Doc. XVI-bis , n. 22

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO

SULLE ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE

RELAZIONE SUI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31 DICEMBRE 2016 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA (ENPAPI)

Approvata nella seduta del 23 novembre 2017

(Relatore: on. Giuseppe GALATI)

Trasmessa alle Presidenze il 23 novembre 2017
(ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento della Camera dei deputati)

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ESAME DEI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31 DICEMBRE 2016 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA (ENPAPI)

RELAZIONE CON FORMULAZIONE DI CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

(Relatore: on. Giuseppe Galati)

  La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha esaminato i bilanci consuntivi 2011-2012-2013-2014-2015, i bilanci preventivi 2011-2012-2013-2014-2015 e il bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2016 relativi all'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI). Ulteriori elementi conoscitivi sono stati acquisiti nel corso dell'audizione dei rappresentanti dell'ente svoltasi in data 16 novembre 2017.

1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

  1.1 Funzioni e iscritti

  L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica, istituito in base al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103, assicura la tutela previdenziale in favore delle figure professionali configurate nell'acronimo IPASVI: infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia. La tutela previdenziale è attuata in favore degli iscritti, dei loro familiari e superstiti con le modalità previste da appositi regolamenti. In particolare l'ENPAPI garantisce agli iscritti le forme di previdenza obbligatoria e può istituire anche forme pensionistiche complementari, nonché ulteriori forme di assistenza con gestione separata.
  Sono obbligatoriamente iscritti all'ENPAPI tutti coloro che risultano iscritti nei collegi IPASVI, o che esercitino attività libero-professionale. L'obbligo di iscrizione sussiste anche per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa nonché per i soci di cooperative sociali inquadrati come lavoratori autonomi ai sensi della legge 142 del 2001. Con il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è stata istituita presso l'ente una Gestione Separata, nella quale sono state trasferite le posizioni assicurative di tutti i professionisti che, anziché iscriversi all'ente, avevano versato i propri contributi previdenziali alla Gestione Separata dell'Inps.
  Gli assicurati ENPAPI maturano il diritto alla pensione di vecchiaia al compimento del sessantacinquesimo anno di età, a condizione che risultino versati dall'iscritto ed accreditati in suo Pag. 4favore almeno cinque anni di contribuzione effettiva, ovvero al compimento del cinquantasettesimo anno di età, quando l'iscritto abbia raggiunto un'anzianità contributiva non inferiore ai quaranta anni. L'importo della pensione è determinato secondo il sistema contributivo, moltiplicando il montante individuale dei contributi versati per il coefficiente di trasformazione relativo all'età dell'assicurato al momento del pensionamento.
  La contribuzione dovuta dagli Iscritti all'Ente è rappresentata, annualmente, da tre diverse tipologie di contributo:
   il contributo soggettivo, destinato alla formazione del montante contributivo individuale che rappresenta la base di calcolo delle prestazioni pensionistiche erogate dall'Ente. Per il 2016, tale contributo è pari al 15 per cento del reddito netto professionale, con facoltà per l'Assicurato di optare per l'applicazione di un'aliquota superiore, fino ad un massimo del 23 per cento del reddito professionale. È previsto il versamento di un contributo minimo, frazionabile in base ai mesi di iscrizione e soggetto, in alcuni casi, ad un abbattimento del 50 per cento o anche all'esonero (titolari di partita Iva, iscritti con meno di 30 anni, professionisti con rapporto di lavoro dipendente, pensionati);
   il contributo integrativo, destinato in parte all'incremento del montante contributivo individuale ed in parte alle spese di gestione ed alla solidarietà, è rappresentato da una maggiorazione del 4 per cento da applicarsi su tutti i corrispettivi lordi che concorrono a formare il reddito da libera professione infermieristica (nei confronti della Pubblica Amministrazione, tale maggiorazione è fissata nella misura del 2 per cento); è previsto, anche in questo caso, l'obbligo di versamento di un contributo minimo, non dovuto in presenza di particolari condizioni disciplinate dal Regolamento di Previdenza;
   il contributo di maternità, il cui importo è determinato annualmente, è finalizzato all'erogazione dell'indennità di maternità agli iscritti di sesso femminile, nella misura, termini e modalità previsti dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151.

  Secondo i dati riportati nel Bilancio Consuntivo 2015, il numero degli iscritti contribuenti all'ente è pari a 39.928, mentre il numero totale delle prestazioni previdenziali erogate è di 2.241. Per il 2014 i medesimi valori risultano rispettivamente pari a 38.580 e 1.957.

  1.2 Gli organi

  A norma dell'articolo 5 dello Statuto sono Organi dell'Ente:
   il Consiglio di Indirizzo Generale, eletto dall'Assemblea dei Delegati e composto – secondo le disposizioni contenute nell'articolo 6, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 Pag. 5– da un numero di membri corrispondente al rapporto di uno ogni mille iscritti all'ente gestore (1);

  (1) L'articolo 1, comma 98, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, ha modificato l'articolo 6, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 103 del 1996, inserendo il limite massimo di cinquanta unità per la composizione del Consiglio di indirizzo generale.

   il Consiglio di Amministrazione, composto di cinque membri eletti dall'Assemblea dei Delegati;
   il Presidente, eletto dal Consiglio di Amministrazione nella sua prima riunione nell'ambito di uno dei propri membri;
   il Collegio dei Sindaci, costituito da cinque membri effettivi e quattro supplenti nominati dal Consiglio di Indirizzo Generale.

  Secondo quanto previsto nell'articolo 5, comma 5, dello Statuto dell'Enpapi, il mandato degli Organi dura quattro anni. Ciascun componente può essere confermato nella carica, nel medesimo Organo, per non più di tre mandati consecutivi.
  Nel 2015 l'Assemblea dei Delegati dell'Ente ha eletto il Consiglio di indirizzo generale e il Consiglio di amministrazione per il quadriennio 2015/2019. Quest'ultimo, insediatosi il 13 marzo 2015, ha nella stessa data nominato il Presidente, il Vice Presidente e il Collegio dei sindaci.
  Nella tabella che segue vengono riportati i costi complessivi relativi ai compensi dei titolari degli organi, comprensivi dei rimborsi per le spese.

  1.3 Il Personale

  Sul piano organizzativo, nel 2015 la consistenza del personale amministrativo è di 45 unità, di cui il direttore generale, 2 dirigenti, 5 quadri e restante personale impiegatizio. Le spese complessive sostenute per il personale nel 2015 ammontano a 3,1 milioni di euro registrano un incremento sul 2014 del 1,6 per cento, determinato Pag. 6essenzialmente dalla assunzione di tre unità di personale impiegatizio appartenente all'area C e di un quadro ed alla contestuale diminuzione di una unità dell'area B.
  La retribuzione annua lorda del direttore generale è stata pari, nel 2015, a 180.344 euro.

  1.4 Consulenze professionali esterne
  Le spese per consulenze passano da 261 mila euro del 2014 a 362 mila euro nel 2015, determinato dai costi sostenuti per le consulenze legali e per i compensi per attività professionale a supporto nelle scelte delle strategie di investimento.
  Il dettaglio è riportato nella tabella che segue.

2. I DATI RELATIVI ALL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE ECONOMICA E PATRIMONIALE

  Relativamente allo Stato patrimoniale, nel 2015 le Attività ammontano complessivamente a 719,5 milioni di euro; la posta più rilevante è rappresentata dalle Immobilizzazioni finanziarie, pari a 462,2 milioni di euro. Le Passività ammontano complessivamente a 671,5 milioni di euro, di cui 471,1 milioni relativi alla voce «Fondo per la previdenza» che, ai sensi dell'articolo 39 del Regolamento di Previdenza, accoglie i montanti contributivi delle posizioni individuali degli iscritti, comprensivi delle rivalutazioni effettuate in base al tasso di capitalizzazione pari alla variazione media quinquennale del Prodotto Interno Lordo nominale.
  Il Patrimonio netto, composto dal fondo per la gestione (alimentato essenzialmente dai contributi integrativi e destinato a coprire le spese di gestione e le capitalizzazioni dei montanti integrativi), dal fondo di riserva e dall'avanzo di esercizio, a chiusura dell'esercizio 2015 ammonta a 47,9 milioni di euro, in aumento del 10,8 per cento rispetto all'anno precedente.
  Il risultato economico del 2015 risulta pari a 4,6 milioni di euro, in flessione del 62,6 per cento rispetto al corrispondente valore del 2014 (12,4 milioni di euro) a causa del maggior incremento registrato dai costi ( 21,8 per cento) rispetto ai ricavi ( 14,4 per cento), come risulta dalla tabella di sintesi del Conto economico sotto riportata.

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  In relazione all'aumento dei costi si evidenzia l'incidenza della voce «Rettifiche di ricavi-accantonamenti», che presenta un incremento tra gli esercizi 2014 e 2015 del 31 per cento e che accoglie gli accantonamenti di competenza dei fondi per la gestione, per la previdenza, per l'indennità di maternità, IVS Gestione separata, Assistenza e maternità Gestione separata, Assistenza, e altre voci di debito ricondotte nella voce «Altri accantonamenti».

  2.1 L'entità dei crediti verso gli iscritti
  Nell'ambito delle Attività rilevante appare l'ammontare dei crediti nei confronti degli iscritti, che a chiusura dell'esercizio 2015 presentano un valore pari a 206,3 milioni di euro con un incremento di 27,3 milioni di euro rispetto al corrispondente dato del 2014.
  L'importo dei crediti è rettificato, indirettamente, dai seguenti fondi iscritti nel passivo:
   fondo di svalutazione dei crediti contributivi per 2,3 milioni di euro;
   fondo rischi per interessi di mora, per 29,3 milioni di euro.

  Sul fronte del contrasto all'evasione contributiva si rileva che l'ente a partire dal 1o gennaio 2012 ha intrapreso un'azione di recupero stragiudiziale dei crediti contributivi relativi al periodo 1996-2013 con l'ausilio operativo della società specializzata DoBank Spa. L'attività – secondo quanto riportato nel documento di Bilancio consuntivo 2015 – ha prodotto, nel tempo, incassi pari a 74,8 milioni di euro, che rappresentano, complessivamente, il 14,55 per cento del Pag. 8totale versato per il periodo dal 1999 (anno in cui è iniziato l'incasso dei contributi) al 2015. È stata inoltre sottoscritta una Convenzione con l'Agenzia delle Entrate per l'utilizzo dei suoi servizi telematici, al fine di «acquisire i dati reddituali e dei volumi di affari relativi ai professionisti che non abbiano ottemperato agli obblighi di dichiarazione».

  2.2 I proventi della gestione del patrimonio

  L'Ente investe le proprie risorse patrimoniali prevalentemente in maniera indiretta, affidandone la gestione a società esterne, sulla base di apposite convenzioni con le quali sono state fissate le categorie di strumenti finanziari e le relative tipologie di operazioni. Il valore del patrimonio complessivamente investito in attività finanziarie al 31 dicembre 2015 è 468,09 milioni di euro. Nella tabella che segue sono indicati, per l'ultimo triennio, l'ammontare degli investimenti mobiliari alla fine dell'anno, i relativi proventi e i rendimenti netti.

  Come riferisce l'Ente nei propri documenti di bilancio, il rendimento netto risulta essere superiore al tasso di rivalutazione dei montanti, pari all'1,50 per cento; in particolare «la politica di investimento, così come evoluta nel tempo, ha sempre consentito all'Ente di ottenere rendimenti in media superiori di oltre un punto percentuale al tasso di capitalizzazione dei contributi, espresso, coerentemente con la previsione di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995, n. 335, nella variazione media quinquennale del PIL nominale».
  La componente più importante è costituita dagli investimenti in fondi, che nel 2015 presentano un valore pari a 412,3 milioni di euro; da segnalare, tra i fondi ai quali l'Ente partecipa, il fondo immobiliare Florence, gestito da Serenissima SGR, nato dalla fusione di due fondi ai quali l'Ente già partecipava, il cui investimento rappresenta il 32,21 per cento (in termini assoluti l'investimento è pari a 162,1 milioni di euro) degli investimenti in fondi.
  Si evidenzia inoltre che nella sezione «Analisi dello Stato patrimoniale» del Bilancio consuntivo 2015 viene espressa la volontà, da parte dell'Ente, di utilizzare i proventi ottenuti dalla gestione del portafoglio finanziario per interventi di sostegno nel settore della c.d. economia reale, «attraverso la sottoscrizione di investimenti con fondi Private Equity/Debt che contribuiranno alla crescita della PMI italiana... che avranno un riscontro patrimoniale dal 2016».
  Il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dall'ente consta dell'immobile destinato a sede istituzionale dell'ente e di unità immobiliari destinate a locazione di sedi dei Collegi Provinciali IPASVI Pag. 9(L'Aquila, Trieste, Pescara). Il valore complessivo è di 31,03 milioni di euro, di cui 29,8 milioni imputabili alla sede istituzionale.

3. L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE

  Con riferimento alla gestione caratteristica, nel 2015 il valore totale dei contributi risulta pari a 91,5 milioni di euro, con una variazione del 2,7 per cento rispetto al corrispondente valore registrato nel 2014 (89,1 milioni di euro). Le prestazioni previdenziali ammontano complessivamente a 5,6 milioni nel 2015 e 5,2 milioni nel 2014.
  Per quanto concerne le prestazioni assistenziali, la componente più rilevante è quella relativa all'indennità di maternità. Il numero delle prestazioni erogate è 315 nel 2015 e 376 nel 2014, a cui corrisponde un importo complessivo pari a 2,1 milioni di euro nel 2015 e 2,5 milioni di euro nel 2014.

4. PROSPETTIVE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO INDICATE NEL BILANCIO ATTUARIALE

  Il Consiglio di indirizzo generale dell'Ente, con deliberazione n. 3 del 21 aprile 2017 ha approvato un nuovo bilancio tecnico, con proiezioni dal 2017 al 2066. Dalle risultanze del documento attuariale, considerando nel loro complesso sia la gestione principale sia la gestione separata, si evidenzia la sostenibilità finanziaria della gestione dell'Ente per tutto il periodo considerato. Il saldo previdenziale si mantiene sempre positivo, il saldo totale non assume mai un valore negativo e il patrimonio complessivo dell'Ente mostra una crescita regolare per tutto il periodo. Il giudizio reso dall'attuario libero professionista, reca pertanto una positiva valutazione sulla sostenibilità finanziaria dell'Ente nei cinquant'anni considerati.

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

  Sulla base delle evidenze contabili e gestionali sopra riportate, che qui si intendono integralmente richiamate e parte essenziale del parere in merito ai documenti di bilancio in oggetto analizzati, si formulano le seguenti osservazioni:
   a) dal punto di vista organizzativo, si pone l'attenzione circa la eccessiva lunghezza di permanenza in carica per gli organi dell'Enpapi, che può essere fino a sedici anni continuativi, considerato che l'articolo 5, comma 5, dello Statuto dell'ente prevede che il mandato degli organi duri quattro anni e che ciascun componente possa essere confermato nella carica, nel medesimo organo, per tre mandati consecutivi. Si ritiene quindi opportuno garantire una concreta rotazione degli amministratori dell'ente, anche ai fini di un più fisiologico ricambio che possa rispondere ad esigenze di trasparenza ed efficienza gestionale;Pag. 10
   b) con riferimento ai costi di struttura, si evidenzia un incremento sia delle spese per gli organi, che passano da 1,21 milioni del 2014 a 1,45 milioni del 2015, sia delle spese per consulenze, che passano da 261 mila euro del 2014 a 362 mila euro nel 2015, di cui circa 105 mila per «attività professionale di advisor e supporto nelle scelte delle strategie di investimento» e 116 mila per «consulenze legali, pareri legali ed approfondimenti normativi»:
   c) il valore del patrimonio netto a chiusura dell'esercizio 2015 ammonta a 47,9 milioni di euro, con un incremento del 10,8 per cento rispetto al valore del 2014. Il risultato economico del 2015 risulta pari a 4,6 milioni di euro, in flessione del 62,6 per cento rispetto al corrispondente valore del 2014 a causa del maggior incremento registrato dai costi rispetto ai ricavi;
   d) circa la formazione di crediti rispetto ai contributi previdenziali dovuti, si evidenzia la consistenza degli stessi, che a chiusura dell'esercizio 2015 presentano un valore pari a 206,3 milioni di euro. Prendendo atto che la Cassa ha avviato a partire dal 2012, con l'ausilio operativo della società specializzata DoBank Spa, un'azione di recupero stragiudiziale dei crediti contributivi, conseguendo al termine dell'esercizio 2015 incassi pari a 74,8 milioni di euro, si renderà comunque necessario verificare da parte della Commissione l'efficacia operativa di tale azione di recupero anche per gli esercizi contabili successivi al 2015;
   e) come si rileva dalle risultanze complessive del conto economico, le entrate contributive per tutti gli anni considerati presentano una notevole eccedenza rispetto alle prestazioni previdenziali erogate, stante la limitata platea dei pensionati beneficiari in rapporto al numero dei contribuenti iscritti;
   f) in riferimento alla gestione del patrimonio si evidenzia l'investimento nel fondo immobiliare Florence, il cui valore è pari a 162,1 milioni di euro rappresentando il 32,21 per cento degli investimenti in fondi;
   g) relativamente alle risultanze attuariali, il relativo bilancio tecnico non fa emergere problematicità per l'equilibrio gestionale nel cinquantennio 2017-2066.