Legislatura: 16Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Primo firmatario: MECACCI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008 BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008 TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008 FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008 BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/07/2008 VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2008 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 23/07/2008
PARERE GOVERNO IL 23/07/2008
DISCUSSIONE IL 23/07/2008
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008
CONCLUSO IL 23/07/2008
La Camera,
premesso che:
secondo quanto stabilito dall'articolo 7 del decreto-legge in esame, il Consiglio dei ministri definirà entro sei mesi, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, la «Strategia energetica nazionale» indicando le priorità per il breve ed il lungo periodo;
all'interno dello stesso decreto, il Governo ha inserito una serie di disposizioni che anticipano la ripresa di un programma nucleare;
questa anticipazione rovescia la decisione politica che nel 1987 bloccò il programma nucleare italiano a seguito di una controversia decennale e di un referendum popolare;
in tutti i paesi occidentali, in regime di libero mercato dell'energia e in assenza di consistenti sussidi statali, i programmi nucleari ristagnano;
la fonte nucleare non può attenuare la vulnerabilità del sistema energetico italiano, non foss'altro perché l'intero settore dei trasporti è ancora totalmente dipendente dal petrolio;
la mancanza di una strategia energetica sia in campo nazionale che europeo è condizione da superare con urgenza ed è resa ancora più drammatica dalla crisi petrolifera mondiale in atto;
gli obiettivi europei fissano scadenze non prorogabili e impellenti per il raggiungimento delle quote assegnate al nostro paese per l'utilizzo delle fonti rinnovabili, per l'aumento dell'efficienza energetica, per l'abbattimento delle emissioni di CO2;
è opinione comune degli esperti che il futuro energetico sarà garantito dalle fonti rinnovabili, ma tuttavia non sono ancora disponibili soluzioni tecnologiche atte a sostituire in misura significativa gli idrocarburi nella produzione di energia,
impegna il Governo:
a varare un piano di investimenti straordinari in ricerca e sviluppo delle fonti rinnovabili, perché la sfida energetica si deciderà sull'innovazione scientifica e tecnologica o non avrà una soluzione positiva;
a fare dell'efficienza e del risparmio energetico, intesi nel senso più ampio di innovazione del sistema produttivo, una priorità politica in quanto, nel breve periodo, è proprio da queste politiche che possono essere tratti i maggiori benefici;
a porre al centro della politica energetica l'obiettivo di una rivoluzione tecnologica nel settore dei trasporti, con scadenza al 2030;
sul piano europeo, a sollecitare e promuovere un forte programma dell'UE a supporto della diffusione delle tecnologie pulite del carbone nelle aree emergenti del pianeta, con particolare attenzione per il sequestro della CO2;
sul piano nazionale, ad affrontare il periodo di transizione che ci aspetta, prevedendo un effettivo bilanciamento dei tre principali combustibili per la produzione di energia elettrica, rivalutando la quota del carbone, utilizzato con le tecnologie più avanzate e con particolare impegno nel sequestro della CO2;
a procedere tempestivamente al completamento dei rigassificatori necessari per ridurre la rigidità dei nostri approvvigionamenti.
9/1386/108. (versione corretta) Mecacci, Zamparutti, Bernardini, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Beltrandi.
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