ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01972/137

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 114 del 14/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/01/2009


Stato iter:
15/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 14/01/2009
CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/01/2009
Resoconto SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 14/01/2009

PARERE GOVERNO IL 14/01/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/01/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/01/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/01/2009

DISCUSSIONE IL 15/01/2009

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 15/01/2009

CONCLUSO IL 15/01/2009

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1972/137
presentato da
AMALIA SCHIRRU
testo di
giovedì 15 gennaio 2009, seduta n.115

La Camera,
premesso che:
la grave recessione economica su scala globale che, secondo le previsioni, nel corso del 2009 si rivelerà ancora più pesante, vede l'apparato produttivo industriale della Regione Sardegna particolarmente esposto ai rischi di drastiche riduzioni produttive e, in alcuni casi, a chiusure di interi stabilimenti;
in questi mesi, pressoché in tutte le realtà industriali della Sardegna, si sono avviate con imponenti mobilitazioni, diverse iniziative di contrasto alla chiusura e allo smantellamento dell'apparato produttivo isolano nei suoi diversi comparti;
in questo contesto, la realtà industriale del Sulcis Iglesiente vive una grave situazione di crisi in tutte le diverse attività metallurgiche presenti nell'area industriale di Portovesme. Agli effetti della crisi internazionale si aggiungono le questioni specifiche che da anni sono la causa di grandi difficoltà nello sviluppo di questo territorio. Il polo industriale di Portovesme, infatti, vive un momento di particolare drammaticità soprattutto a causa del fatto che rimangono irrisolte la questione energetica, i problemi ambientali e infrastrutturali presso l'area consortile;
la fonte economica centrale del territorio è data dalla produzione industriale del primario, situata prevalentemente nel Polo energetico-industriale Portovesme e di Iglesias, dove sono localizzate le aziende metallurgiche più importanti del territorio nazionale per le produzioni di energia elettrica, piombo, zinco, alluminio ed altre metalli di cui alle ex PP.SS., oggi tutte private e appartenenti alle multinazionali Enel, Glencore (Svizzera), Alcoa (USA), Rusai (Russia). Processi di privatizzazione e razionalizzazione delle produzioni che hanno determinato la perdita di circa 6.000 posti di lavoro e che si sono aggiunti alla quasi totale chiusura delle attività minerarie;
in queste fabbriche fra diretti e appalti operano circa 6.500 persone, con un indotto indiretto che di fatto rappresenta il cuore dell'economia del Sulcis Igiesiente;
tutte aziende del settore primario che abbisognano di energia elettrica e termica a basso costo per poter competere nei mercati mondiali, per la quale da troppi anni si aspetta che si concretizzino gli accordi sottoscritti con la Presidenza del Consiglio dei ministri (19 dicembre 2003) e stabiliti da leggi dello Stato (legge 80, 2005), che prevedono la valorizzazione dell'unica risorsa energetica nazionale - il carbone Sulcis - quale soluzione strutturale per abbattere i costi dell'energia elettrica. La recente crisi congiunturale sta oramai provocando ulteriore e gravissimo disagio sociale ed economico. Con le aziende che hanno già avviato la riduzione delle attività produttive ed in particolare la RUSAL, che ha già ridotto del 50 per cento la produzione di ossido di alluminio ed annunciato la volontà della chiusura totale dello Stabilimento e la Portovesme srl che nelle prossime settimane chiuderà due linee di produzione di zinco;
la crisi del Sulcis Iglesiente è inoltre ben evidenziata dai primato nell'indice demografico negativo; dal primato nell'indice di spopolamento con l'accentuazione dell'emigrazione per mera necessità; dall'esponenziale incremento del numero di famiglie con redditi al di sotto della soglia di povertà; dai dramma degli oltre trentamila disoccupati - su una popolazione residente di 140.000 - ai quali si aggiungono gli oltre 1.300 lavoratori che da più di 3 anni possono usufruire di ammortizzatori sociali in deroga, con reddito medio inferiore a 500, le varie centinaia in CIG e Mobilità ordinaria ed i moltissimi senza nome che non hanno alcun requisito per ottenere i sostegni sociali al reddito;
la preoccupazione della tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini resta al centro della nostra idea di sviluppo. Ma da anni, in queste zone si lamenta un approccio assolutamente burocratico e in alcuni casi incomprensibile dei Ministero sui problemi nell'area di Portovesme. L'imposizione di una barriera fisica a tutela della falda acquifera, i costi di caratterizzazione e di risanamento a carico delle imprese, anche le piccole, stanno impedendo nuovi investimenti e nuovi insediamenti nell'area, minacciando ulteriormente la permanenza delle attività esistenti,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di avviare al più presto un tavolo di confronto con il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e con il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Sardegna e le parti sociali per trovare le soluzioni alla grave situazione del Sulcis Iglesiente.
9/1972/137. (Testo modificato nel corso della seduta) Schirru, Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cessazione d'attivita'

energia elettrica

incremento produttivo

industria elettrica

prezzo dell'energia

problema sociale

produzione d'energia

produzione industriale

sanita' pubblica

soppressione di posti di lavoro