Legislatura: 16Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Primo firmatario: CAMBURSANO RENATO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 22/07/2008 Resoconto CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 23/07/2008 VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2008 Resoconto CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI
DISCUSSIONE IL 22/07/2008
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008
ACCOLTO IL 23/07/2008
PARERE GOVERNO IL 23/07/2008
DISCUSSIONE IL 23/07/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008
CONCLUSO IL 23/07/2008
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge n. 223 del 2006, meglio noto come decreto «Bersani-Visco», convertito con modificazioni dalla legge n. 248 del 2006 aveva introdotto, per incrementare gli strumenti di controllo e di contrasto all'evasione fiscale nei confronti di tutti i soggetti tenuti alla comunicazione annuale dei dati Iva, l'obbligo di presentare ogni anno, esclusivamente per via telematica, l'elenco dei clienti (cioè, soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture) e l'elenco dei fornitori (cioè, dei soggetti dai quali sono stati effettuati acquisti) del periodo d'imposta precedente;
l'omessa presentazione degli elenchi, o l'invio di elenchi con dati incompleti o falsi, comportava l'applicazione della sanzione amministrativa in misura fissa (da un minimo di 258 ad un massimo di 2.065 euro), con possibilità, per il contribuente,di avvalersi del ravvedimento operoso;
l'articolo 33, comma 3 del decreto-legge in esame, ha eliminato l'obbligo di presentazione degli elenchi clienti e fornitori, inserendo così un elemento di deregolamentazione che potrebbe essere utilizzato per favorire l'evasione fiscale ed minor gettito nelle casse dello Stato con conseguenze allarmanti per gli equilibri della finanza pubblica;
il decreto-legislativo n. 231 del 2007 aveva inserito nella legislazione italiana un importante gruppo di disposizioni dirette a limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore, nonché ulteriori restrizioni alla libera circolazione degli assegni, allo scopo di assicurare una migliore tracciabilità degli scambi finanziari;
anche queste disposizioni si inserivano in un panorama complessivo di interventi normativi tra cui anche il citato decreto-legge n. 223, voluti dal Governo di centro sinistra per contrastare il riciclaggio dei proventi di attività illecita;
nella stessa logica era stato anche disposto l'abbassamento della soglia di utilizzo di denaro contante da 12.500 euro a 5.000 euro;
l'assegno è uno strumento di pagamento che non va demonizzato, ma va piuttosto modernizzato: reso più sicuro e più trasparente ed il decreto-legislativo suddetto aveva raggiunto tale finalità anche tutelando le fasce di persone maggiormente esposte alle truffe assicurando l'incasso del titolo di credito allo sportello bancario;
il decreto-legge in esame ha rivisto come detto anche la disciplina del decreto-legge n. 223 il quale aveva introdotto l'obbligo dei professionisti di incassare i pagamenti esclusivamente tramite strumenti finanziari «tracciabili», come assegni non trasferibili, bonifici, sistemi elettronici e altre modalità di pagamento bancario o postale tale normativa contrastava l'evasione fiscale e i pagamenti «a nero» a favore dei liberi professionisti,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare le adeguate iniziative al fine di monitorare che le nuove disposizioni introdotte dall'articolo 32 del decreto-legge in esame non favoriscano l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro ed a valutare l'opportunità di adottare le adeguate iniziative normative volte a monitorare gli eventuali abusi, come ad esempio l'emissione di fatture false, dovuti dall'abrogazione del cosiddetto elenco fornitori.
9/1386/111. Cambursano.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2006 0223, DL 2007 0231
EUROVOC :assegno
comunicazione dei dati
evasione fiscale
fatturazione
fornitore
frode fiscale
liberta' di circolazione
pagamento
reato economico
riciclaggio di denaro
traffico illecito