Legislatura: 16Seduta di annuncio: 85 del 13/11/2008
Primo firmatario: MARINI CESARE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MINNITI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/11/2008 Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 13/11/2008 Resoconto MARINI CESARE PARTITO DEMOCRATICO
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/11/2008
ACCOLTO IL 13/11/2008
PARERE GOVERNO IL 13/11/2008
DISCUSSIONE IL 13/11/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/11/2008
CONCLUSO IL 13/11/2008
La Camera,
premesso che:
la politica economica del Governo, evidenziata chiaramente nel documento di programmazione economico-finanziaria, nei provvedimenti approvati negli ultimi mesi e per ultimo, nel disegno di legge finanziaria tuttora all'esame del Parlamento, ha un'impostazione di sottovalutazione delle condizioni socio-economiche del Mezzogiorno;
le ultime due relazioni annuali della Svimez hanno sottolineato un aggravamento inquietante dell'economia dell'area a sud di Roma;
dal 2007 si è arrestato il trend di crescita ed è iniziato ad allargarsi il divario con il Nord, ma il dato più allarmante è il paragone con le altre regioni a ritardo di sviluppo dell'Unione europea;
il Mezzogiorno d'Italia è il fanalino di coda di tutte le regioni deboli dell'Unione europea;
il Governatore della Banca di Italia, nella relazione finale letta nel 2007, denunciò l'insufficiente livello di istruzione e formazione della scuola nel Mezzogiorno, soprattutto nelle materie scientifiche, e chiese adeguate iniziative per mettere i giovani meridionali in condizione di partecipare, con varie possibilità, al mercato del lavoro;
lo stesso Governatore, nella relazione finale del 2008, segnalando il problema meridionale come attuale, ha indicato il Mezzogiorno come l'area che offre maggiori opportunità di sviluppo;
il Governatore Draghi ritiene che l'economia meridionale, più di quella del Nord, se incentivata, può dare un contributo importante alla ripresa dell'economia del Paese;
i firmatari del presente atto di indirizzo non sottovalutano l'importanza di ripensare le politiche meridionalistiche, che richiedono finalizzazioni più precise, maggior qualità nell'impiego delle risorse e coerenti iniziative di tutti i soggetti pubblici e privati;
emerge da tutte le analisi una forte carenza di infrastrutture materiali e immateriali, che determinano un aumento dei costi di produzione e disincentivano le nuove iniziative industriali;
in queste condizioni la cancellazione di 1,3 miliardi di euro per la viabilità principale e altro finanziamento per la viabilità secondaria, decisi dal Governo Prodi per la Calabria e per la Sicilia, per dare copertura all'eliminazione dell'Ici per la prima casa, appare irragionevole anche se l'Anas, di recente, ha annunciato di voler dare corso ad alcune opere cancellate;
la riforma della scuola non tiene alcun conto delle raccomandazioni di Draghi e della particolarità orografica del territorio del Mezzogiorno;
non ci vuole particolare fantasia per immaginare quali effetti provocherà nel Sud la paventata abolizione di classi e la chiusura di plessi scolastici;
la rimodulazione del Fondo per le aree sottoutilizzate sottrae potestà programmatorie alle regioni e la centralizzazione delle funzioni decisionali, unitamente alle indicazioni contenute del documento di programmazione economico-finanziaria delle finalizzazioni di spesa, non danno alcuna garanzia circa il mantenimento rigoroso della destinazione dei fondi nella percentuale dell'85 per cento alle aree del Sud;
la crisi economica ha colpito, in forma devastante, il già debole tessuto delle piccole e medie imprese che si sono viste restringere e negare il credito;
la disoccupazione è in aumento e si allarga il malessere delle famiglie,
invita il Governo
a predisporre un piano di sviluppo per il Mezzogiorno;
attivare le procedure per avviare un programma di infrastrutture materiali ed immateriali in grado di attrezzare il Mezzogiorno ad essere protagonista della prossima nascita dell'area di libero scambio del Mediterraneo;
a potenziare in uomini e mezzi la magistratura e le forze dell'ordine per fare fronte alla presenza delle grandi organizzazioni delinquenziali, sempre più padrone del territorio;
ad assumere iniziative coerenti per alleviare il disagio delle famiglie colpite dalla crisi economica;
a persuadere, nelle forme consentite dalla vigente legislazione, il sistema bancario a non ridurre l'erogazione del credito alle piccole e medie imprese.
9/1713/88.(Testo modificato nel corso della seduta).Cesare Marini, Minniti, Lo Moro, Oliverio, Villecco Calipari, Laganà Fortugno, Laratta.
EUROVOC :aiuto comunitario
aumento dei prezzi
Calabria
condizione economica
condizione socioeconomica
istruzione
livello di insegnamento
Mezzogiorno
piano di sviluppo
piccole e medie imprese
piccole e medie industrie
programma scolastico
riforma scolastica
rilancio economico
Sicilia