Legislatura: 16Seduta di annuncio: 96 del 02/12/2008
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/12/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008 RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008 GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 02/12/2008 Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 03/12/2008 Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 03/12/2008 Resoconto COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 02/12/2008
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/12/2008
INVITO AL RITIRO IL 03/12/2008
PARERE GOVERNO IL 03/12/2008
DISCUSSIONE IL 03/12/2008
NON ACCOLTO IL 03/12/2008
PARERE GOVERNO IL 03/12/2008
RESPINTO IL 03/12/2008
CONCLUSO IL 03/12/2008
La Camera,
premesso che:
l'articolo 78 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha previsto la nomina di un Commissario straordinario del Governo, nella figura del Sindaco del Comune di Roma, «per la ricognizione della situazione economico-finanziaria del comune e delle società da esso partecipate, con esclusione di quelle quotate nei mercati regolamentati, e per la predisposizione ed attuazione di un piano di rientro dall'indebitamento pregresso»;
la gestione commissariale del comune assume tutte le entrate di competenza e tutte le obbligazioni assunte alla data del 28 aprile 2008, con bilancio separato rispetto a quello della gestione ordinaria e resta pertanto nella competenza ordinaria degli organi comunali la gestione del periodo successivo alla data del 28 aprile 2008;
per fronteggiare la carenza di liquidità del Comune di Roma il citato decreto-legge n. 112 del 2008 ha disposto un'anticipazione finanziaria per il 2008 pari a 500 milioni di euro da parte della Cassa depositi e prestiti;
con delibera CIPE del 30 settembre 2008 è stato deliberato il finanziamento per il 2009 degli interventi infrastrutturali da realizzare nel comune di Catania per un importo apri a 140 milioni di euro e nel comune di Roma per un importo di 500 milioni di euro, a valere sulle risorse del FAS;
il provvedimento in esame dispone il rimborso alla Cassa depositi e prestiti dei suddetti 500 milioni di euro per il 2008 a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica (ISPE) e indica ulteriori finalizzazioni delle risorse assegnate per il 2009 dalla citata delibera CIPE prevedendo che possano essere utilizzate anche per le finalità di cui all'articolo 78 del decreto-legge n. 112 del 2008 ovvero per ripianare disavanzi anche di spesa corrente;
nella XVI legislatura sono numerosi i provvedimenti la cui copertura è stata posta a carico del FAS senza tenere minimamente conto della natura della spesa medesima e, come nel caso dei finanziamenti per il 2009 di Roma e Catania, si utilizzano risorse classificate in conto capitale per coprire oneri di natura corrente;
così facendo non si rispetta il dettato dell'articolo 11-ter della legge n. 468 del 1978, che esclude espressamente, per la copertura finanziaria di norme di legge, l'utilizzo di accantonamenti del conto capitale per iniziative di parte corrente;
questo comportamento contraddice la funzione del Fondo, che è quella di consentire una gestione unitaria e flessibile delle risorse, in relazione alla capacità effettiva di utilizzazione;
decisioni prese per legge, senza una visione precisa delle risorse effettivamente disponibili, tenuto conto anche di quelle già bloccate attraverso decisioni del CIPE riferite ad un arco di tempo pluriennale, ostacolano la programmazione finanziaria degli interventi nelle aree del Mezzogiorno che attraverso le delibere del CIPE si tende a costruire;
il provvedimento in esame non prescrive alcun rendiconto circa l'utilizzo delle somme stanziate e, per quel che riguarda il comune di Catania, il finanziamento è stato disposto anche in mancanza di un piano di rientro dall'esposizione debitoria in cui versa il comune,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di trasformare le suddette risorse destinate ai comuni di Roma e Catania in prestito al fine di predisporne la ricostituzione e la riassegnazione al Fondo per le aree sottoutilizzate;
a subordinare comunque l'erogazione delle risorse assegnate al Comune di Catania alla sottoscrizione di un piano di rientro dall'indebitamento pregresso da presentare al Governo entro il 31 dicembre 2008;
a chiedere in ogni caso alle amministrazione competenti un rendiconto, sull'utilizzo delle risorse assegnate per il 2008 e per il 2009, da predispone rispettivamente entro i mesi di febbraio 2009 e 2010, che indichi le finalizzazioni delle risorse ottenute in termini di servizi erogati, di loro costo unitario e di investimenti realizzati nel territorio.
9/1891/73. Vico, Misiani, Ruminato, Giovanelli.
EUROVOC :amministrazione locale
chiusura dei conti
comune
conto
gestione delle risorse
indebitamento
nomina del personale
politica economica
prezzo unitario
rimborso