ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02206/043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 141 del 26/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/02/2009


Stato iter:
26/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/02/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 26/02/2009

PARERE GOVERNO IL 26/02/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/02/2009

CONCLUSO IL 26/02/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2206/43
presentato da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
testo di
giovedì 26 febbraio 2009, seduta n.141

La Camera,
premesso che:
l'articolo 2 del provvedimento introduce una procedura alternativa di risoluzione stragiudiziale del contenzioso relativo alle procedure di rimborso delle spese di bonifica e ripristino di aree contaminate e al risarcimento del danno ambientale;
tale norma, secondo quanto affermato dal Governo, è stata resa necessaria dalla diffusione dei fenomeni di inquinamento ambientale e dal frequente ed inconcludente contenzioso che sorge in merito alle procedure di rimborso per le spese di bonifica, ripristino e risarcimento del danno;
la norma attribuisce al Ministero dell'ambiente la facoltà di predisporre uno schema di contratto per la stipula di una o più transazioni globali, con una o più imprese interessate, pubbliche o private, in ordine alla spettanza e alla quantificazione degli oneri di bonifica e di ripristino, nonché del danno ambientale di cui all'articolo 300 del decreto legislativo n. 152 del 2006, e degli altri eventuali danni di cui lo Stato o altri enti pubblici territoriali possano richiedere il risarcimento;
lo schema di convenzione viene predisposto dal Ministero dopo aver acquisito i pareri dell'ISPRA e della COVIS, comunicato a regioni, province e comuni e reso noto alle associazioni ed ai privati interessati mediante idonee forme di pubblicità nell'ambito delle risorse di bilancio disponibili per lo scopo;
la stipula del contratto comporta l'abbandono del contenzioso pendente e la preclusione di ogni ulteriore azione risarcitoria;
durante il periodo del boom industriale il territorio della provincia di Crotone venne scelto per la realizzazione di importanti insediamenti produttivi che trasformarono in modo rilevante il territorio, ma che sembrava dovessero rappresentare una fonte di sviluppo economico e di ricchezza per gli abitanti;
le prospettive di crescita vennero ben presto disattese e alla fine degli anni '80 del secolo scorso si registrò la dismissione di industrie come Pertusola Sud e Montedison;
gli effetti negativi dell'attività industriale sul territorio permasero anche dopo lo smantellamento dei siti industriali e un'area di ben 45 ettari risulta tuttora contaminata e da bonificare;
alcune indagini della magistratura accertarono inoltre l'illecito smaltimento di tonnellate di rifiuti pericolosi, la cui esatta ubicazione è ancora da individuare, con la conseguenza che l'intera zona è da considerarsi a rischio ambientale;
un'ulteriore inchiesta, avviata dalla Procura della Repubblica di Crotone e denominata «Black Mountains», si è occupata dell'utilizzo degli scarti di lavorazione dello stabilimento industriale ex Pertusola Sud come materiale di riempimento per la costruzione di edifici pubblici e privati;
la procura ha provveduto al sequestro di ben diciotto aree comprese nel territorio cittadino e in due paesi della provincia, sulle quali sarebbero state poste in essere una pluralità di condotte finalizzate alla realizzazione di vaste discariche non autorizzate di rifiuti pericolosi;
tra i rifiuti pericolosi illecitamente conferiti vi è il conglomerato idraulico catalizzato, proveniente dallo stabilimento Pertusola Sud di Crotone, la cosiddetta «scoria Cubilot», un rifiuto proveniente dalla fusione della metallurgia termica dello zinco che si effettuava all'interno dello stabilimento Pertusola Sud e che era stato utilizzato per la preparazione di sottofondi stradali, e altre sostanze che venivano smaltite in maniera impropria nei siti posti sotto sequestro, compresi tre istituti scolastici;
la diffusa situazione di illegalità non permette di escludere che sostanze pericolose possano essere state sotterrate anche in altri siti; al momento l'ex stabilimento Pertusola Sud è stato oggetto di sequestro preventivo e sul suo suolo si provvederà ad effettuare carotaggi che siano in grado di consentire una esatta determinazione degli inquinanti presenti; secondo la magistratura sarebbero stati compiuti fatti diretti a cagionare un disastro per la salute e l'incolumità pubblica;
con il decreto n. 468 del 2001 del Ministro dell'ambiente l'ex area industriale della città di Crotone è stata inserita nei siti inquinati d'interesse nazionale, ma a tale determinazione non è stato dato seguito e non è ancora stato avviato un concreto piano d'azione per la bonifica dei territori interessati;
sono diversi anni che si sta cercando di avviare l'azione di bonifica, il cui onere, allo stato attuale, dovrebbe ricadere sulla società Eni, ma il varo del decreto-legge n. 208 del 2008 rischia di azzerare di fatto ogni ipotesi di bonifica e di risarcimento del danno ambientale, attraverso l'avvio della transazione tra Stato ed Eni, che penalizzerebbe esclusivamente la popolazione che vive nel territorio e che verrebbe privata del diritto a vivere in un ambiente sano ed incontaminato,

impegna il Governo

a garantire in tempi certi la bonifica e la riqualificazione dei territori della provincia di Crotone che hanno subito negli ultimi decenni le conseguenze di una intensa attività industriale, che ne ha compromesso gravemente gli equilibri ambientali, e ad accertarsi che le modifiche intervenute in materia di danno ambientale non determinino ulteriori penalizzazioni per la popolazione residente nella provincia di Crotone, che da troppo tempo sta attendendo una soluzione definitiva, attraverso il risarcimento del danno ambientale e la bonifica dei siti inquinati;
a coinvolgere - nell'elaborazione della proposta di transazione e durante gli adempimenti attuativi - la Regione, la Provincia ed i comuni interessati, in coerenza con il principio di sussidiarietà e del rinnovato assetto istituzionale stabilito dalla riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione.
9/2206/43. Oliverio.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CROTONE - Prov, CALABRIA

EUROVOC :

controllo dell'inquinamento

indennizzo

inquinamento industriale

responsabilita' per i danni ambientali

risanamento