ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01972/002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 114 del 14/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: PEPE MARIO (PD)
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/01/2009


Stato iter:
14/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/01/2009
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/01/2009
Resoconto PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 14/01/2009

PARERE GOVERNO IL 14/01/2009

DISCUSSIONE IL 14/01/2009

RESPINTO IL 14/01/2009

CONCLUSO IL 14/01/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1972/2
presentato da
MARIO (PD) PEPE
testo di
mercoledì 14 gennaio 2009, seduta n.114

La Camera,
premesso che:
il decreto in esame individua gli investimenti pubblici di competenza statale e quelli di pubblica utilità, determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e, in base all'articolo 20, rientrano tra questi gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole;
è prevista la possibilità per gruppi di cittadini organizzati di realizzare microprogetti di arredo urbano ed opere di interesse locale e a questi è riconosciuto il diritto di fruire della detrazione IRPEF del 36 per cento in ragione delle spese sostenute per la formulazione delle proposte e la realizzazione delle opere;
per consentire la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere di preminente interesse nazionale, citate nella «legge obiettivo» (legge n. 443 del 2001), il decreto in esame ha previsto lo stanziamento di due contributi quindicennali di 60 milioni di euro annui a decorrere dal 2009 e 150 milioni annui dal 2010;
alle ferrovie sono destinati 960 milioni per i cantieri più urgenti e 1.440 milioni per evitare il taglio dei treni pendolari nel triennio 2009-2011, fondi attinti dal FAS che viene, pertanto, ulteriormente ridotto a 50,3 miliardi di euro;
viene confermata la riprogrammazione del Fondo per le aree sottoutillzzate (FAS) sia pure con una nuova formulazione del testo che attinge esclusivamente ai fondi di competenza nazionale, lasciando immutate le risorse in carico alle regioni e confermando la destinazione prioritaria alle infrastrutture strategiche ed alla sicurezza delle scuole;
dei 50,3 miliardi residui del FAS, il Governo può disporre di circa 25 miliardi di euro di FAS da riprogrammare, prevedendo, inoltre, lo snellimento dell'iter per la ripartizione di essi che non passerà più per il tavolo con le regioni ma sarà demandato solo al CIPE;
da uno studio del novembre 2007 condotto dal Dipartimento per le politiche dello sviluppo del Ministero dello sviluppo economico si evince la patologica lunghezza dei tempi necessari in Italia per la progettazione, l'appalto e la realizzazione di un'opera pubblica, in particolare se di grandi dimensioni;
la spesa per nuove grandi opere sarà domanda effettiva solo quando saremo fuori dalla fase negativa del ciclo,

impegna il Governo:

a precisare dettagliatamente, al fine di evitare dubbi interpretativi e consentire un agevole utilizzo dello strumento previsto, la prassi amministrativa da seguire per consentire a gruppi di cittadini organizzati di proporre e realizzare opere di arredo urbano e altri microinterventi, usufruendo dello sgravio fiscale del 36 per cento;
a prevedere l'eventuale destinazione di una quota parte dei 7.356 milioni di euro assegnati al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con delibera CIPE del 18 dicembre 2008 ed a carico del FAS per la realizzazione ed il completamento di progetti infrastrutturali che rilancino l'economia e l'attrattività dei territori della Campania interna quali l'alta capacità ferroviaria Napoli-Bari e la statale a scorrimento veloce detta «Fortorina del Sannio beneventano»;
a valutare se, nella fase di crisi economica e finanziaria in corso ed alla luce delle considerazioni riportate, non sia opportuno e conveniente, al fine di realizzare una politica economica con funzione anticiclica, prevedere una strategia di investimento che non punti solo sulle grandi opere, anche se necessarie per recuperare il gap infrastrutturale che ci penalizza rispetto ai partner europei, ma riservi una quota delle risorse FAS riprogrammate al completamento, in tempi brevi, di opere già cantierate ed al finanziamento di piccoli e medi interventi diffusi sul territorio e maturi per la cantierizzazione, in modo da garantire un effetto reale e positivo sull'economia nazionale e sulla tenuta del sistema industriale delle costruzioni, costituito in gran parte da imprese di piccole e medie dimensioni.
9/1972/2. Mario Pepe (PD).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

ambiente scolastico

Campania

finanziamento pubblico

grandi opere pubbliche

investimento pubblico

istituto di istruzione

lavori pubblici

pianificazione economica

politica di sviluppo

politica economica

procedura amministrativa

produzione nazionale

sicurezza pubblica

trasporto ferroviario