Legislatura: 16Seduta di annuncio: 24 del 26/06/2008
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 26/06/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 26/06/2008 Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI DICHIARAZIONE VOTO 26/06/2008 Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 26/06/2008 Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 26/06/2008
NON ACCOLTO IL 26/06/2008
PARERE GOVERNO IL 26/06/2008
RESPINTO IL 26/06/2008
CONCLUSO IL 26/06/2008
La Camera,
premesso che:
l'articolo 2 del decreto-legge al nostro esame prevede una imposta sostitutiva dell'Irpef con un aliquota fissa al 10 per cento per i redditi da lavoro dipendente nel settore privato provenienti da ore di lavoro straordinario o da premi aziendali;
mettendo da parte ogni ulteriore considerazione di merito, si deve osservare come tale disposizione esclude il settore pubblico, inclusi settori e figure professionali per i quali il lavoro straordinario risulta particolarmente gravoso, come ad esempio, le forze di polizia, i vigili del fuoco oppure gli infermieri;
l'esclusione del settore pubblico da tale agevolazione fiscale rappresenta un vulnus al principio costituzionale sancito dall'articolo 3 della nostra Carta costituzionale;
l'estensione dell'agevolazione di cui al citato articolo 2 al settore del pubblico impiego si poteva finanziare con tagli ad alcuni costi della politica ed in particolare con - a titolo di esempio - la riduzione del 30 per cento della spesa per il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione del Governo, rimborsi elettorali ai partiti effettuati solo sulla base dei voti effettivamente presi e per la sola durata della legislatura, riducendo del 30 per cento il trattamento economico complessivo dei Ministri, dei Vice Ministri e dei Sottosegretari di Stato che non sono membri del Parlamento nazionale, abolendo le comunità montane, diminuendo il numero dei consiglieri e degli assessori per gli enti locali, alzando il tetto per le circoscrizioni comunali a 250 mila abitanti, stabilendo per le aziende degli enti locali un consiglio di amministrazione al massimo di 5 membri ed un tetto ai loro compensi, ecc.;
è paradossale prevedere una serie di misure contro i cosiddetti «fannulloni» presenti tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e discriminare tutti i pubblici dipendenti rispetto ad un'agevolazione prevista solo per i dipendenti privati, criminalizzandoli implicitamente e demotivandoli,
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi delle richiamate disposizioni al fine di riconoscere, anticipatamente rispetto a quanto previsto all'articolo 2 del decreto in esame, l'agevolazione fiscale anche ai dipendenti pubblici, al fine di non creare discriminazioni tra i cittadini lavoratori.
9/1185/61. Paladini.
EUROVOC :detrazione fiscale
ente locale
impiegato dei servizi pubblici
impresa privata
impresa pubblica
incentivo fiscale
ore straordinarie
premio salariale
prezzo ridotto
rimborso
spese di funzionamento
votazione