ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02206/061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 141 del 26/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 26/02/2009


Stato iter:
26/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/02/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/02/2009
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 26/02/2009

PARERE GOVERNO IL 26/02/2009

DISCUSSIONE IL 26/02/2009

RESPINTO IL 26/02/2009

CONCLUSO IL 26/02/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2206/61
presentato da
DOMENICO SCILIPOTI
testo di
giovedì 26 febbraio 2009, seduta n.141

La Camera,
premesso che:
l'articolo 8- sexies del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente è finalizzato a disciplinare il rapporto con l'utenza da parte dei gestori dei servizi di depurazione;
il primo comma dell'articolo in esame disciplina gli oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, che costituiscono una componente vincolata della tariffa del servizio idrico integrato che concorre alla determinazione del corrispettivo dovuto dall'utente;
la Corte costituzionale ha dichiarato, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36, e dell'articolo 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»;
quattordici milioni di italiani si trovano ancora nella condizione di pagare la quota di depurazione anche se non sono serviti da un depuratore, si sono visti chiedere per anni una tariffa maggiorata di un terzo rispetto a quanto avrebbero dovuto pagare;
secondo le stime dell'Anea, l'associazione nazionale che raccoglie gli enti d'ambito, nel Nord del Paese i depuratori trascurano circa un cittadino su sei, mentre al Sud la quota dei « non allacciati» sale al 27 per cento e tocca il 40 per cento in Sicilia e Sardegna;
in ogni ambito territoriale ottimale cambia anche il panorama tariffario; in alcune città, dove però il sistema di depurazione abbraccia tra 1'80 per cento e il 98 per cento dei cittadini, la depurazione è la più cara d'Italia;
alcuni ambiti territoriali al fine di coprire il vuoto normativo aperto dalla bocciatura costituzionale, aumenteranno le tariffe, con il risultato di far crescere il conto di chi è collegato al depuratore, mentre gli altri beneficeranno del taglio della quota di depurazione,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative normative, al fine di creare una tariffa differenziata relativa alla depurazione per non incidere maggiormente nei territori in cui il sistema di depurazione è efficiente e funzionale.
9/2206/61. Scilipoti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0208

EUROVOC :

distribuzione idrica

prestazione di servizi

prezzo

trattamento dell'acqua