ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01891/075

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 96 del 02/12/2008
Firmatari
Primo firmatario: MISIANI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/12/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2008


Stato iter:
03/12/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2008
Resoconto MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/12/2008
Resoconto MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 03/12/2008
Resoconto COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/12/2008

DISCUSSIONE IL 02/12/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/12/2008

INVITO AL RITIRO IL 03/12/2008

PARERE GOVERNO IL 03/12/2008

DISCUSSIONE IL 03/12/2008

NON ACCOLTO IL 03/12/2008

PARERE GOVERNO IL 03/12/2008

RESPINTO IL 03/12/2008

CONCLUSO IL 03/12/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1891/75
presentato da
ANTONIO MISIANI
testo di
mercoledì 3 dicembre 2008, seduta n.097

La Camera,
premesso che:
con l'approvazione della legge finanziaria per l'anno 2008 (articolo 1 comma 5) e, successivamente, con l'approvazione del decreto-legge n. 93 del 2008 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 2008, l'abitazione principale è stata esentata dal pagamento dell'ICI, con l'eccezione di una piccola minoranza di immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 (abitazioni signorili, ville e castelli);
in base alle disposizioni normative di cui sopra, il minore gettito viene rimborsato ai comuni attraverso trasferimenti erariali pari a 2,604 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi di euro stanziati dal decreto-legge n. 93 del 2008, ai quali si aggiungono i 904 milioni già previsti dalla legge finanziaria per l'anno 2008;
il decreto-legge in esame, all'articolo 2, ha stanziato ulteriori 260 milioni di euro per compensare il minor gettito ICI ai comuni;
tenendo conto delle stime del gettito ICI abitazione principale di fonte ISTAT, pari a 3,8 miliardi di euro, ANCI, pari a 3,3 miliardi di euro e del Servizio Bilancio del Senato, pari a 3,738 miliardi di euro, la copertura finanziaria per la compensazione del minor gettito ICI ai comuni è da ritenersi ampiamente insufficiente;
il Governo, nel DPEF 2009-2013, ha assicurato l'integrale copertura finanziaria del minor gettito ICI ai comuni a partire dall'anno 2008;
in realtà, a titolo di primo acconto, in corrispondenza della scadenza della prima rata ICI, sono stati erogati 1,5 miliardi di euro e il rimborso di dicembre ammonterà a circa 1 miliardo e 100 milioni, a cui vanno aggiunti i 260 milioni stanziati dal decreto-legge in esame. Di conseguenza, nei bilanci dei comuni rischia di mancare all'appello per l'anno 2008 una cifra quantificabile in circa 500 milioni di euro;
il decreto-legge n. 262 del 2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 286 del 2006, ha disposto, all'articolo 2, comma 39, un taglio dei trasferimenti per gli anni 2007-2009 legato all'aumento della base imponibile ICI in riferimento a diverse categorie di immobili, fra i quali i fabbricati rurali;
nell'anno 2007, in base al sopra richiamato decreto-legge n. 262 del 2006, il fondo ordinario è stato decurtato di 609 milioni di euro a fronte di un aumento di gettito stimato dall'Agenzia del territorio in 117 milioni; nell'anno 2008 il fondo ordinario è stato decurtato di 768 milioni di euro a fronte di un aumento di gettito stimato dall'Agenzia del territorio in 113 milioni;
non sono ancora disponibili i dati certificati dai comuni in base al decreto-legge n. 81 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 127 del 2007, sul reale maggior gettito ICI percepito;
la legge di assestamento del bilancio dello Stato 2008 ha integrato i trasferimenti erariali 2007 per una cifra pari a 511 milioni di euro, a titolo di compensazione dei tagli ai trasferimenti disposti dal decreto-legge n. 262 del 2006;
il decreto-legge in esame, all'articolo 2, ha prorogato al 2008 la validità dei certificati di cui al decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 17 marzo 2008 e per l'anno 2008, in deroga all'articolo 179 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha autorizzato i comuni ad accertare convenzionalmente, a titolo di trasferimenti erariali, l'importo pari alla differenza tra i minori contributi ordinari comunicati ed attribuiti dal Ministero dell'interno e derivanti dalla riduzione operata sul fondo ordinario in base al decreto del Ministero dell'economia e delle finanze in data 28 dicembre 2007;
la legge finanziaria 2008 ha disposto, all'articolo 2 comma 31, un'ulteriore taglio dei trasferimenti erariali a decorrere dal 2008, pari a 313 milioni di euro - di cui 100, per il solo anno 2008, ad incremento dei contributi ordinari per i piccoli comuni - legato alla riduzione dei cosiddetti costi della politica;
relativamente al patto di stabilità, il comma 8 dell'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, esclude dal saldo finanziario le risorse derivanti dalla cessione di azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali e le risorse derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare se destinate alla realizzazione di investimenti o alla riduzione del debito;
tale norma, che era stata inserita con un emendamento per alleviare la situazione degli enti con saldo finanziario positivo, nella sua formulazione si è rivelata al contrario un aggravamento della situazione dei medesimi enti;
in analogia con le regole del SEC 95, l'interpretazione della stessa è nel senso che le entrate citate non sono conteggiate sia nell'anno 2007, sia nell'anno 2009;
ciò è in contrasto con la volontà del legislatore che al contrario incentiva gli enti locali alla dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, creando un disincentivo alla dismissione stessa, in quanto le entrate relative non sarebbero utili ai fini del conseguimento dell'obiettivo del patto,

impegna il Governo

a provvedere in tempi certi all'integrale compensazione delle risorse suindicate, consentendo ai comuni il mantenimento degli equilibri di bilancio e il rispetto del Patto di stabilità interno.
9/1891/75. Misiani, Fontanelli, Causi, Rubinato, Marchi, Braga.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

alleggerimento del debito

amministrazione locale

comune

ente locale

legge finanziaria

pareggio del bilancio

patto di stabilita'

privatizzazione

proprieta' immobiliare

rimborso

stabilita' dei prezzi

stabilizzazione economica