Legislatura: 16Seduta di annuncio: 63 del 08/10/2008
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 CAPANO CINZIA PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008 LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 08/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 08/10/2008 Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 08/10/2008 PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
DISCUSSIONE IL 08/10/2008
ACCOLTO IL 08/10/2008
PARERE GOVERNO IL 08/10/2008
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 09/10/2008
CONCLUSO IL 09/10/2008
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame opera una trasformazione totalmente contro corrente per i nostri tempi e non considera i possibili effetti derivanti dall'introduzione del maestro unico e dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 (riduzione tempo scuola) sull'apprendimento scolastico, che può considerarsi efficace se di qualità, se significativo, se costruttivo, se interattivo, se strategico; un apprendimento cioè ricco non solo di idee ma di classe, di gruppo docente, di laboratori;
i moduli della riforma del '90, verificata ed approvata in Parlamento a più riprese, sono stati introdotti come una speranza di un ambiente di qualità pedagogica in grado di superare la vecchia lezione frontale e hanno realizzato una crescita del settore che viene rilevata in quinta posizione dai dati OCSE;
la scuola primaria, ordine di scuola tra i più avanzati a livello europeo, e i suoi insegnanti vengono mortificati dal provvedimento, aumentando timori e ansie tra le famiglie;
centinaia di migliaia di lavoratori contribuenti denunciano la questione del diritto allo studio, preoccupati degli altissimi costi, sociali ed economici, di una manovra che ha assunto come indirizzo programmatico il taglio indiscriminato di tutta l'offerta formativa, del tempo scuola, delle risorse e dei servizi, da cui non possono che derivare meno istruzione e meno opportunità per tutti;
la questione della riduzione del tempo e, consequenzialmente, dell'offerta formativa provocherà nel Mezzogiorno d'Italia i maggiori disagi, vista la diffusione di un'organizzazione scolastica antimeridiana e senza servizi mensa con riflessi gravissimi sul diritto degli alunni e delle loro famiglie ad un percorso scolastico dignitoso e non ridotto alle misere quattro ore giornaliere;
risulta evidente che il risparmio di oggi, ottenuto comprimendo i diritti e le aspettative legittime dei giovani, delle famiglie, delle madri lavoratrici, del personale, sarà il nuovo debito di domani, che limiterà crescita e competitività del Paese;
colpire il sistema di istruzione mediante la generalizzata riduzione dell'offerta formativa e del servizio per tutti i gradi di scuola, compresa quella dell'infanzia e le opportunità di istruzione degli adulti attraverso l'aumento degli alunni per classe, la diminuzione delle scuole nel territorio e il conseguente taglio degli organici, produrrà maggiori effetti in un Mezzogiorno già depauperato strutturalmente ed emarginerà le generazioni future che trovano nella formazione pubblica statale un riscatto sul piano culturale e sociale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare specifiche iniziative volte alla revisione dei provvedimenti che attengono il sistema di istruzione al fine di garantire un efficace sistema scolastico pubblico statale in grado di rendere esigibile un diritto allo studio, costituzionalmente sancito.
9/1634/28. Oliverio, Servodio, Capano, Concia, Cuomo, Grassi, Mastromauro, Vico, Losacco.
EUROVOC :diritto all'istruzione
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