ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02468/041

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 189 del 17/06/2009
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI LAURA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 17/06/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 17/06/2009


Stato iter:
23/06/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2009
Resoconto MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 17/06/2009
MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/06/2009

ACCOLTO IL 17/06/2009

PARERE GOVERNO IL 17/06/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/06/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/06/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/06/2009

CONCLUSO IL 23/06/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2468/41
presentato da
LAURA MOLTENI
testo di
martedì 23 giugno 2009, seduta n.191

La Camera,
premesso che:
l'articolo 13 del decreto in esame, dispone, al comma 1, lettera b), la rimodulazione, con riferimento ai farmaci equivalenti, delle spettanze dell'azienda farmaceutica, del grossista e del farmacista sul prezzo di vendita al pubblico, pari, rispettivamente a 58,65 per cento, 6,65 per cento e 26,7 per cento, con una quota rimanente dell'8 per cento ridistribuita tra grossista e farmacista, per il quale resta fermo comunque il limite minimo del 26,7 per cento; in caso di violazione delle citate quote di spettanze sul prezzo dei farmaci per aziende, grossisti e farmacisti, la norma in esame stabilisce conseguenze a carico dell'azienda farmaceutica e del grossista che comportano consistenti riduzioni dei guadagni, mentre nel caso più grave per la farmacia è prevista la chiusura per un periodo non inferiore a quindici giorni;
l'introduzione di tale sistema sanzionatorio a carico dei soli farmaci equivalenti rischia di produrre effetti distorsivi della concorrenza nel mercato farmaceutico, in quanto rimane confermata per i farmaci coperti da brevetto e commercializzati come specialità farmaceutiche la possibilità di applicare i cosiddetti «extra-sconti»;
la stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato italiana è intervenuta recentemente sull'argomento, ribadendo la necessità di tenere in maggiore considerazione, nella definizione di iniziative legislative, le esigenze di promozione e diffusione dei farmaci generici, auspicando una politica di settore mirata a favorire lo sviluppo del comparto oltre all'adozione di specifici interventi regolamentari. Tale politica, infatti, è destinata a produrre effetti positivi sul livello dei prezzi e sulla differenziazione dell'offerta di farmaci a brevetto scaduto (concorrenza statica); inoltre, essa può rappresentare uno stimolo ad investire nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci soggetti a copertura brevettale (concorrenza dinamica), piuttosto che in un artificioso allungamento del ciclo di vita dei prodotti a brevetto scaduto (segnalazione del 15 maggio 2009, ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n. 287);
in seconda istanza, il diverso regime sanzionatorio applicato ai farmaci equivalenti rischia di incidere negativamente anche sulla spesa pubblica nel settore farmaceutico;
il consumo nazionale di farmaci equivalenti continua, infatti, ad attestarsi su cifre nettamente inferiori a quelle ormai consolidate negli altri paesi europei: dal 2001 ad oggi, infatti i farmaci equivalenti hanno registrato un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 40 per cento in termini di volumi, grazie alla progressiva scadenza dei brevetti che in Italia avevano visto un prolungamento notevole rispetto al resto d'Europa. A dispetto di questo tasso di crescita, tuttavia, i generici rappresentano ancora solo il 5,9 per cento dei farmaci venduti in Italia (percentuale, questa, di lungo inferiore a quella della media europea);
una politica sensibile al corretto utilizzo dei farmaci generici può consentire significativi risparmi di spesa: i risparmi annuali apportati dal ricorso ai farmaci generici hanno oscillato, rispettivamente, dai 200 milioni di euro del 2001 agli oltre 500 milioni del 2008;
nella prospettiva della definizione dei costi standard, secondo quanto previsto dalla legge n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale, la corretta gestione della spesa farmaceutica rappresenterà uno strumento fondamentale per il rispetto dei limiti economici e per continuare a garantire il più ampio accesso alle cure;
in questo senso, la disciplina introdotta all'articolo 13, comma 1, lettera b) rischia di limitare gli spazi di manovra riconosciuti alle regioni dal decreto-legge n. 347 del 2001 nella modulazione delle politiche di distribuzione del farmaco,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di promuovere la riattivazione di un Tavolo di concertazione con le regioni e le associazioni di categoria coinvolte per procedere ad una revisione organica del sistema di remunerazione dei farmaci erogati a carico del Servizio sanitario nazionale, che si ponga come obiettivo prioritario il superamento di possibili effetti distorsivi introdotti dall'articolo 13, comma 1, lettera b) in esame, in linea con quanto rilevato dalla lettera dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato richiamata in premessa.
9/2468/41. (Testo modificato nel corso della seduta) Laura Molteni, Barani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

concorrenza

distribuzione commerciale

prodotto farmaceutico

spese farmaceutiche