ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00005

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: del 29/03/2023
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00002
Atto numero: 7/00008
Atto numero: 7/00071
Firmatari
Primo firmatario: GIOVINE SILVIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
BENZONI FABRIZIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 29/03/2023
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 29/03/2023
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
NISINI TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 29/03/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 29/03/2023
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 29/03/2023
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
SOUMAHORO ABOUBAKAR MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/03/2023
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
BARABOTTI ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
CAROTENUTO DARIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
COPPO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 29/03/2023
DI BIASE MICHELA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
DI MATTINA SALVATORE MARCELLO LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
GNASSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
MAERNA NOVO UMBERTO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
MASCARETTI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
MATTEONI NICOLE FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
PIETRELLA FABIO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
ROSATO ETTORE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 29/03/2023
SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
SCHIANO DI VISCONTI MICHELE FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/03/2023
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/03/2023
TOCCALINI LUCA LEGA - SALVINI PREMIER 29/03/2023
TODDE ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2023
VOLPI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023
ZURZOLO IMMACOLATA FRATELLI D'ITALIA 29/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
29/03/2023
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 29/03/2023

APPROVATO IL 29/03/2023

CONCLUSO IL 29/03/2023

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00005
presentato da
GIOVINE Silvio
testo di
Mercoledì 29 marzo 2023 in

Testo unificato delle risoluzioni Giovine 7-00002, De Micheli 7-00008 e Benzoni 7-00071, recanti Iniziative finalizzate alla continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento della Wärtsilä Italia s.p.a. con sede a Bagnoli della Rosandra (Trieste) approvato dalle Commissioni.

   Le Commissioni X e XI,

   premesso che:

    Wärtsilä Corporation è una società finlandese, leader nella fornitura di sistemi di propulsione e generazione d'energia, destinati agli impianti del settore marino e terrestre;

    il gruppo finlandese, nel 1999, ha acquisito la «Grandi Motori Trieste», azienda produttrice di motori diesel di fama mondiale di proprietà di Fincantieri. Tale sito, con sede a Bagnoli della Rosandra (Trieste), è stato successivamente denominato Wärtsilä Italia s.p.a. confermandosi, nell'ambito del gruppo, il più grande produttore di motori diesel ad alta potenza;

    il 14 luglio 2022, la multinazionale ha inviato ai sindacati di categoria una comunicazione scritta, ai sensi dell'articolo 1 comma 224, legge n. 234 del 2021, per annunciare la cessazione dell'attività di produzione di motori e dell'attività di assemblaggio di propulsori e l'esubero di 451 operai, presso lo stabilimento triestino. Ciò in conseguenza della decisione di trasferire la produzione in Finlandia e lasciare in Friuli Venezia Giulia solo l'attività di ricerca e sviluppo;

    la scelta di chiudere l'intera produzione a Trieste e delocalizzarla in Finlandia ha generato l'immediata reazione della regione Friuli Venezia Giulia, del comune di Trieste e delle parti sociali contro la condotta di Wärtsilä. L'azienda infatti ha rilevato un'impresa italiana, appropriandosi del know-how del personale e ricevendo, nel tempo, cospicui finanziamenti pubblici, per poi decidere inaspettatamente di delocalizzare, lasciando nella disperazione centinaia di lavoratori e le loro famiglie;

    oltretutto, si tratta del modus operandi già assunto da molte multinazionali in Italia che, in dispregio di basilari princìpi di responsabilità sociale d'impresa, hanno determinato l'impoverimento di interi territori e comunità sul piano occupazionale ed economico;

    quello di Wärtsilä è infatti un caso legato ad una strategia di reshoring, poiché l'azienda non versa in una situazione di crisi e sussistono tutte le condizioni che le consentirebbero di mantenere la produzione in Italia;

    a quanto è dato sapere, Wärtsilä avrebbe ricevuto un totale di contributi pubblici per oltre 11,5 milioni, a cui si aggiungono 30 milioni di garanzie Sace, nel 2017, per il superamento di una crisi produttiva e 20 milioni di euro di supporto pubblico per la dismissione di terreni e capannoni. Inoltre, sussiste la richiesta di 34 milioni di euro nell'ambito dei finanziamenti legati al Pnrr;

    in occasione del tavolo di crisi indetto presso il Mise, il 27 luglio 2022, Wärtsilä non ha mostrato alcuna volontà di ritirare la procedura di chiusura delle attività produttive del sito di Trieste e i disposti esuberi;

    nel tempo, si sono susseguite manifestazioni di protesta contro il piano di delocalizzazione dell'azienda finlandese, per esprimere solidarietà nei confronti dei 451 lavoratori, oltre a tutti quelli occupati dall'indotto;

    ma vi è di più: i sindacati di categoria, Fim, Fiom e Uilm, ritenendo antisindacale il comportamento di Wärtsilä, hanno presentato ricorso al giudice del lavoro del tribunale di Trieste, ai sensi dell'articolo 28 della legge n. 300 del 1970 (statuto dei lavoratori). Gli stessi hanno denunciato, in tale sede, che l'azienda non ha adempiuto agli obblighi di informazione sindacale nell'avvio della procedura di cessazione dell'attività, violando quanto previsto dalla contrattazione collettiva di settore e dalla contrattazione integrativa aziendale. Ed ancora, hanno segnalato che l'azienda ha omesso di indicare, nella comunicazione inviata ai sensi dell'articolo 1, comma 224, legge n. 234 del 2021, quali fossero le ragioni economiche, finanziarie, tecniche o organizzative della chiusura. Oltretutto, senza indicare il termine entro il quale la procedura si sarebbe chiusa, nonché il numero e i profili del personale coinvolto dalla stessa;

    il 23 settembre 2022, il tribunale si è pronunciato accogliendo il ricorso e disponendo la revoca della procedura avviata per i 451 dipendenti dello stabilimento triestino e la condanna al pagamento di 50 mila euro a ciascuna delle sigle sindacali, a titolo di risarcimento per danno di immagine;

    dopo il decreto del giudice del lavoro che ha riconosciuto la condotta antisindacale, l'azienda ha dovuto riavviare un confronto con le organizzazioni sindacali. E svolti alcuni incontri, Wärtsilä ha fornito informazioni sull'andamento economico e produttivo e riproposto le ragioni della chiusura della produzione asserendo che il mercato del settore sta subendo una contrazione. Il gruppo, inoltre, ha confermato la revoca del contratto infragruppo per la produzione di motori, con effetto per Trieste dal 1° gennaio 2023;

    ritenendo pretestuose le ragioni dell'azienda alla dismissione della produzione e registrando uno stallo nelle trattative, i sindacati hanno chiesto la convocazione di un tavolo ministeriale che si è svolto il 17 novembre 2022, presso il Ministero delle imprese e del made in Italy;

    dall'incontro è emersa l'ipotesi di un percorso di reindustrializzazione dell'impianto di Trieste ed è stata riscontrata la volontà della proprietà di condividere il processo con istituzioni e parti sociali. Ha invece destato forti critiche la proposta di Wärtsilä di riprendere la produzione nello stabilimento di Trieste fino a giugno 2023, senza offrire alcuna garanzia sulla salvaguardia dei posti di lavoro nel periodo successivo. Il Ministero, pertanto, ha chiesto alla multinazionale di tenere in attività il sito fino al subentro di un nuovo soggetto;

    il 30 novembre 2022, è stato quindi raggiunto un accordo tra la proprietà e le parti sociali per la ripresa delle attività di produzione delle commissioni rimaste ferme – alcune di Fincantieri – fino al 30 settembre 2023 e l'attivazione di eventuali contratti di solidarietà qualora si registri una contrazione degli ordini da evadere;

    anche i sindacati sollecitano impegni industriali specifici all'azienda che deve garantire la propria permanenza, senza imporre alcun limite temporale, finché non si individui un soggetto pronto a subentrare che sia disposto al riassorbimento di tutti i posti di lavoro;

    sul punto, il Ministero delle imprese e del made in Italy ha riferito di aver tenuto delle interlocuzioni, ancora da maturare, con tre diverse società, finalizzate a offrire un futuro industriale allo stabilimento Wärtsilä a Trieste;

    d'altro canto, la società finlandese ha dichiarato di aver avviato contatti concreti per un subentro con cinque società. La stessa, inoltre, ha deciso di rimuovere il veto in relazione all'ingresso di concorrenti attivi nella produzione di motori quattro tempi;

    in una prossima convocazione del tavolo ministeriale, l'azienda finlandese dovrà inoltre comunicare il piano industriale in merito alle attività di progettazione e sviluppo che rimarranno attive nel sito di Bagnoli della Rosandra, dando garanzie di occupazione e investimento a lungo termine, posto che la chiusura delle attività di produzione potrebbe essere solo il primo passo di un ben più grave disimpegno della multinazionale dal nostro Paese;

    lo stabilimento di Trieste rappresenta una eccellenza del settore dei motori di grandi dimensioni, sviluppando in questi anni un notevole know-how e collaborando con importanti multinazionali della cantieristica navale; esso rappresenta anche uno dei più importanti insediamenti industriali dell'intera regione Friuli Venezia Giulia, dal quale dipende un notevole indotto senza considerare il forte connubio oggi esistente con i cantieri Fincantieri di Monfalcone (Gorizia);

    nell'ambito del tavolo che si è riunito il 23 marzo 2023 presso in Ministero delle imprese e del made in Italy sembra essersi svolto un incontro interlocutorio, in cui non sono stati presentati progetti concreti dalle aziende che hanno manifestato interesse per la reindustrializzazione del sito di Bagnoli della Rosandra, e pertanto il tavolo ministeriale è stato aggiornato presumibilmente al 18 aprile prossimo, o comunque a valle della presentazione delle offerte da parte degli investitori, a cui è stata fornita – concordemente con il MIMIT e l'azienda – la data del 14 aprile 2023 come termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti e del piano industriale,

impegnano il Governo:

   ad intraprendere ogni iniziativa utile al monitoraggio delle risultanze del tavolo di confronto con la partecipazione dei vertici aziendali di Wärtsilä, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni regionali e locali interessate, allo scopo di favorire l'assunzione di iniziative dirette a garantire il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali del sito di Bagnoli della Rosandra (Trieste) e a scongiurare i prospettati esuberi;

   ad adottare quindi le necessarie iniziative di competenza al fine di tutelare i livelli occupazionali attuali dello stabilimento in questione e, congiuntamente, di garantire la salvaguardia di una realtà strategica per la regione Friuli Venezia Giulia, per il cui sviluppo e crescita è di essenziale importanza assicurarne la difesa e il rilancio;

   a promuovere ogni iniziativa utile affinché il Gruppo Wärtsilä non comprometta le possibili interlocuzioni con nuovi soggetti interessati all'acquisto dello stabilimento, impegnando l'azienda al mantenimento delle attività finché non si prospetta concretamente il passaggio di proprietà; a vigilare affinché nel piano industriale presentato dal Gruppo, siano date adeguate garanzie a lungo termine di investimento e sui livelli occupazionali nel sito di Trieste per quanto riguarda le attività non oggetto di cessione;

   a porre in atto interventi volti a preservare il know how e la capacità industriale del sito, evitando la dispersione del patrimonio professionale degli operai, dei tecnici e degli impiegati, quale presidio fondamentale per l'economia triestina e nazionale;

   a valutare nuove iniziative atte a contrastare il fenomeno delle delocalizzazioni da parte di società multinazionali che operano sul suolo italiano spesso accedendo a finanziamenti pubblici.
(8-00005) «Giovine, De Micheli, Benzoni, Gusmeroli, Rizzetto, Cavo, Gribaudo, Nisini, Aiello, Andreuzza, Caramanna, D'Alessio, Evi, Giaccone, Laus, Mari, Pavanelli, Peluffo, Schifone, Soumahoro, Squeri, Tenerini, Antoniozzi, Appendino, Barabotti, Barelli, Barzotti, Caparvi, Cappelletti, Carotenuto, Casasco, Colombo, Comba, Coppo, De Monte, Di Biase, Di Mattina, Fossi, Giagoni, Gnassi, Maerna, Malagola, Mascaretti, Matteoni, Orlando, Pietrella, Polidori, Rosato, Sarracino, Schiano Di Visconti, Scotto, Serracchiani, Tassinari, Toccalini, Todde, Tucci, Volpi, Zucconi, Zurzolo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

conservazione del posto di lavoro

sindacato