ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03210/004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: MECACCI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010


Stato iter:
24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/02/2010
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 24/02/2010

PARERE GOVERNO IL 24/02/2010

DISCUSSIONE IL 24/02/2010

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/02/2010

CONCLUSO IL 24/02/2010

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/3210/4
presentato da
MATTEO MECACCI
testo di
mercoledì 24 febbraio 2010, seduta n.289

La Camera,
premesso che:
nel quadro generale della questione delle norme riferite al personale non direttivo delle Forze armate, di cui si dibatte da lungo tempo nelle sedi parlamentari, non può non tenersi conto dei negativi effetti che l'incertezza degli attuali procedimenti di valutazione hanno sul personale militare interessato;
le aspettative di una giusta ed equa valutazione, al grado superiore, sono troppo spesso offuscate dalla ingiustificata lungaggine dei procedimenti, caratterizzati, questi, dalla assoluta mancanza di regole certe e privi di ogni pubblicità degli atti che coinvolga e renda partecipe il valutando;
la possibilità di cui attualmente gode ogni singolo membro delle Commissioni di avanzamento, nell'assegnazione di questo o quel punteggio all'elemento valutato, a parità di condizioni può, in astratto, consentirgli di eccedere dai limiti della discrezionalità che le norme gli impongono nella più assoluta riservatezza e con la totale esclusione del soggetto nei cui confronti l'azione dell'amministrazione andrà ad incidere; gli articoli 33, 34 e 35 della legge 1o maggio 1983, n. 212, prescrivono i compiti, le modalità e gli elementi che le apposite Commissioni, istituite internamente ad ogni singola Forza armata, devono osservare e considerare ai fini del procedimento di valutazione del personale militare delle carriere non direttive;
la recente giurisprudenza del Consiglio di Stato ha evidenziato che le norme in materia di avanzamento dei militari consentono a dette Commissioni di avvalersi dell'ampia discrezionalità che è propria della pubblica amministrazione e di operare in assenza di precisi e puntuali criteri di valutazione da adottare nei confronti dei valutandi;
tuttavia, gli atti e le procedure adottate dalle Commissioni di avanzamento si sono, nel tempo, rilevati non esenti da vizi di legittimità, tanto da far divenire la materia in esame oggetto di un ampio contenzioso amministrativo, i cui risvolti economici hanno inciso ed incideranno in maniera significativa sui bilanci dell'amministrazione interessata;
le procedure fino ad oggi adottate all'interno di ogni singola Commissione permanente di avanzamento non garantiscono, nei confronti del personale sottoposto alla valutazione, l'osservanza di quegli inalienabili principi dettati dall'articolo 97 della Costituzione, secondo cui l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità dell'azione amministrativa,

impegna il Governo

ad adottare idonei provvedimenti normativi finalizzati a modificare gli articoli 32, 33, 34 e 35 della citata legge n. 212 del 1983, nel senso che al presidente ed ai membri ordinari delle Commissioni permanenti di avanzamento sia imposto l'obbligo di astenersi dal compiere atti nei confronti del personale militare sottoposto al loro giudizio quando ricorra una delle cause di cui all'articolo 51 del codice di procedura civile; nonché, in accordo con gli organismi della rappresentanza militare per la categoria interessata, l'emanazione di uno o più decreti finalizzati a stabilire i criteri che le Commissioni dovranno adottare per l'assolvimento del loro incarico, con particolare riguardo all'individuazione dei punteggi numerici da assegnare ad ogni singola voce od elemento di cui si compone la documentazione caratteristica di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 2002, n. 213, e le relative forme di pubblicità.
9/3210/4. Mecacci, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Zamparutti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione del personale

esercito

legittimita'

personale militare

pubblica amministrazione

pubblicita'

rappresentanza del personale

valutazione del personale