Doc. XVIII, N. 12

III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)

DOCUMENTO FINALE, A NORMA DELL'ARTICOLO 127 DEL REGOLAMENTO SU:

Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «UE-Cina – Una prospettiva strategica» (JOIN(2019) 5 final)

Approvato il 25 luglio 2019

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  La III Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «UE-Cina – Una prospettiva strategica» (JOIN 2019) 5);
   premesso che:
    la Comunicazione illustra le prospettive delle relazioni tra l'UE e la Cina che dovrebbero svilupparsi, dal punto di vista europeo, intorno a tre obiettivi principali: approfondire il dialogo per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale; promuovere condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche; potenziare le politiche interne dell'Unione e rafforzare la sua base industriale al fine di preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale;
    il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019 ha proceduto ad uno scambio di opinioni sulle relazioni generali con la Cina ed ha adottato delle conclusioni in materia di politica commerciale nelle quali, in particolare, chiede che sia garantita una concorrenza leale, anche utilizzando appieno gli strumenti di difesa commerciale e le norme europee in materia di appalti pubblici;
    il 9 aprile 2019 si è svolto il 21o vertice UE-Cina, al termine del quale è stata adottata una dichiarazione congiunta che prevede, tra le altre cose, un accordo provvisorio sulla protezione delle indicazioni geografiche e ulteriori sinergie tra l'iniziativa cinese della «nuova via della seta» (Belt and Road Initiative) e le iniziative dell'UE per migliorare la connettività Europa-Asia;
    il 23 marzo 2019, nell'ambito della visita di Stato del Presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping a Roma, sono stati firmati diciannove intese istituzionali e dieci accordi commerciali;
   evidenziato che:
    l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, mentre la Cina è il secondo partner commerciale per l'Unione europea, dopo gli Stati Uniti. In particolare, nel 2018 l'UE ha esportato merci in Cina per circa 210 miliardi di euro ed ha importato merci dalla Cina per circa 395 miliardi di euro, con un disavanzo commerciale pari a circa 185 miliardi di euro;
    nel 2017 il flusso di investimenti diretti cinesi nell'UE è calato di circa il 17 per cento rispetto al 2016 ed essi risultano concentrati per quasi il 60 per cento in Francia, Germania e Regno Unito, mentre l'Europa del sud risulta avere una quota residuale;
    un ulteriore aggravamento della crisi commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti potrebbe determinare, secondo stime autorevoli, una contrazione del PIL del 2,5 per cento per la Cina e dell'1,5 per cento per l'Europa e per il Giappone, con gravi contraccolpi sull'attività economica globale, che potrebbe contrarsi dell'1,7 per cento;
    l'interscambio tra Italia e Cina, che nel 2018 ha sfiorato i 44 miliardi di euro, registra un costante aumento del disavanzo Pag. 3commerciale a nostro sfavore, pari a 17,6 miliardi nel 2018;
    la Cina ha avviato nel 2012 una iniziativa denominata «17 1» volta ad intensificare ed espandere la cooperazione con 12 Stati membri dell'UE e 5 Paesi balcanici – Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia – per sviluppare progetti infrastrutturali su vasta scala e rafforzare la cooperazione economica e commerciale;
    valutata la risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 12 marzo 2019 sulle minacce per la sicurezza connesse all'aumento della presenza tecnologica cinese nell'Unione;
    preso atto del parere espresso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea il 26 giugno 2019;
    rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico, unitamente al parere della Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) nell'ottica di ridurre lo squilibrio della nostra bilancia commerciale negli scambi con la Cina, occorre intensificare gli sforzi volti alla rimozione delle barriere tariffarie e non tariffarie, al fine di semplificare l'accesso al mercato cinese dei nostri prodotti, in particolare agroalimentari, e assicurare un'effettiva parità di trattamento per gli operatori italiani ed europei;
   b) allo scopo di assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, carattere prioritario assume il rafforzamento delle norme internazionali, nella cornice di una riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio volta a limitare l'incidenza dei sussidi industriali e a combattere le pratiche della cessione forzata di tecnologia;
   c) sempre nel settore tecnologico, per scongiurare le possibili gravi implicazioni in termini di sicurezza delle infrastrutture digitali critiche, occorre continuare a lavorare sul piano nazionale e in sede UE per l'elaborazione di una strategia comune mirata alla sicurezza delle reti 5G, sul modello di quanto elaborato in sede nazionale con le recenti modifiche del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito con modificazioni dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, affinché eventuali imprese cinesi che forniscono apparecchiature o servizi si conformino alla legislazione nazionale ed europea per quanto riguarda vita privata, protezione dei dati e cybersicurezza;
   d) nel quadro degli impegni internazionali connessi con l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, occorre promuovere un partenariato con la Cina basato sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, anche al fine di ridurre le forme di concorrenza sleale che derivano dalla inosservanza, da parte cinese, dei vincoli in tema di emissioni di carbonio;
   e) sostenere in ogni sede di confronto con la Cina, europea e bilaterale, il rispetto e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sia i diritti civili e politici che quelli economici, sociali e culturali, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze e al rispetto dei diritti dei lavoratori;
   f) anche alla luce della citata iniziativa «17 1», tenuto conto degli interessi italiani nella regione e della necessità di promuovere la sicurezza e la stabilità dell'Europa e del Mediterraneo, assicurare continuità alla promozione di progetti infrastrutturali che contribuiscono a rafforzare la presenza e l'influenza del nostro Paese nell'area balcanica;Pag. 4
   g) avviare la riflessione sul rafforzamento del nuovo quadro europeo per il controllo sugli investimenti esteri diretti, definito dal Regolamento (UE) 2019/452, affinché tutti gli Stati membri si dotino di meccanismi a livello nazionale che prevedano la possibilità di selezionare e bloccare le possibili acquisizioni predatorie;
   h) segnalare, nelle competenti sedi europee, la necessità che lo sviluppo delle future relazioni con la Cina da parte dell'Unione europea si svolga in un quadro complessivo che garantisca il rispetto e la convergenza con le prospettive del partenariato dell'Unione europea con la NATO.

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ALLEGATO

PARERE DELLA XIV COMMISSIONE
(Politiche dell'Unione europea)

  La XIV Commissione,
   esaminata ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «UE-Cina – Una prospettiva strategica» (JOIN(2019)5);
   premesso che:
    la Comunicazione illustra una serie di iniziative nell'ambito di una strategia complessiva volta a definire il quadro delle future relazioni tra l'Unione europea e la Cina;
    la Cina costituisce un interlocutore imprescindibile nel contesto dell'azione dell'Unione europea nel contesto globale internazionale;
    la Cina svolge non solo un ruolo strategico fondamentale nella regione asiatica, ma sta anche aumentando la sua proiezione geopolitica nei confronti dell'Europa e del continente africano;
    l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, mentre la Cina è il secondo partner commerciale per l'Unione europea, dopo gli Stati Uniti;
    rilevato che la Comunicazione in esame propone di articolare il futuro delle relazioni tra l'Unione europea e la Cina attorno ai seguenti tre grandi obiettivi:
    1) approfondire il dialogo per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale;
    2) promuovere attivamente condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche;
    3) perseguire un adattamento dell'Unione europea alle realtà economiche in mutamento, potenziando le sue politiche interne e rafforzando la sua base industriale al fine di preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale;
    tenuto conto che occorre intensificare la cooperazione con la Cina per adempiere alle responsabilità comuni nell'ambito delle Nazioni Unite relativamente a diritti umani, pace e sicurezza, e sviluppo;
    rilevato che per lo sviluppo di relazioni economiche più equilibrate e reciproche, occorre invitare la Cina a garantire una maggiore apertura del suo mercato alle imprese europee e ad onorare gli impegni congiunti già esistenti, tra cui la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio;
    considerato che dovrà essere garantito un quadro di parità di condizioni per le imprese europee quando si trovano in concorrenza, sui mercati di Paesi terzi, rispetto alle imprese cinesi;
    rilevata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alle Istituzioni europee,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare, nelle competenti sedi europee:
    a) la necessità che lo sviluppo delle future relazioni con la Cina da parte dell'Unione europea si svolga in un quadro complessivo che garantisca il rispetto e la convergenza con le prospettive del partenariato dell'Unione europea con la NATO;
    b) la necessità che il partenariato strategico UE-Cina si sviluppi, altresì, tramite un approccio sostenibile ed ecologico, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e in un quadro complessivo che garantisca la promozione della crescita inclusiva e dello sviluppo sostenibile, in linea con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici;
    c) l'opportunità di garantire, nell'ambito dell'iniziativa della piattaforma per la Connettività UE-Cina, volta a rafforzare il collegamento tra l'iniziativa della «One Belt, One Road» della Cina e le iniziative europee come la politica della rete di trasporto transeuropeo, lo sviluppo del sistema portuale del Mare adriatico orientale e valorizzando in particolare il progetto relativo alla creazione di un hub ferroviario integrato a Trieste.