ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 187 del 30/10/2023
Abbinamenti
Atto 7/00152 abbinato in data 09/01/2024
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00049
Firmatari
Primo firmatario: MORGANTE MADDALENA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023
VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA 26/10/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
13/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/03/2024
GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/01/2024

AUDIZIONE INFORMALE IL 09/01/2024

AUDIZIONE INFORMALE IL 16/01/2024

AUDIZIONE INFORMALE IL 25/01/2024

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/03/2024

ACCOLTO IL 13/03/2024

PARERE GOVERNO IL 13/03/2024

VOTATO PER PARTI IL 13/03/2024

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 13/03/2024

CONCLUSO IL 13/03/2024

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00168
presentato da
MORGANTE Maddalena
testo di
Lunedì 30 ottobre 2023, seduta n. 187

   La XII Commissione,

   premesso che:

    l'allattamento al seno è un diritto fondamentale dei bambini, al pari del diritto delle loro mamme di essere sostenute la realizzazione del loro desiderio di allattare;

    il Ministero della salute raccomanda, come misura di salute pubblica, che i bambini siano allattati esclusivamente al seno fino a sei mesi e che l'allattamento continui poi, con adeguati alimenti complementari fino a che la madre e il bambino/a lo desiderino, anche dopo l'anno di vita, in linea con l'Organizzazione mondiale della sanità;

    l'allattamento al seno fornisce, infatti, benefici vitali, ampiamente e scientificamente documentati, per la salute e la nutrizione dei bambini con impatti positivi per tutta la vita: il latte materno fornisce tutti i nutrienti chiave per crescere e svilupparsi di cui il neonato ha bisogno, protegge i bambini dalle malattie infettive e ne rafforza il sistema immunitario; è uno straordinario strumento di prevenzione per il bambino contro lo sviluppo delle più diffuse malattie croniche non trasmissibili; grazie al latte materno il bambino è più protetto dalle infezioni intestinali, dalle allergie e dall'asma, e, più in generale, riduce il rischio di patologie acute e croniche;

    allattare al seno è un gesto speciale anche per le mamme e non solo perché costituisce un beneficio per la salute, anche psicologica, della donna, ma anche perché rappresenta un momento fondamentale per la costruzione della relazione tra la mamma e la bambina o il bambino;

    promuovere l'allattamento al seno significa sostenere l'unicità e totalità del rapporto relazionale tra figlio/a e mamma: la cura, il tempo che si dedica all'allattamento e all'ascolto dei bisogni del bambino; la sicurezza e l'amore, che costituiscono nutrimento relazionale e affettivo. Il contatto fisico pelle a pelle e ciò che il bambino sensorialmente percepisce durante l'allattamento al seno hanno pari importanza rispetto al cibo in sé, così come la rassicurazione che proviene dall'odore materno, dal poter sentire il battito del cuore della mamma, quel ritmo che il bambino ha imparato a conoscere nei nove mesi di gestazione;

    è dovere delle istituzioni favorire la più ampia promozione dell'allattamento al seno e diffondere, presso la popolazione, la consapevolezza dell'importanza dell'allattamento materno come gesto naturale, di valore culturale e sociale, in accordo con le linee di indirizzo nazionali e internazionali; in particolare, la promozione dell'allattamento è uno degli obiettivi del Piano nazionale di prevenzione 2020-2025 anche al fine di acquisire a livello regionale informazioni utili per pianificare eventuali programmi di sensibilizzazione e relative strategie;

    dal Sistema di sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino promosso dal Ministero della salute e coordinato dall'istituto superiore di sanità in collaborazione con le regioni e province autonome del 2022 emerge che in media il 46 per cento dei neonati a 2-3 mesi di vita è allattato in modo esclusivo al seno, percentuale che, però, scende al 30 per cento a 4-5 mesi, con le regioni del Sud, come Sicilia e Campania, che hanno dati estremamente più bassi (rispettivamente 13 per cento e 16 per cento);

    se è vero che nell'ultimo decennio la prevalenza di bimbi allattati al seno in modo esclusivo è aumentata di 10 punti percentuali, raggiungendo il 48 per cento nel mondo, per raggiungere l'obiettivo del 70 per cento entro il 2030, è necessario promuovere un maggiore sostegno all'allattamento, in particolare in tutti i luoghi di lavoro: i dati dimostrano, infatti, che i tassi di allattamento al seno diminuiscono in modo significativo per le donne quando tornano al lavoro, ma che questo impatto può essere invertito quando i luoghi di lavoro facilitano le madri a continuare ad allattare;

    come sottolineato dall'Oms, «si tratta di questioni urgenti per garantire che le donne possano allattare finché lo desiderano perché le donne non dovrebbero dover scegliere tra l'allattamento al seno dei propri figli e il proprio lavoro», invitando a politiche sul posto di lavoro favorevoli alla famiglia, che genererebbero, altresì, ritorni economici riducendo l'assenteismo per maternità;

    questi dati sottolineano, inoltre, la necessità di promuovere l'allattamento in modo più attivo, sostenendo maggiormente la cultura dell'allattamento al seno, ovunque, e prevedendo nuovi modelli organizzativi, che coinvolgano i professionisti sanitari ma che tengano conto anche di una serie di tematiche di prevenzione e stili di vita, tra cui l'allattamento, che sono importanti e vanno diffuse;

    in particolare, per sostenere e promuovere l'allattamento al seno sono necessarie competenze professionali specifiche, comunicative, empatiche e pratiche, che mettano il pediatra di famiglia nella condizione di poter trasferire alla mamma tutte le informazioni necessarie per indirizzarla verso scelte consapevoli, come riconosciuto nelle raccomandazioni elaborate nel 2020 dal tavolo tecnico interdisciplinare sulla promozione dell'allattamento del Ministero della salute;

    una realtà in costante evoluzione è quella delle banche del latte umano donato (Blud), oggi presenti in Italia in 41 strutture, che selezionano, raccolgono, conservarlo e distribuiscono il latte umano donato, da utilizzare per specifiche necessità mediche. Le Blud sono indispensabili per soddisfare le necessità dei neonati pretermine, ma si rendono utili anche in altre situazioni, sulla base di precise indicazioni mediche, per esempio per i rari casi di neonati a termine che per brevi periodi non possono essere alimentati al seno, o neonati affetti da patologia;

    la disponibilità di latte umano donato è di particolare importanza nell'assistenza in neonatologia, tanto che in data 5 dicembre 2013 la conferenza Stato-regioni ha sancito l'accordo «Linee di indirizzo nazionale per l'organizzazione e la gestione delle banche del latte umano donato nell'ambito della protezione, promozione e sostegno dell'allattamento al seno» (Gazzetta Ufficiale, n. 32, 8 febbraio 2014);

    se da un lato, poi, le istituzioni sono chiamate a una sensibilizzazione delle future mamme e dell'intera comunità di riferimento sull'importanza dell'allattamento al seno, dall'altro è necessario creare le opportunità e le condizioni pratiche per poter allattare: dalla rooming in all'interno di ospedali e centri nascita, alla creazione di spazi attrezzati per l'allattamento, sia nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, sia all'interno di importanti luoghi di transito come supermercati, uffici postali, aeroporti e stazioni ferroviarie, sia all'interno dei servizi territoriali;

    è fondamentale che l'allattamento al seno sia una scelta consapevole, libera e informata ed è compito delle istituzioni accompagnare, fin dalla gravidanza e subito dopo la nascita, le mamme e papà in questo percorso, fornendo loro le informazioni e gli strumenti necessari per viverlo insieme, apprendendo come condividere con serenità questo gesto di cura, i cui effetti vanno ben oltre la semplice soddisfazione di un'esigenza nutrizionale,

impegna il Governo

ad assumere ogni iniziativa di competenza per la promozione, il sostegno e la tutela dell'allattamento al seno, garantendo alle mamme, nell'ambito della loro personale libertà di scelta, un supporto adeguato nell'allattamento al seno e, in particolare per:

  a) definire un protocollo nazionale per promuovere:

   1) l'allattamento al seno tra il personale sanitario e socio-sanitario;

   2) la presenza di una rooming-in nei vari punti nascita;

   3) l'attività di formazione delle mamme durante i corsi di preparazione al parto e le visite ginecologiche;

   4) l'attivazione di uno sportello/postazione all'interno dei reparti materno-infantili;

   5) il rafforzamento delle collaborazioni tra i reparti di ostetricia, ginecologia e neonatologia e tra le unità materno-infantili e i servizi territoriali;

  b) promuovere:

   1) una distribuzione geografica razionale delle banche del latte umano donato (Blud), individuando requisiti essenziali ed omogenei e definendo criteri uniformi per un servizio centrato sul paziente e sui bisogni di salute e per il monitoraggio delle attività;

   2) la donazione del latte umano alle banche e il suo utilizzo nell'alimentazione dei neonati più fragili, così come in possibili situazioni di emergenza, quali terremoti, inondazioni, condizioni di isolamento territoriale;

  c) potenziare la presenza negli ambulatori, nei consultori e nei punti nascita regionali, di professionisti per l'allattamento che abbiano acquisito conoscenze tecniche e pratiche su tutti gli aspetti della lattazione basati sulle evidenze scientifiche;

  d) prevedere un'assistenza e un sostegno alle mamme e neonati, anche dopo le dimissioni ospedaliere, tramite visite domiciliari del personale sanitario dei consultori familiari;

  e) garantire una dimissione protetta alle donne con bisogni speciali (primipare, adolescenti, madri single, madri con storia di difficoltà o insuccesso dell'allattamento, donne con gravidanze multiple);

  f) garantire un sostegno materiale alle famiglie in difficoltà economica o sociale (pannolini, accessori e prodotti per la cura del neonato, soluzioni di emergenze alimentari e domestiche) con l'obiettivo, concordato con la famiglia, di migliorare le condizioni di benessere del bambino e tutelare i suoi diritti primari;

  g) favorire politiche aziendali che prevedano:

   1) la possibilità di orari più flessibili e permessi retribuiti per continuare l'allattamento;

   2) l'allestimento di spazi accoglienti dedicati alle mamme con bambini nei primi anni di vita.
(7-00168) «Morgante, Ciancitto, Vietri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

latte materno

professione sanitaria

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