ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01496/019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 44 del 29/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: BELLOTTI LUCA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/07/2008


Stato iter:
29/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/07/2008
MOLGORA DANIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/07/2008

PARERE GOVERNO IL 29/07/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/07/2008

CONCLUSO IL 29/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1496/19
presentato da
LUCA BELLOTTI
testo di
martedì 29 luglio 2008, seduta n.044

La Camera,
premesso che:
per promuovere l'attività di pesca non serve soltanto prevedere misure di sostegno al settore, in un momento difficile per il rialzo dei costi energetici e di produzione, ma è anche indispensabile prevedere un quadro giuridico certo che sani problematiche annose, che senza particolari esborsi da parte dello Stato, consentirebbero di dare risposte e fiducia ai pescatori;
l'attività di molluschicoltura e pesca operata nelle lagune del delta del Po, in provincia di Rovigo, vede impegnati oltre 2000 pescatori riuniti principalmente nel Consorzio cooperative pescatori del Polesine O.P. S.c.a.r.l. di Scardovari e nel Consorzio delta nord S.c.a.r.l. di Rosolina al punto di essere un'attività d'eccellenza e trainante per la stessa economia provinciale;
il movimento cooperativo della pesca potrebbe creare centinaia di nuovi posti di lavoro se numerose e vaste aree lagunari non venissero precluse perché recintate da presunti proprietari che ne rivendicano la proprietà;
i pescatori e le loro rappresentanze da sempre ritengono demaniali tali ambienti lagunari, così come recitato dall'articolo 28 del codice della navigazione e ciò è comprovato dagli esposti e diffide presentati da Federcoopesca e dalle strutture cooperative associate;
la prima sezione civile della Corte d'appello di Venezia a conclusione di un contenzioso che si trascina nelle aule di giustizia, a varie riprese, dall'inizio degli anni novanta ha recentemente stabilito che, ovviamente oltre alla laguna di Venezia, anche le valli da pesca della laguna veneta sono demaniali;
le prime nove sentenze depositate danno ragione allo Stato, condannando altrettante società private che occupano le valli a rilasciarle, rifondendo il danno a favore del Ministero dell'Economia e delle finanze e dell'Agenzia del demanio;
essendovi in provincia di Rovigo un'analoga situazione, appare evidente che le lagune e le valli da pesca debbano essere considerate demaniali;
il clima di incertezza suscita negli operatori del settore uno stato di nervosismo e di incapacità programmatoria dell'attività molluschicola e pesca con rischi per l'occupazione e per l'ordine pubblico;
i lavori della commissione delimitatrice procedono inspiegabilmente a singhiozzo e in maniera estremamente lenta adducendo a ciò svariate scuse come la mancanza di personale da parte degli enti che la compongono o la carenza di tempo dal momento che essi sono impegnati anche in altre funzioni amministrative;
nel caso in cui finalmente per tali ambienti lagunari e vallivi venisse sancita la loro natura demaniale si prefigurerebbe anche un danno erariale,

impegna il Governo

a mettere in atto tutte le misure di propria competenza affinché si proceda celermente alla delimitazione delle lagune e delle valli polesane, anche a seguito di quanto preannunciato nella risposta scritta all'interrogazione dell'onorevole Luca Bellotti 4-13597 della XIV legislatura dell'allora ministro delle politiche agricole e forestali onorevole Giovanni Alemanno.
9/1496/19.Bellotti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DELTA DEL PO

EUROVOC :

cooperativa

industria della pesca