ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02198/063

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 136 del 19/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 19/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDO ANGELO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 19/02/2009
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 19/02/2009
LATTERI FERDINANDO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 19/02/2009


Stato iter:
24/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/02/2009
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 19/02/2009

PARERE GOVERNO IL 19/02/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/02/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/02/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/02/2009

CONCLUSO IL 24/02/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/2198/63
presentato da
ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO
testo di
martedì 24 febbraio 2009, seduta n.139

La Camera,
premesso che:
nella notte fra il 26 e il 27 ottobre 2002, l'attività vulcanica dell'Etna è tornata a farsi sentire in maniera violenta ed improvvisa, con modalità tali da produrre gravi effetti e danni alle popolazioni che vivono nelle aree circostanti, in un comprensorio che conta oltre tredici comuni con effetti che hanno interessato il patrimonio edilizio pubblico e privato. Inoltre i danni maggiori si sono registrati, soprattutto in quelle aree interessate anche dal violento sisma di magnitudo fra il 7o e l'8o grado della scala Mercalli che ha seguito le eruzioni laviche, e che a tutt'oggi ancora patiscono, da allora, le pesanti ricadute negative che l'evento calamitoso ha prodotto nel tessuto socio-economico;
il suddetto evento calamitoso oltre ad aver reso inagibili quasi tutti i plessi scolastici, numerose abitazioni private e diversi esercizi commerciali, ha prodotto danni irreversibili anche in aree rurali di particolare rilievo paesaggistico come quello rivestito dai terrazzamenti di vigneti delle pendici etnee;
l'iter del processo di ricostruzione del comprensorio dei tredici comuni interessati è stato avviato grazie alla emanazione, nel novembre del 2002, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3254, con la quale, per fronteggiare l'emergenza, si è dato ampio potere all'iniziativa dei sindaci dei comuni stessi per la realizzazione di un piano di interventi urgenti;
il Ministero dell'economia e delle finanze, al fine poi di agevolare la ricostruzione del patrimonio edilizio e l'avvio delle imprese economiche, ha con successivi decreti, prorogato la sospensione dei termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti di obblighi tributari a favore dei soggetti residenti ovvero aventi sede legale od operativa, alla data del 29 ottobre 2002, nei tredici comuni del catanese interessati direttamente dagli eventi sismici ed eruttivi;
un altro importante passo in avanti è stato poi compiuto grazie alla proroga (fino a tutto l'anno 2008) della dichiarazione dello stato di emergenza, che avrebbe dovuto consentire il completamento dell'opera di ricostruzione degli edifici e delle strutture dell'intero territorio danneggiato dagli eventi vulcanici e sismici;
la ricostruzione del patrimonio edilizio pubblico è stata in gran parte ultimata grazie alla prontezza degli amministratori locali, che hanno dato esempio di buona gestione, ed alla congruità dei fondi stanziati dal governo;
gli ultimi fondi, elargiti nel corso dell'anno 2008 dal Dipartimento regionale per la Protezione civile, non hanno consentito di portare avanti il progetto di ricostruzione e riqualificazione del territorio e di buona parte del patrimonio abitativo privato;
in relazione ai gravi fenomeni vulcanici predetti permane ancora una situazione di criticità. Proprio per questo motivo è stata emanata recentemente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri l'ordinanza del 22 gennaio 2009, con la quale si tende ad adottare ogni iniziativa utile, per continuare ad assicurare sia il monitoraggio delle attività poste in essere in regime straordinario, sia il completamento degli interventi finalizzati al definitivo ritorno alla normalità;
complessivamente, per gli interventi di edilizia privata sono state complessivamente raggiunte percentuali rilevanti di ricostruzione del patrimonio pari all'88,5 per cento, mentre per quanto attiene, invece, alle opere pubbliche, è terminato l'82 per cento delle opere finanziate;
a fronte di tale situazione, il Governo nel corso di un recente question-time, si è impegnato al ripristino del 100 per cento delle strutture danneggiate,

impegna il Governo:

a valutare il ripristino dei fondi economici al fine di dare piena attuazione della suddetta ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3254 del 2002;
a concedere un'adeguata proroga del termine di cessazione dello stato di emergenza per risolvere la crisi delle zone interessate e, di conseguenza, raggiungere l'obiettivo del ripristino del 100 per cento delle strutture danneggiate dall'vento calamitoso;
ad approntare un serio piano di interventi finalizzati alla prevenzione e alla messa in sicurezza di gran parte degli edifici e delle infrastrutture della zona.
9/2198/63.(Nuova formulazione nel testo modificato) Commercio, Lombardo, Lo Monte, Latteri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

disastro naturale

eruzione vulcanica

lavori pubblici

stato d'emergenza