Paese a partire dal 2008 ha prodotto tra l'altro una distorsione evidente nel sistema di finanziamento delle imprese;
gli effetti sono stati una grave sofferenza nella capacità delle imprese di finanziarsi, sia per il mancato introito dei pagamenti per prestazioni svolte, sia per l'irrigidimento dell'erogazione di prestiti da parte del sistema bancario;
è noto che i ritardi di pagamento incidono negativamente sull'attività delle imprese, in particolare su quelle di piccole dimensioni, già messe in difficoltà oltre che dallo sfavorevole contesto economico, anche dal razionamento del credito;
le lunghe attese per incassare quanto fatturato riducono la liquidità aziendale e gli investimenti e impediscono il buon funzionamento del mercato interno, frenando la crescita e la competitività;
dai dati dell'indagine Veneto Congiuntura, realizzata da Unioncamere del Veneto su un campione di quasi 2 mila aziende manifatturiere, si evince che nei primi mesi del 2009 l'effetto della crisi si è riflesso sia nella diminuzione degli ordinativi, o nella sospensione/cancellazione di quelli già acquisiti, sia nel peggioramento delle condizioni di pagamento;
in particolare nelle transazioni commerciali con clienti italiani, quasi la metà delle imprese ha accusato una dilazione dei tempi di incasso, registrando 44 giorni in più per riscuotere un credito (da 70 giorni nel 2008 ad oltre 113 giorni nel primo trimestre del 2009);
va ricordato che tra i cattivi pagatori di prestazioni svolte dalle imprese si collocano anche le pubbliche amministrazioni che, bloccate dal patto di stabilità, riversano sui fornitori la loro impossibilità di pagamento;
il mancato introito dei pagamenti attesi in conseguenza di prestazioni svolte, ha provocato un ulteriore gravissimo effetto e cioè che le imprese, specie le piccole e le medie, si sono trovate, a fronte dell'emissione di regolari fatture o comunque di dichiarazioni formali dell'avvenuta prestazione, a non avere le risorse finanziarie per assolvere ai conseguenti adempimenti fiscali e contributivi, mettendole di fatto in mora nei confronti dell'erario;
in tale specifico caso è del tutto evidente che non vi è da parte delle piccole e medie imprese una volontà di evasione o di elusione fiscale, ma semplicemente l'impossibilità finanziaria di farvi fronte,
impegna il Governo
ad assumere opportune iniziative per consentire ai soggetti con partita IVA, che non siano in grado di pagare imposte e contributi nei termini previsti dalla normativa vigente, di poter regolarizzare le proprie posizione fiscali e contributive relative all'anno fiscale 2009 mediante una dichiarazione autonoma di emersione fiscale che comporta il pagamento dell'intera imposta (IRPEF, IRES, ritenuta d'acconto ecc.) o contributo previdenziale dovuti, compresi di interessi e sanzioni senza maggiorazioni, anche in maniera rateizzata, consentendo nel contempo al dichiarante di non subire accertamenti per le posizioni fiscali evidenziate nella dichiarazione stessa, evitando maggiorazioni per il contribuente e costi di controllo per l'amministrazione fiscale.
9/3210/43. Viola.
EUROVOC :amministrazione fiscale
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finanziamento dell'impresa
fiscalita'
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situazione economica
sviluppo industriale