ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/01713/020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 85 del 13/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008


Stato iter:
13/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/11/2008
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/11/2008
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 13/11/2008
Resoconto VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/11/2008

DISCUSSIONE IL 13/11/2008

ACCOLTO IL 13/11/2008

PARERE GOVERNO IL 13/11/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/11/2008

CONCLUSO IL 13/11/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1713/20
presentato da
RITA BERNARDINI
testo di
giovedì 13 novembre 2008, seduta n.085

La Camera,
premesso che:
il numero elevato e in costante crescita della popolazione detenuta, che oggi sfiora le 60.000 presenze, produce un sovraffollamento insostenibile delle strutture penitenziarie, capaci di ospitarne in condizioni critiche circa 43.000. Questo dato ha effetti dirompenti sulle condizioni di vita dei reclusi e sulla sicurezza dei singoli operatori e delle strutture;
le stesse organizzazioni sindacali rappresentative del personale penitenziario denunciano gravi carenze nelle piante organiche degli istituti penitenziari e dei centri di servizio sociale per gli adulti e per i minori;
in particolare: a) negli 80 istituti penitenziari visitati dai deputati radicali eletti nelle liste del PD nel giorno di ferragosto del corrente anno, a fronte di una pianta organica che prevede 18.509 agenti di polizia penitenziaria, ne sono stati effettivamente assegnati 16.411, cioè 2.098 in meno di quanti ne servirebbero, pari all'11,3 per cento; b) in 45 istituti penitenziari visitati dai radicali eletti nelle liste del PD sempre nello stesso giorno è risultato che, a fronte di una pianta organica che prevede 373 educatori, ne sono stati effettivamente assegnati 168, cioè il 45 per cento di quanti ne servirebbero; più in generale, all'interno delle carceri, le dotazioni organiche di educatori, assistenti sociali, contabili, psicologi e di altre figure professionali preposte al trattamento ed al reinserimento sociale risultano scoperte in percentuali comprese fra il 30 ed il 40 per cento;
la carenza di organico del corpo della Polizia penitenziaria sottopone gli agenti a turni stressanti con molte ore di straordinario e questa situazione finisce col ripercuotersi sulla vivibilità negli istituti di pena dove, spesso, gli agenti sono costretti a far fronte alla custodia di un numero elevatissimo di detenuti il che comporta inevitabilmente - soprattutto nelle carceri più sovraffollate - non solo una drastica riduzione dei tempi di socializzazione, ma anche la difficoltà concreta di intervento nei casi di tensioni fra i detenuti, o di episodi di autolesionismo o di tentato suicidio;
peraltro in sede di confronto con i sindacati rappresentativi del Corpo di polizia penitenziaria è stata riconosciuta una penalizzazione di questi lavoratori, rispetto alle altre forze di polizia, per quanto riguarda gli incentivi alla produttività ed all'efficienza dei servizi nonché per quanto concerne il pagamento degli straordinari, retribuiti con cifre che variano dai 6 ai 9 euro all'ora, cifre che ormai non vengono più corrisposte nemmeno per i lavori meno qualificati;
l'articolo 82 del Regolamento penitenziario, viceversa, assegna agli educatori un ruolo essenziale per il trattamento rieducativo dei detenuti ed è altresì dimostrato che negli istituti penitenziari ove si praticano programmi di reinserimento per i detenuti il fenomeno della recidiva si riduca drasticamente elevando così concretamente la sicurezza dei cittadini;
nel 2003 e precisamente con provvedimento del direttore generale del personale e della formazione del 21 novembre 2003 venne bandito un concorso pubblico per esami per la copertura di 397 posti nell'area C, posizione economica Cl, profilo professionale di educatore pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 16 aprile 2004 e, seppur dopo un lunghissimo iter procedurale, durato ben quattro anni, il suddetto concorso si è concluso il 13 giugno 2008, ciò nonostante i vincitori di esso non sono stati ancora chiamati in servizio;
inoltre da un recente rapporto sulla sanità penitenziaria predisposto dalla Commissione Giustizia del Senato risulta che, a fronte di una popolazione carceraria dove il 38 per cento dei detenuti si trova in condizioni di salute mediocri, il 37 per cento in condizioni scadenti, il 4 per cento gravi o con alto indice di morbosità, l'organico dei sanitari continua ad essere ridotto all'osso in quanto composto da appena 15 medici, 183 infermieri e 5 assistenti sociali, per la metà part-time, senza considerare che solo 15 istituti di pena dispongono di propri centri per diagnosi e terapia e che gli ospedali con reparti speciali per il ricovero dei reclusi sono rarissimi;
la situazione drammatica della medicina penitenziaria, la cui competenza è stata ora trasferita dal Ministero della Giustizia alle ASL, risulta vieppiù paradossale considerato che, solo per limitarsi alle cinque patologie maggiormente diffuse, ben il 21 per cento dei detenuti è tossicodipendente, il 15 per cento ha problemi di masticazione, altrettanti soffrono di depressione e di altri disturbi psichiatrici, il 13 per cento soffre di malattie osteo-articolari e il 10 per cento di malattie al fegato; oltre al fatto che la stessa tossicodipendenza è spesso associata a Aids, epatite C e disturbi mentali;
l'attuale insufficienza di risorse, di strumenti e di mezzi svilisce pertanto i servizi e la professionalità degli operatori, oltre a pregiudicare le attività di trattamento, vigilanza, cura e assistenza degli stessi detenuti;
questo quadro sconfortante, del resto, è coerente con il fallimento delle politiche governative succedutesi negli ultimi venti anni in materia penitenziaria relativamente alla sanità, all'edilizia, al lavoro intra ed extra murario, alla formazione e al trattamento, anche con riguardo all'esecuzione penale esterna, e conferma così la scelta operata attualmente di ridurre la questione carceraria ad una concezione meramente punitiva, in aperto contrasto con i diritti costituzionalmente garantiti ai detenuti;
rendere congruo il numero degli agenti penitenziari, degli educatori, degli psicologi, degli assistenti sociali e del personale sanitario, contribuirebbe, come prima base di partenza, a rendere più sicure e vivibili le nostre carceri sia per i detenuti che per il personale stesso, dando maggiori possibilità di reinserimento sociale ai detenuti, secondo il principio costituzionale per il quale «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato»,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare iniziative per assicurare, nell'ambito dell'amministrazione penitenziaria, le necessarie risorse finanziarie per consentire l'assunzione degli assistenti sociali, degli psicologi, del personale sanitario e, soprattutto, degli educatori, per i quali il relativo concorso bandito nel 2003 si è pressoché concluso il 13 giugno 2008; nonché l'adeguamento della pianta organica del Corpo di polizia penitenziaria e della retribuzione degli straordinari effettuati dal personale ad esso appartenente, oltre a prevedere adeguati incentivi per l'efficienza dei servizi prestati dallo stesso Corpo di polizia penitenziaria;
a proporre adeguati stanziamenti di bilancio per l'amministrazione penitenziaria, tali da garantire la funzionalità dei servizi relativi all'assistenza sanitaria ai detenuti.
9/1713/20.(Testo modificato nel corso della seduta).Bernardini, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Mecacci, Beltrandi, Vannucci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione penitenziaria

aumento della popolazione

detenuto

operatore sociale

personale carcerario

polizia

professioni paramediche

reinserimento professionale

reinserimento sociale

stabilimento penitenziario

trattamento sanitario