Doc. XVI-bis , n. 18

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO

SULLE ATTIVITÀ DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE

RELAZIONE SUI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31 DICEMBRE 2014 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI (ENPAP)

Approvata nella seduta del 25 ottobre 2017

(Relatore: on. Giuseppe GALATI)

Trasmessa alle Presidenze delle Camere il 25 ottobre 2017
(ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento della Camera dei deputati)

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RELAZIONE

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ESAME DEI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31.12.2014 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI (ENPAP)

I N D I C E

1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Pag. 5
 1.1. Funzioni e iscritti  » 5
 1.2. Gli organi  » 6
 1.3. Il personale  » 6
2. I DATI RELATIVI ALL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE ECONOMICA E PATRIMONIALE  » 7
 2.1. L'ente dei crediti contributivi  » 7
 2.2. I proventi della gestione del patrimonio  » 7
3. L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE PREVIDENZIALE  » 8
4. LE PROSPETTIVE DI MEDIO E LUNGO PERIODO INDICATE NEL BILANCIO ATTUARIALE  » 9
5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE  » 9
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ESAME DEI BILANCI CONSUNTIVI 2011-2012-2013-2014-2015, BILANCI PREVENTIVI 2011-2012-2013-2014-2015 E BILANCIO TECNICO ATTUARIALE AL 31.12.2014 DELL'ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI (ENPAP)

RELAZIONE CON FORMULAZIONE DI CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

(Relatore: on. Giuseppe Galati)

  La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha esaminato i bilanci consuntivi 2011-2012-2013-2014-2015, i bilanci preventivi 2011-2012-2013-2014-2015 e il bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2014 relativi all'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi (ENPAP). Ulteriori elementi conoscitivi sono stati acquisiti nel corso dell'audizione dei rappresentanti dell'ente svoltasi in data 19 ottobre 2017.

1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
  1.1 Funzioni e iscritti
   L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi (ENPAP) è una fondazione di diritto privato costituita ai sensi del decreto legislativo n. 103 del 1996 e attua le tutele previdenziali e assistenziali in favore degli Psicologi che esercitano la propria attività come liberi professionisti in base alla legge n. 56 del 1989 sull'ordinamento della professione di psicologo.
   L'ENPAP eroga ai propri iscritti prestazioni previdenziali di vecchiaia e di invalidità oltre ai trattamenti di reversibilità ai superstiti. L'importo della pensione è determinato secondo il sistema contributivo, di cui all'articolo 1 della legge n. 335 del 1995, moltiplicando il montante individuale dei contributi versati per il coefficiente di trasformazione relativo all'età dell'assicurato al momento del pensionamento.
   Eroga, inoltre, prestazioni assistenziali quali:
    indennità di maternità;
    indennità giornaliera per malattia o infortunio;
    partecipazione alle spese funerarie;
    borse di studio per i figli di iscritti deceduti o inabili;
    contributi in caso di danni causati da calamità naturali;
    contributo per anziani non autosufficienti o per inabilità temporanee o permanenti;
    polizza collettiva per assistenza sanitaria integrativa (grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi);
    contributo di paternità e genitorialità.

   Secondo quanto riportato nel Bilancio Consuntivo 2015 gli iscritti all'ente per il medesimo esercizio sono pari a 51.272 (di cui le donne Pag. 6rappresentano una quota pari all'82 per cento), mentre il numero totale delle pensioni erogate è di 2.980. Per il 2014 i medesimi valori risultano rispettivamente pari a 49.085 e 2.594.

  1.2 Gli organi
   Il Consiglio di amministrazione è l'Organo esecutivo ed è composto da 5 consiglieri, fra cui vengono nominati il Presidente e il Vicepresidente dell'ENPAP. Ha tutti i poteri di amministrazione e prende le decisioni necessarie per adeguare costantemente il funzionamento e i servizi alle esigenze degli iscritti e ai cambiamenti sociali e normativi.
   Il Consiglio di indirizzo generale è l'Organo assembleare, che rappresenta gli iscritti, e risulta composto da consiglieri eletti in numero di 1 ogni 1000 iscritti (come previsto dalla normativa del decreto legislativo n. 103/96) con un tetto massimo di n. 50 componenti (ai sensi dell'articolo 1, comma 98, Legge 11 dicembre 2016, n. 232). Attualmente i consiglieri sono 44. La funzione del Consiglio di indirizzo generale è di rappresentare le esigenze e le mutevoli condizioni degli iscritti, attraverso indirizzi generali a cui il Consiglio di amministrazione deve ispirare la propria azione amministrativa e di gestione. Inoltre, ogni anno il Consiglio di indirizzo generale analizza e approva i bilanci economici e patrimoniali, sia a preventivo che a consuntivo.
   La delibera n. 12 del 2009 del Consiglio di indirizzo generale fissa i seguenti compensi lordi annui, attualmente in vigore:
    al Presidente è corrisposta un'indennità pari a 68.200,00 euro;
    al Vicepresidente è corrisposta un'indennità pari a 30.700,00 euro;
    ai Consiglieri di amministrazione è corrisposta un'indennità pari a 24.600,00 euro;
    al Coordinatore del Consiglio di indirizzo generale è corrisposta un'indennità pari a 18.500,00 euro;
    al Segretario del Consiglio di indirizzo generale è corrisposta un'indennità pari a 17.100,00 euro;
    ai Consiglieri di indirizzo generale è corrisposta un'indennità pari a 15.000,00 euro;
    al Presidente del Collegio Sindacale è corrisposta un'indennità pari a 18.500,00 euro;
    ai Sindaci effettivi è corrisposta un'indennità pari a 15.000,00 euro.

  1.3 Il Personale
   Sul piano organizzativo, nel 2015 l'organico del personale risulta composto da 44 unità (di cui 2 dirigenti, 3 quadri e il restante personale impiegatizio), con un rapporto iscritti/dipendenti pari a circa 1.160 iscritti per ciascun dipendente, e con costo unitario per iscritto pari a circa 52 euro/anno.

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2. I DATI RELATIVI ALL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE ECONOMICA E PATRIMONIALE

  Il Patrimonio netto a chiusura dell'esercizio 2015 ammonta a 82,3 milioni di euro, con un incremento di 17,06 milioni rispetto al valore del 2014.
  Il valore complessivo delle Attività è 1,1 miliardi di euro di cui la componente più rilevante è costituita dalle Immobilizzazioni finanziarie, pari a 820,5 milioni di euro.
  Il valore complessivo delle Passività è 1,02 miliardi di euro di cui la voce di maggiore consistenza è rappresentata dal «Fondo Conto Contributo Soggettivo», pari a 877,3 milioni di euro e che accoglie il valore dei montanti contributivi di pertinenza degli iscritti ancora non titolari di pensione.
  Il risultato economico del 2015 risulta pari a 30,7 milioni di euro, di cui 19,5 milioni derivano dal maggiore valore del rendimento degli investimenti dell'ente rispetto al costo della rivalutazione dei montanti contributivi. Per tale quota di eccedenza – sulla base di quanto stabilito dall'articolo 14 del Regolamento di previdenza dell'ente – è previsto l'accantonamento al Fondo di Riserva che al 2015 presenta un valore di 51,5 milioni di euro.

  2.1 L'entità dei crediti contributivi
   Rilevante appare l'ammontare dei crediti contributivi nei confronti degli iscritti, che a chiusura dell'esercizio 2015 presentano un valore pari a 157,06 milioni di euro, che rappresenta il complesso dei crediti vantati dall'Ente nei confronti degli iscritti per contributi dovuti e non ancora versati, per gli anni di contribuzione dal 1996 al 2015, al lordo di un accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti per contributi pari a 3,9 milioni di euro.
   Sul fronte dell'accertamento dei crediti verso gli iscritti l'Ente, con delibera del C.d.A. n. 1 del 22 gennaio 2015, ha avviato una procedura di recupero degli indicati crediti nei confronti degli iscritti con più elevata esposizione debitoria, attraverso la previsione della possibilità di poter accedere a piani di rateizzazione dopo il versamento di almeno il 20 per cento del dovuto, mentre per altre posizioni si è ritenuto di procedere con l'attivazione delle azioni di recupero giudiziario1.

  2.2 I proventi della gestione del patrimonio.
   Il valore medio in portafoglio del patrimonio complessivamente investito al 31 dicembre 2015 è pari a 880,8 milioni di euro.
   La componente più importante è costituita dalle Immobilizzazioni finanziarie il cui valore contabile nello Stato patrimoniale dell'ente è fissato a 820,5 milioni di euro, di cui 308 milioni costituiti da Titoli Obbligazionari (quasi totalmente Titoli di Stato) e 131,7 milioni in Fondi immobiliari. Si evidenzia inoltre l'investimento di 350 milioni di euro destinati alla sottoscrizione di quote del Comparto ricondu

  (1) Nel corso dell'audizione del 19 ottobre 2017 è stato indicato che gli effetti di tale attività di recupero sono maggiormente visibili con riferimento ai dati contabili dell'anno 2016, in cui sono stati complessivamente incassati 8,1 milioni di euro (per contributi, interessi e sanzioni), particolarmente riferiti alle annualità pregresse. Pag. 8cibile alla SICAV «Luxembourg Selection Fund» – specificamente dedicato all'ente e denominato «PSY ENPAP», avviato alla fine del mese di dicembre del 2015 per la gestione della quota del portafoglio azionario e obbligazionario da conferire «in delega» a gestori esterni (come stabilito dall'ente con specifica delibera del C.d.A n. 22 del 2015), e attraverso il quale si è voluto valorizzare – come riportato nel documento di bilancio – l'investimento etico «scegliendo azioni, obbligazioni e altri asset rispettosi della sostenibilità ambientale, dei diritti dei lavoratori, delle comunità interessate e dei produttori».
   Il patrimonio immobiliare detenuto dall'ente consta di due immobili – di cui uno ad uso locativo ed uno ad uso strumentale in quanto sede dell'ente – il cui valore complessivo iscritto a bilancio ammonta a 48,6 milioni di euro. Con riferimento all'immobile ad uso locativo ubicato in via della Stamperia a Roma, si evidenzia che il valore contabile di 43,4 milioni di euro – a fronte di un costo storico di acquisto di 55,2 milioni di euro – deriva da una svalutazione considerata «durevole» del valore dell'immobile, sulla base di una apposita perizia di stima effettuata dalla Borsa Immobiliare di Roma nell'aprile 20142.
  Nel 2015 il valore dei proventi finanziari e immobiliari iscritto a bilancio ammonta a 18,8 milioni di euro, cui corrisponde un risultato netto complessivo della gestione finanziaria del 2,6 per cento (2,2 per cento nel 2014).

3. L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE

  Con riferimento alla gestione caratteristica, nel 2015 il valore totale dei contributi risulta pari a 115,5 milioni di euro, con un incremento rispetto alla corrispondente voce del 2014 di 9,2 milioni di euro. Il valore delle prestazioni previdenziali erogate è di 6,1 milioni nel 2015 e 4,9 milioni nel 2014.
  Come per la generalità delle Casse istituite ai sensi del decreto legislativo n. 106/1996, anche l'Enpap presenta problemi di adeguatezza dei trattamenti previdenziali erogati. Si evidenzia in proposito che in data 9 marzo 2016 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha approvato – come da delibera dal CIG del 31 Gennaio 2015 – la riformulazione dell'articolo 14 del Regolamento per l'attuazione dell'attività di previdenza dell'ENPAP, in virtù della quale viene prevista, ogni anno, la possibilità di attribuire al montante di ciascun iscritto un importo aggiuntivo dato dalla differenza tra il rendimento degli investimenti effettivamente conseguito nell'anno ed il totale degli importi attribuiti a titolo di capitalizzazione minima dei montanti previsto dalla norma di legge (media quinquennale del PIL).
  Per quanto concerne le prestazioni assistenziali, il valore complessivo nel 2015 ammonta a 14,5 milioni di euro, di cui 10,4 milioni

  (2) Sull'operazione di compravendita dell'immobile di via della Stamperia – avvenuta nel 2011 – è tuttora in corso un procedimento giudiziario penale, in cui l'ENPAP si è costituito parte civile, mentre relativamente al processo davanti alla Corte dei conti – Sezione Giurisdizionale per il Lazio – per giudizio di responsabilità contro il precedente Rappresentante Legale dell'ENPAP, nel mese di maggio 2016 è stata emessa nei confronti dell'ex Presidente dell'Ente una sentenza di condanna a risarcire in favore dell'Enpap 11 milioni di euro, più rivalutazione e interessi. L'esecuzione del provvedimento è, allo stato, sospesa in quanto il condannato ha proposto appello. Pag. 9di euro sono relative a 1.862 domande di indennità di maternità presentate, con un incremento, rispetto al 2014, del 4,25 per cento nel numero delle domande e del 1 per cento nell'importo complessivo.

4. PROSPETTIVE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO INDICATE NEL BILANCIO ATTUARIALE

  Relativamente al bilancio tecnico per il periodo 2015-2064 redatto ai sensi del decreto interministeriale del 29 novembre 2007, le relative risultanze evidenziano per gli anni considerati un saldo previdenziale (totale entrate per contributi – uscite per prestazioni) e totale (totale entrate – totale uscite) positivo, con un conseguente e correlativo incremento del valore del patrimonio che al termine del periodo di osservazione si attesta ad un valore pari a 9,8 miliardi di euro.

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

  Sulla base delle evidenze contabili e gestionali sopra riportate, che qui si intendono integralmente richiamate e parte essenziale del parere in merito ai documenti di bilancio in oggetto analizzati, si formulano le seguenti osservazioni:
   a) l'Enpap è un ente di recente istituzione caratterizzato da un consistente aumento annuale del numero degli iscritti e conseguentemente dei contributi versati; il numero degli iscritti attivi a fine 2015 è di 51.272 con un incremento del 4,45 per cento rispetto al 2014. Tale incremento, tuttavia, è attribuibile a circostanze non ripetibili nei prossimi anni. Inoltre, l'incremento degli iscritti potrebbe non corrispondere ad un analogo aumento della massa contributiva in conseguenza di una prevedibile saturazione del mercato del lavoro relativo alla professione;
   b) il valore del patrimonio netto a chiusura dell'esercizio 2015 ammonta a 82,3 milioni di euro, con un incremento di 17,06 milioni rispetto al valore del 2014;
   c) circa la formazione di crediti rispetto ai contributi previdenziali dovuti, si evidenzia la consistenza degli stessi, che a chiusura dell'esercizio 2015 presentano un valore pari a 157,06 milioni di euro. Si evidenzia in ogni caso come, sul fronte della lotta all'evasione contributiva, la Cassa abbia avviato, con delibera del C.d.A. del 22 gennaio 2015, una procedura di recupero – illustrata anche nel corso dell'audizione del 19 ottobre 2017 – degli indicati crediti nei confronti degli iscritti con più elevata esposizione debitoria, e la cui efficacia operativa anche per i successivi esercizi contabili dovrà essere oggetto di verifica da parte della Commissione;
   d) come si rileva dalle risultanze complessive del conto economico, le entrate contributive per tutti gli anni considerati presentano una notevole eccedenza rispetto alle prestazioni previdenziali erogate, stante la limitata platea dei pensionati beneficiari in ragione del fatto che l'istituzione dell'ordine professionale degli psicologi si è avuta con la legge n. 56 del 1989;Pag. 10
   e) Come per la generalità delle Casse istituite ai sensi del decreto legislativo n. 106 del 1996, anche l'Enpap presenta problemi di adeguatezza dei trattamenti previdenziali erogati. Per far fronte a tale criticità la recente modifica del Regolamento di previdenza ha previsto la possibilità di attribuire al montante di ciascun iscritto un importo aggiuntivo dato dalla differenza tra il rendimento degli investimenti effettivamente conseguito nell'anno ed il totale degli importi di capitalizzazione attribuiti ai sensi della normativa vigente, come indicato nel punto 3 della presente relazione;
   f) in riferimento alla gestione del patrimonio mobiliare si evidenzia l'investimento, avviato alla fine del mese di dicembre del 2015, di 350 milioni di euro destinati alla sottoscrizione di quote dello specifico Comparto «PSY ENPAP»;
   g) relativamente alle risultanze attuariali, il relativo bilancio tecnico non fa emergere problematicità per l'equilibrio gestionale nel cinquantennio 2015-2064.