ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 176 del 11/10/2023
Abbinamenti
Atto 6/00053 abbinato in data 11/10/2023
Atto 6/00055 abbinato in data 11/10/2023
Atto 6/00056 abbinato in data 11/10/2023
Atto 6/00057 abbinato in data 11/10/2023
Atto 6/00058 abbinato in data 11/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: MARATTIN LUIGI
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 11/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
DEL BARBA MAURO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
COSTA ENRICO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
BENZONI FABRIZIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
BONIFAZI FRANCESCO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
CARFAGNA MARIA ROSARIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
FARAONE DAVIDE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
GIACHETTI ROBERTO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
GRUPPIONI NAIKE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
PASTORELLA GIULIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
ROSATO ETTORE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023
RUFFINO DANIELA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/10/2023


Stato iter:
11/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/10/2023
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/10/2023

NON ACCOLTO IL 11/10/2023

PARERE GOVERNO IL 11/10/2023

DICHIARATO PRECLUSO IL 11/10/2023

CONCLUSO IL 11/10/2023

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00054
presentato da
MARATTIN Luigi
testo di
Mercoledì 11 ottobre 2023, seduta n. 176

   La Camera,

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023, insieme con l'annessa Relazione, reca una revisione degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, prevedendo, rispetto al quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2023, un incremento sia del tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni sia del valore strutturale del medesimo tasso;

    più in particolare, il nuovo quadro programmatico proposto prevede un incremento del PIL in termini reali pari all'1,2 per cento nel 2024, all'1,4 per cento nel 2025 e all'1,0 per cento nel 2026, con un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al PIL pari al 4,3 per cento per il 2024, al 3,6 per cento per il 2025 e al 2,9 per cento per il 2026 e un tasso di indebitamento netto strutturale pari, sempre in rapporto al PIL, al 4,8 per cento per il 2024, al 4,3 per cento per il 2025 e al 3,5 per cento per il 2026;

    in relazione agli incrementi, tanto del tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni che del valore strutturale del medesimo tasso, proposti dagli atti in esame, è necessaria l'autorizzazione a maggioranza assoluta da parte di ciascuna Camera;

    la motivazione delle proposte contenute nella nota di aggiornamento fa riferimento all'esigenza di adottare misure in relazione al rallentamento del quadro macroeconomico nazionale, al peggioramento delle prospettive di crescita a livello globale, ad una crescita del livello dei prezzi ancora sostenuta, la quale incide sia sul potere di acquisto delle famiglie sia sulla competitività delle imprese;

    rispetto all'andamento tendenziale, in realtà, le suddette proposte di variazione mirano a determinare, in deficit, la disponibilità di risorse per l'adozione di nuovi interventi per l'anno in corso e per gli anni 2024 e 2025;

    i margini finanziari che si rendono disponibili, in base alla proposta in oggetto, sono pari a 15,7 miliardi per l'anno 2024 e 4,6 miliardi per l'anno 2025 e tali valori includono anche l'incremento di spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo;

    tutti i soggetti auditi dalle commissioni parlamentari hanno rimarcato il quadro di grande incertezza economica e finanziaria in cui si inserisce la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, anche a causa dei recenti tragici eventi occorsi in Medio Oriente che rischiano di produrre squilibri soprattutto sul piano energetico ben superiori a quelli dovuti dal nord dell'Europa;

    tutti i più recenti indicatori congiunturali suggeriscono per i prossimi mesi il permanere della fase di debolezza dell'economia italiana, che, al netto dell'andamento dei fattori «esogeni» internazionali, vedono importanti elementi di freno legati alle condizioni di accesso al credito più rigide per famiglie e imprese e al troppo lento recupero del potere d'acquisto delle famiglie;

    la Corte dei conti ha sottolineato come vi siano forti incognite sul tema della riduzione del debito e anche del mantenimento dei numeri tendenziali indicati della nota di aggiornamento, infatti permangono rischi di ulteriore ricorso a maggiore indebitamento e, all'interno del quadro delineato, potrebbero emergere nuove occorrenze, possibili aumenti di oneri e, soprattutto, difficoltà di realizzazione di un programma di privatizzazione, assai ambizioso e di dimensioni mai raggiunte nel recente passato, come rimarca anche la Banca d'Italia;

    sempre secondo la Banca d'Italia, l'elevato rapporto debito/PIL costituisce serio elemento di vulnerabilità, che riduce al limite gli spazi di bilancio per fare fronte a possibili futuri shock avversi ed espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari, aumentando il costo del debito per lo Stato, e in ultima analisi, anche per famiglie e imprese;

    in un contesto così fragile e in un tale quadro di incertezza congiunturale sarebbe importante che la politica di bilancio fosse condotta con estrema prudenza, in quanto ogni scelta percepita come non pienamente in linea con l'obiettivo di sostenibilità dei conti pubblici potrebbe portare all'inasprimento delle condizioni di finanziamento, già restrittive, acuendo le incertezze sugli sviluppi macro economici;

    sempre secondo la Banca d'Italia, considerando che nelle previsioni del Governo la crescita dell'economia beneficia delle misure contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, appare fondamentale, anche al fine di garantire il rispetto dei numeri tendenziali indicati nella nota di aggiornamento, destinare il massimo impegno alla sua tempestiva attuazione, salvaguardando gli obiettivi complessivi ed evitando di accumulare ritardi;

    in relazione all'impiego delle risorse che si rendono disponibili attraverso il ricorso al maggiore indebitamento, la nota di aggiornamento in esame e l'annessa Relazione indicano che i margini relativi agli anni 2024 e 2025 saranno utilizzati, nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, per l'adozione di misure riduttive del cuneo fiscale contributivo sul lavoro, sempre limitatamente al 2024 e non già in maniera strutturale, per l'attuazione della prima fase della riforma fiscale, per misure di sostegno delle famiglie e della genitorialità, per la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, con particolare riferimento al settore della sanità, per il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché per il rifinanziamento di altre misure già previste per gli anni precedenti,

impegna il Governo:

   1) a finanziare il modo strutturale, e non solo limitatamente all'esercizio economico-finanziario 2024, la riduzione del cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 35.000 euro annui, onde evitare di gravare i futuri bilanci pubblici di oneri di fatto non coperti, considerando l'operare, particolarmente marcato su questo fronte, della sedimentazione delle aspettative;

   2) ad assicurare per l'intero orizzonte di programmazione un adeguato finanziamento al Servizio sanitario nazionale che tenga conto della dinamica inflattiva e dello stato delle liste di attesa e avviare nel contempo un ragionamento complessivo di sistema, che includa una compiuta valutazione in merito all'adeguatezza dell'attuale assetto di ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni e che non prescinda da adeguate analisi e interventi sull'efficienza della spesa;

   3) nelle more di una quantomai necessaria revisione complessiva della disciplina costituzionale relativa all'articolo 81 (e alla legge attuativa n. 243 del 2012), anche in relazione all'adeguamento al prossimo nuovo quadro di regole fiscali europee, ad evitare in futuro che le richieste al Parlamento di maggiore indebitamento ai sensi dell'articolo 6 della sopra richiamata legge avvengano in condizioni di palese contrasto col dettato della disciplina stessa, che prevede tale possibilità solo in caso di eventi eccezionali, tra i quali certamente non rientrano periodi di crescita economica superiore al potenziale.
(6-00054) «Marattin, Sottanelli, Del Barba, Richetti, Gadda, Enrico Costa, Grippo, Benzoni, Bonetti, Bonifazi, Boschi, Carfagna, Castiglione, D'Alessio, De Monte, Faraone, Giachetti, Gruppioni, Pastorella, Rosato, Ruffino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto interno lordo

bilancio dello Stato

alleggerimento del debito