ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/184

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: BERRETTA GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LANZILLOTTA LINDA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
GIOVANELLI ORIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008


Stato iter:
23/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2008
Resoconto BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 23/07/2008
VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

NON ACCOLTO IL 23/07/2008

PARERE GOVERNO IL 23/07/2008

RESPINTO IL 23/07/2008

CONCLUSO IL 23/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/184
presentato da
GIUSEPPE BERRETTA
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
la riforma della pubblica amministrazione riveste carattere prioritario per la competitività del Paese;
al di là degli interventi volti a ridurre l'assenteismo e a incentivare la produttività, occorre garantire le risorse per tutelare il potere d'acquisto di tre milioni di dipendenti pubblici e il rinnovo dei relativi contratti;
i dipendenti pubblici sono già stati discriminati e penalizzati dall'esclusione dal provvedimento relativo alla detassazione degli straordinari che ha riguardato solo il settore privato;
nel settore della sicurezza i 100 milioni di euro ripristinati per il reintegro del turn-over saranno sufficienti a coprire 2.900 assunzioni a fronte di 15.000 pensionamenti;
stando alla relazione tecnica, nel triennio la manovra incide per 3 miliardi di euro sul pubblico impiego e di questi solo 876 verranno ricavati dal blocco del turn-over, mentre l'intervento per la riduzione delle consulenze, come si evince dalla relazione tecnica elaborata dalla Ragioneria generale dello Stato con riferimento al maxiemendamento del Governo, contribuisce in misura del tutto marginale alla manovra (30 milioni di euro) ed è dunque da presumere che la restante parte dell'intervento dovrebbe essere ricavata dalle retribuzioni reali attualmente in godimento, il che pare paradossale in una fase in cui sarebbe indispensabile sostenere i redditi medio bassi;
di contro, al Senato è stato eliminato il tetto dei 290.000 euro per le retribuzioni dei dirigenti e non è stata sottoposta ad alcun obbligo di verifica l'erogazione delle indennità di risultato con una asimmetria nei confronti di tutti gli altri dipendenti che appare iniqua e non rispondente ad alcuna logica organizzativa visto che, come riconosciuto dal Ministro Brunetta la scarsa produttività delle strutture amministrative dipende innanzi tutto da chi le dirige;
nel fondo indistinto appostato per il triennio era stato previsto per i contratti un accantonamento pari a 2.740 milioni di euro che si aggiungevano ai 580 già accantonati dalla legge finanziaria per l'anno 2008 e, tuttavia, il complesso di tali risorse già risultava insufficiente a recuperare l'inflazione per il biennio di riferimento del nuovo contratto; tale accantonamento è stato successivamente ridotto con il maxiemendamento per un importo pari a 400 milioni di euro;
il Ministro dell'economia ha più volte affermato che il provvedimento in esame definisce in modo esaustivo la manovra per il triennio e pertanto la legge finanziaria non innoverà i caratteri fondamentali della manovra stessa e, di contro, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione ha più volte dichiarato che «non ci sono tagli»,

impegna il Governo:

a tener fede alle proprie dichiarazioni, escludendo che vi possano essere decurtazioni alle retribuzioni attualmente percepite dai dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
a evidenziare le risorse ancora disponibili per la contrattazione e a chiarire che la legge finanziaria reperirà le ulteriori risorse necessarie a preservare il potere di acquisto di tre milioni di lavoratori che, per essere coinvolti nella riforma che il Governo dichiara di voler realizzare, non possono essere pregiudizialmente penalizzati e umiliati.
9/1386/184. Berretta, Lanzillotta, Amici, Damiano, Bellanova, Giovanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

contratto

impiegato dei servizi pubblici

impresa privata

indennita' e spese

legge finanziaria

potere d'acquisto

pubblica amministrazione

reddito basso

retribuzione del lavoro

riduzione dei salari

riserva contabile