Legislatura: 16Seduta di annuncio: 85 del 13/11/2008
Primo firmatario: MANTINI PIERLUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TENAGLIA LANFRANCO PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008 FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2008
DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 13/11/2008
CONCLUSO IL 13/11/2008
La Camera,
premesso che:
la crisi economica in atto e le previsioni negative per la crescita del Paese sono contrastate dal Governo con una manovra finanziaria inadeguata sotto molti aspetti, come già denunciato dall'opposizione in occasione del dibattito sui provvedimenti collegati alla legge finanziaria, la cui approvazione è stata di fatto anticipata a luglio;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge in esame non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è;
non vi è, ad esempio, alcuna previsione di misure a tutela dei consumatori;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità;
la class action, l'azione collettiva a tutela di consumatori ed utenti, introdotta, dopo molta attesa, dalla legge finanziaria per il 2008, è un'azione legale che può essere condotta da uno o più soggetti che, membri di una medesima categoria, chiedono che la soluzione di una questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della classe;
si tratta, in sostanza, di un meccanismo processuale che consente di estendere i rimedi concessi a chi abbia agito in giudizio ed abbia ottenuto riconoscimento delle proprie pretese a tutti gli appartenenti alla medesima categoria di soggetti che non si siano attivati;
negli Stati Uniti, ma anche in molti Paesi europei, un gruppo di cittadini può già eleggersi a tutela di un interesse collettivo agendo in giudizio presso una Corte federale con una azione giudiziale di gruppo;
l'azione collettiva nasce dall'esigenza di consentire, per ragioni di giustizia, di economia processuale e di certezza del diritto, a chi si trovi in una determinata situazione di beneficiare dei rimedi che altri, avendo agito in giudizio ed essendo risultati vittoriosi, possono esercitare nei confronti del convenuto,
impegna il Governo
a valutare, nell'ambito delle proprie iniziativa legislativa, la possibilità di rendere operative in tempi certi e il più rapidamente possibile, le norme sull'azione collettiva risarcitoria
9/1713/116. Mantini, Tenaglia, Ferranti.
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