Legislatura: 16Seduta di annuncio: 114 del 14/01/2009
Primo firmatario: FAVIA DAVID
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 14/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/01/2009 Resoconto FAVIA DAVID ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 14/01/2009 Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/01/2009
DISCUSSIONE IL 14/01/2009
ACCOLTO IL 14/01/2009
PARERE GOVERNO IL 14/01/2009
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/01/2009
CONCLUSO IL 14/01/2009
La Camera,
premesso che:
la crisi finanziaria globale ha investito alcune delle più grandi istituzioni finanziarie americane ed europee e per fronteggiare la quale Governi e autorità monetarie hanno assunto ampie iniziative, quali, ad esempio, massicce iniezioni di liquidità, riduzione dei tassi di interesse, ricapitalizzazione delle banche con fondi pubblici;
i salvataggi delle banche e di altre istituzioni finanziarie non sono stati, comunque, in grado di riportare la fiducia nei mercati. Occorrono politiche economiche che evitino il passaggio da crisi finanziaria a crisi recessiva;
i principali indicatori economici confermano che in Italia gli effetti della crisi finanziaria, più che sul sistema bancario e creditizio, si stanno riversando sull'economia reale;
per fronteggiare questa crisi il Governo ha varato un pacchetto di misure, che, nelle intenzioni, mirerebbe a ridare un potere reale d'acquisto alle famiglie, sostenere lo sviluppo delle imprese e dare un impulso alle opere strutturali;
in un periodo di recessione è fondamentale alimentare il flusso dei prestiti alle imprese e alle famiglie da parte delle banche, evitando, grazie all'intervento dello Stato, una stretta sul credito, mentre l'indice delle condizioni di accesso al credito, che segnava un andamento negativo di -17,9 al 15 ottobre 2008, è passato a -29 alla fine dello stesso mese;
non è solo la Banca d'Italia a segnalare l'esistenza di un credit crunch: secondo l'osservatorio del Cna, infatti, sono aumentate le revoche delle richieste di affidamento, accompagnate da un crollo della disponibilità del credito, oltre ad un raddoppio dei tempi per le pratiche;
è necessario prevedere, dunque, interventi che abbiano sia un impatto congiunturale che di sistema, dando ossigeno all'economia reale per il breve periodo e cercando di sfruttare l'occasione per misure strutturali che intervengano sulla competitività del sistema Paese,
impegna il Governo
a valutare le opportune iniziative normative, ferme restando le prerogative del Parlamento, per facilitare le imprese, ed in particolare le PMI, nell'accesso al credito.
9/1972/62. (Testo modificato nel corso della seduta) Favia.
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