Legislatura: 16Seduta di annuncio: 244 del 11/11/2009
Primo firmatario: CAZZOLA GIULIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 11/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 DI BIAGIO ALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 VERSACE SANTO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 DELLA VEDOVA BENEDETTO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 GOLFO LELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 LORENZIN BEATRICE POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 MAZZUCA GIANCARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 PIZZOLANTE SERGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009 FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 11/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 11/11/2009 Resoconto FAZIO FERRUCCIO VICE MINISTRO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
ACCOLTO IL 11/11/2009
PARERE GOVERNO IL 11/11/2009
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/11/2009
CONCLUSO IL 11/11/2009
La Camera,
premesso che:
nella XV legislatura la Commissione bicamerale di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e di assistenza sociale aveva approvato, dopo aver condotto un'ampia attività di consultazione delle parti interessate, un documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla situazione organizzativa e gestionale degli enti pubblici e sulle eventuali prospettive di riordino;
tale documento proponeva una razionalizzazione attorno a due poli come la più adeguata, con garanzie di funzionalità globale maggiori, con più qualificate proprietà;
di conseguenza veniva previsto il seguente assetto concreto basata su:
un «polo previdenziale» in senso stretto nel quale, almeno nella fase iniziale, ma probabilmente anche a regime, è preferibile mantenere distinte, con autonomia reciproca, la realtà previdenziale del lavoro privato e quella della pubblica amministrazione;
un «polo salute e sicurezza del lavoro» quale presenza specifica chiamata a garantire, mediante un modello assicurativo, quella tutela privilegiata del lavoratore, prevista anche dal dettato costituzionale, che non sembra raggiunta, vista la gravità dei dati sugli infortuni e sulle tecnopatie;
in tale progetto strategico di riforma dovevano essere ridisegnate la mission, l'ambito, i poteri, le competenze di ciascun polo, le interrelazioni interne ed esterne, i singoli istituti che a conclusione del processo rimarranno nel sistema riorganizzato;
in particolare, la costruzione di un «polo della salute e sicurezza del lavoro» avrebbe dovuto prevedere un'aggregazione sinergica di tutti gli attuali soggetti istituzionali operanti al di fuori del Servizio sanitario nazionale (SSN) cioè: INAIL, IPSEMA, ISPESL;
doveva poi essere studiata e poi definita una configurazione, ben strutturata e strutturale, con autonomie finanziarie e gestionali, come braccio operativo specifico del S.S.N.;
ad essa si sarebbe dovuto affidare, in stretto coordinamento e integrazione con la programmazione nazionale del Ministero della salute e con quella territoriale delle regioni, il compito di assicurare quella particolare tutela privilegiata del lavoratore, prevista dalla Costituzione e, considerando, altresì, il ruolo svolto dal SASN per il settore marittimo;
premesso altresì che:
l'articolo 1 commi 7-9 ha stabilito che i criteri previsti dalla normativa vigente per il riordino e la riorganizzazione, in via regolamentare, degli enti pubblici, siano integrati, limitatamente agli enti previdenziali pubblici, dalla possibilità di prevedere, a tal fine, modelli organizzativi volti a realizzare sinergie e conseguire risparmi di spesa anche attraverso gestioni unitarie, uniche o in comune di attività strumentali;
a tal fine il Governo era tenuto a presentare, entro un mese dalla data di entrata in vigore della legge, uno specifico piano industriale diretto a conseguire, nell'arco di dieci anni, risparmi finanziari per 3,5 miliardi di euro;
in assenza dei suddetti risparmi, il comma 10 del medesimo articolo prevedeva, a decorrere dal 1o gennaio 2011, l'innalzamento dell'aliquota di finanziamento per la parte a carico di tutti i lavoratori dello 0,09 per cento, con conseguente incremento del costo del lavoro;
premesso, infine, che nel parere sullo schema di decreto legislativo correttivo del decreto legislativo n. 81 del 2008 veniva richiamata l'importanza della costituzione di un «polo della salute e della sicurezza del lavoro» nei termini che sono testualmente riportati di seguito:
«b) con riferimento all'articolo 7, si condivide l'assegnazione dì nuove competenze all'INAIL, quale soggetto chiamato ad erogare - previo accordo tra Stato, regioni e province autonome e lo stesso ente - prestazioni di assistenza riabilitativa non ospedaliera a favore di vittime di infortuni sul lavoro e in un'ottica di integrazione con il SSN, richiamando tuttavia l'attenzione su quanto previsto dalla legge n. 247 del 2007 in tema di razionalizzazione degli enti previdenziali, un obiettivo a cui è legata una parte rilevante della copertura finanziaria prevista in quella sede. Si ricordano, in proposito, le conclusioni a cui era pervenuta l'indagine compiuta nella XV legislatura a proposito del cosiddetto «polo della sicurezza», aggregando intorno all'INAIL gli istituti preposti alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori»;
tenuto altresì conto del fatto che l'esigenza della costituzione del «polo della salute e della sicurezza» è indicata nel parere consultivo dell'XI Commissione sul provvedimento in esame,
impegna il Governo
nel quadro delle iniziative rivolte a dar corso alle misure di razionalizzazione e di sinergia tra gli enti della previdenza obbligatoria, ad adottare ogni provvedimento, anche di carattere normativo, utile a realizzare l'obiettivo definito come «polo della sicurezza» allo scopo di elevare, anche sul piano istituzionale, il livello della sfida per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
9/2766/1.Cazzola, Vignali, Foti, Di Biagio, Versace, Della Vedova, Golfo, Lorenzin, Mazzuca, Pizzolante, Vincenzo Antonio Fontana.
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