ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 237 del 31/01/2024
Abbinamenti
Atto 1/00222 abbinato in data 13/02/2024
Atto 1/00233 abbinato in data 13/02/2024
Atto 1/00234 abbinato in data 13/02/2024
Atto 1/00238 abbinato in data 13/02/2024
Atto 1/00239 abbinato in data 13/02/2024
Firmatari
Primo firmatario: FARAONE DAVIDE
Gruppo: ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE
Data firma: 30/01/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
DE MONTE ISABELLA ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
MARATTIN LUIGI ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
BONIFAZI FRANCESCO ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
BOSCHI MARIA ELENA ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
GIACHETTI ROBERTO ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024
GRUPPIONI NAIKE ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE 31/01/2024


Stato iter:
13/02/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 13/02/2024
Resoconto CIRIELLI EDMONDO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/02/2024
Resoconto FARAONE DAVIDE ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE
Resoconto CESA LORENZO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto ROSATO ETTORE AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SCHLEIN ELLY PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CALOVINI GIANGIACOMO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SOUMAHORO ABOUBAKAR MISTO
 
PARERE GOVERNO 13/02/2024
Resoconto CIRIELLI EDMONDO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/02/2024

DISCUSSIONE IL 13/02/2024

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/02/2024

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 13/02/2024

PARERE GOVERNO IL 13/02/2024

VOTATO PER PARTI IL 13/02/2024

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 13/02/2024

CONCLUSO IL 13/02/2024

Atto Camera

Mozione 1-00236
presentato da
FARAONE Davide
testo presentato
Mercoledì 31 gennaio 2024
modificato
Martedì 13 febbraio 2024, seduta n. 243

   La Camera,

   premesso che:

    1) il 7 ottobre 2023 milizie terroristiche riconducibili ad Hamas hanno condotto una serie di attacchi in territorio israeliano, che hanno causato la morte di oltre 1.200 civili innocenti, compiuto un vero e proprio femminicidio di massa, seviziato numerosi cittadini, anche stranieri, rapendo, come ostaggi, oltre 200 persone che sono state deportate a Gaza, molte delle quali sono ancora lì trattenute;

    2) successivamente il Governo israeliano ha posto in essere la sua reazione militare, tanto allo scopo di porre in sicurezza il suo territorio, quanto nel tentativo di riportare a casa gli ostaggi trattenuti a Gaza;

    3) ad oggi, a distanza di oltre tre mesi dall'inizio del conflitto, il Medio Oriente è ancora una polveriera, in cui si combatte con una serie di provocazioni che hanno determinato una gravissima escalation delle operazioni militari, cui si sono aggiunti scontri al confine con la Siria e scontri e attacchi a navi in transito nel Mar Rosso rivendicati dai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi che mettono a rischio, oltre al già precario equilibrio dell'intera area, anche la sicurezza della navigazione e delle popolazioni civili;

    4) i danni al commercio internazionale derivanti dalle incursioni dei ribelli nel Mar Rosso sono già estremamente rilevanti, le spese per il trasporto delle merci da parte delle navi container sono aumentati del 350 per cento in sei settimane e una crisi che oggi è considerata regionale rischia di allargarsi ed avere effetti imprevisti sul fenomeno inflattivo, soprattutto nell'area Euro;

    5) nel contempo il piccolo territorio della striscia di Gaza e la sua popolazione civile sono stretti dalla morsa dell'esercito israeliano e dalla efferatezza delle forze terroristiche che imperversano nell'area, nella quale gli arrivi degli aiuti sono sempre più limitati e la situazione, ormai ampiamente deteriorata, rischia di sfociare in una grave crisi umanitaria e sanitaria, con il forte rischio di malattie e fenomeni epidemici;

    6) ad oggi ben nove Paesi hanno temporaneamente sospeso i loro finanziamenti all'Unrwa, decisioni dettate dal dubbio che parte di questi fondi non solo non raggiungano le popolazioni in difficoltà, ma siano in parte destinati a fini a ad associazioni e Ong che, lungi dal promuovere la pace e il dialogo, sembrerebbero invece incitare alla violenza;

    7) molti e fin qui inascoltati sono stati gli appelli alla pace da parte di tutte le organizzazioni internazionali, la Commissione europea ha ribadito che «la situazione umanitaria continua a peggiorare in Medio Oriente» e le Nazioni Unite, per bocca del Sottosegretario per gli affari umanitari, hanno dichiarato che per i numeri e l'efferatezza, «la situazione nella striscia di Gaza devastata dalla guerra è apocalittica»;

    8) l'attacco perpetrato da Hamas ha tutti i connotati di una feroce ed efferata azione terroristica ed è stato fermamente condannato da tutta la comunità internazionale, che ha ribadito unanimemente il suo diritto a difendere la sua integrità territoriale e la sua popolazione;

    9) la cessazione delle ostilità e la fine della guerra non possono che dipendere da entrambe le parti e da tutti quei soggetti, anche nazionali, che hanno il potere di convincere Hamas a restituire gli ostaggi alle loro famiglie e ad impegnarsi a garantire la sicurezza, l'integrità e il riconoscimento all'esistenza dello Stato di Israele;

    10) il principio della prospettiva dei «due popoli, due Stati», così come espresso dall'Unione europea e dagli Stati Uniti, non può prescindere da alcune considerazioni di fondo, a partire dalla natura democratica dello Stato di Israele e dalla comprensione di quanto sia complicato in questo contesto perseguire questo obiettivo trovando il sostegno nell'opinione pubblica israeliana quando Israele lotta per la sopravvivenza, accerchiata da Hamas a Gaza, dagli Hezbollah al confine col Libano, dalle milizie filoiraniane in Siria e nel mar Rosso dagli Houthi;

    11) il conflitto arabo-israeliano, nonché quelli da esso scaturiti e ad esso strettamente collegati, hanno pericolosamente accentuato la polarizzazione tra il mondo occidentale e quello arabo, con fortissimi rischi in merito alla pacifica convivenza mondiale in un'ottica democratica;

    12) la soluzione di un conflitto di tale enormità, che deve approdare al condiviso concetto dei «due popoli, due Stati» sopra richiamato, tuttavia, esige da un lato un'Autorità Nazionale Palestinese che sia forte e credibile nella condanna – finora non ancora manifestata – degli atti terroristici e che sia in grado di imporre le proprie regole ad Hamas e, dall'altro, di conseguenza, un Governo israeliano che rinunci a quanto affermato da Netanyahu, che ha dichiarato che la sicurezza nel territorio potrà essere garantita soltanto con il pieno controllo dell'intera Palestina da parte delle forze di sicurezza di Israele;

    13) gli Stati Uniti hanno annunciato l'imposizione di sanzioni contro i coloni ebrei, accusati di attacchi ai palestinesi, e la Presidente della Commissione europea si è detta favorevole a sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania affermando che «questa violenza non ha nulla a che fare con la lotta ad Hamas e deve cessare»,

impegna il Governo:

1) a incoraggiare e sostenere le trattative di pace avviate in questi giorni e ogni azione a livello internazionale che garantisca il cessate il fuoco umanitario, l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani, la garanzia della sicurezza del popolo israeliano sul proprio territorio, e l'operatività degli aiuti umanitari per la popolazione civile a Gaza;

2) a farsi promotore di un'azione ampia, condivisa e coordinata a livello internazionale, con il coinvolgimento dell'Unione europea e degli altri organismi internazionali, tra cui le Nazioni Unite, che sia in grado di promuovere ed attuare una vera conferenza di pace nell'ottica di una nuova e più compiuta capacità da parte dell'Autorità nazionale Palestinese di controllare il territorio e di garantire la piena condanna delle organizzazioni terroristiche;

3) a garantire che l'eventuale ripristino dei fondi da destinare all'Unrwa (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) sia valutato sulla base degli esiti dell'inchiesta annunciata dalle Nazioni Unite e che i fondi della cooperazione italiana siano destinati ai territori palestinesi sulla base di idonee garanzie sul loro utilizzo ai fini umanitari e di sviluppo attraverso operatori nei territori oggi tragicamente protagonisti del conflitto, nel superiore obiettivo di fornire aiuto e cura alle popolazioni civili e di favorire il dialogo;

4) a prendere tutte le opportune iniziative atte a garantire, in accordo con i partner europei e nell'ambito della istituenda missione «Aspides», la sicurezza dei traffici e la fine degli attacchi dei miliziani Houthi nello strategico braccio di mare che va dal Golfo di Aden al Mar Rosso, percorso obbligato per raggiungere il Canale di Suez;

5) a sostenere l'Unione europea nell'attuazione delle sanzioni già deliberate contro Hamas, per colpire l'organizzazione terroristica che minaccia il diritto all'esistenza di Israele.
(1-00236) (Testo modificato nel corso della seduta) «Faraone, Del Barba, De Monte, Gadda, Marattin, Bonifazi, Boschi, Giachetti, Gruppioni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

rischio sanitario

sicurezza marittima