ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 164 del 18/09/2023
Abbinamenti
Atto 1/00080 abbinato in data 18/09/2023
Atto 1/00179 abbinato in data 18/09/2023
Atto 1/00180 abbinato in data 18/09/2023
Atto 1/00182 abbinato in data 20/09/2023
Atto 1/00183 abbinato in data 20/09/2023
Firmatari
Primo firmatario: SOUMAHORO ABOUBAKAR
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/09/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 18/09/2023


Stato iter:
20/09/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/09/2023
Resoconto SOUMAHORO ABOUBAKAR MISTO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/09/2023
Resoconto GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO GOVERNO 18/09/2023
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
PARERE GOVERNO 20/09/2023
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 20/09/2023
Resoconto PISANO CALOGERO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto CAROTENUTO DARIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto COPPO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/09/2023

DISCUSSIONE IL 18/09/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/09/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/09/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 20/09/2023

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 20/09/2023

PARERE GOVERNO IL 20/09/2023

DISCUSSIONE IL 20/09/2023

VOTATO PER PARTI IL 20/09/2023

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 20/09/2023

CONCLUSO IL 20/09/2023

Atto Camera

Mozione 1-00181
presentato da
SOUMAHORO Aboubakar
testo presentato
Lunedì 18 settembre 2023
modificato
Mercoledì 20 settembre 2023, seduta n. 165

   La Camera,

   premesso che:

    1) il grave problema delle morti sul lavoro rappresenta da tempo un'emergenza per il nostro Paese. Varie sono le cause che determinano gli infortuni e le morti sul lavoro. Le cause più frequenti negli incidenti mortali si devono, soprattutto, rintracciare nelle violazioni in materia di normativa sulla sicurezza sul lavoro e nella mancanza di una formazione adeguata e costante dei lavoratori, nonché nei controlli ancora insufficienti;

    2) il tema della sicurezza del lavoro è affrontato nella Costituzione della Repubblica che prevede, all'articolo 41, che la libertà di impresa non può svolgersi in contrasto anche con la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Costituzione prevede, quindi, che ai diritti dei lavoratori corrispondano precisi obblighi in capo al datore di lavoro che si ricollegano direttamente alla salute, allo sviluppo, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana;

    3) l'incidente ferroviario di Brandizzo, dove hanno perso la vita cinque operai, costituisce solo un episodio, molto grave, dei numerosi casi che si verificano ogni giorno in Italia;

    4) i dati Inail riferiti all'anno 2021-2022 evidenziano un aumento delle morti sul lavoro anche in fasce d'età giovanili. In particolare, i dati Inail rilevano 559 morti nei primi sette mesi dell'anno con una media di 80 al mese (più o meno tre morti al giorno);

    5) questa crescita delle morti sul lavoro dimostra la necessità di un intervento da parte di tutte le forze politiche al fine di superare un'emergenza che deve essere affrontata da tutti gli attori istituzionali con urgenza e con spirito di collaborazione. Tutti, infatti, hanno un ruolo determinante nell'assumersi la responsabilità per migliorare la sicurezza sul lavoro. Le «morti bianche» costituiscono una grave ingiustizia e il loro contrasto deve essere un obbligo morale che grava sull'intera comunità;

    6) gli incidenti e i decessi sul lavoro non possono essere considerati un dato fisiologico dell'attività produttiva, ma sono, come accennato precedentemente, frutto di disapplicazione di norme o di mancati investimenti o di eccessiva compressione dei tempi o dei costi dell'organizzazione produttiva. Questa tematica dovrebbe essere oggetto di attenta valutazione per quanto riguarda l'affidamento dei lavori in subappalto da parte delle imprese. Infatti, l'esternalizzazione dei lavori per ridurre i costi e velocizzare le procedure dirette all'effettuazione dei medesimi lavori è una pratica che dovrebbe essere rivista con maggiori controlli e con misure adeguate che permettano di ridurre i rischi per i lavoratori. Infatti, risulta evidente che dove è maggiore il controllo minori sono i rischi e i pericoli. Il codice degli appalti recentemente approvato non sembra andare in questa direzione. Pertanto, appare necessaria una sua rivalutazione per permettere di superare proprio le criticità suddette che possono generare morti sul lavoro;

    7) un primo punto da rilevare per superare le gravi problematiche delle morti sul lavoro è quello della mancanza dei controlli. È evidente che il fenomeno dei mancati controlli attiene anche al numero di persone che sono destinate a tale compito. Recentemente sono stati assunti 800 ispettori. La loro presa in servizio ha un'importanza fondamentale. Un numero che comunque dovrà aumentare perché, proprio attraverso la preventiva verifica della messa a norma dei luoghi di lavoro, si possono prevenire incidenti e infortuni mortali;

    8) risulta necessario attivare una strategia che permetta una maggiore formazione dei lavoratori con agevolazioni fiscali per le imprese che investono in maniera rilevante in tale settore per aumentare le conoscenze dei lavoratori che sono impegnati nei processi produttivi, in modo da rendere più sicura la loro opera e in modo da garantire qualità ed efficacia nell'attività di formazione. Gli aggiornamenti per la formazione dei lavoratori devono essere mirati, in particolare sull'uso delle moderne tecnologie che controllano l'intero ciclo produttivo, rispetto al quale la diffusione di una cultura della sicurezza per mitigare e per ridurre gli infortuni e le «morti bianche» che ogni anno riguardano il nostro Paese risulta ancora insufficiente;

    9) è necessario, altresì, agevolare le imprese virtuose rispettose della cultura della prevenzione e della sicurezza con l'istituzione di una patente etica che permetta anche l'accesso a incentivi e ad appalti e commesse pubbliche. Infatti, lo sforzo ad investire in salute e sicurezza deve essere premiato, affinché siano rispettate le corrette dinamiche concorrenziali e l'attività sia svolta nel rispetto del dettato costituzionale, contribuendo alla crescita sociale della nazione;

    10) è poi fondamentale che i processi produttivi siano realizzati con macchinari nuovi, in modo da superare le criticità relative alla sicurezza sul lavoro dovuti ai macchinari troppo obsoleti. Ma risulta necessario anche valutare l'impatto delle nuove tecnologie sull'organizzazione e sulle condizioni di lavoro e di sicurezza, in modo da superare le criticità dovute ad un'organizzazione del lavoro in funzione della massimizzazione dei profitti. L'innovazione è, infatti, considerata uno strumento chiave per lo sviluppo e un obiettivo fondamentale per il nostro Paese. Infatti, innovazione, nuove tecnologie e nuovi processi influenzano il modo in cui si lavora e le condizioni in cui si opera. È importante, pertanto, indagare l'impatto delle nuove tecnologie, in tema di rischi e di opportunità, sull'organizzazione e sulle condizioni di lavoro, con l'obiettivo che la tecnologia sia messa al servizio del miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza. Il Parlamento europeo ha sottolineato come le piattaforme digitali monitorano e valutano le prestazioni dei propri lavoratori e questi ultimi non hanno accesso alle informazioni su come funzionano gli algoritmi, quali dati personali vengono utilizzati e in che modo il loro comportamento influisca sulle decisioni prese dai sistemi automatizzati. Il Parlamento europeo, quindi, dovrà legiferare affinché venga garantita la supervisione umana su tutti gli aspetti delle decisioni algoritmiche, in particolare su quelle decisioni che attengono in modo significativo sulle condizioni di lavoro;

    11) l'insegnamento della tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe costituire oggetto di studio, affinché fin dalla scuola si venga edotti sulle regole introdotte in attuazione dei diritti e dei doveri di tutte le parti coinvolte, con l'obiettivo di fornire ogni elemento utile alla prevenzione e alla gestione integrata dei rischi professionali. Ciò perché è necessario contribuire a formare cittadini coscienti e consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore, in modo che divengano cittadini responsabili e attivi nel rispetto delle regole;

    12) risulta necessaria anche una valutazione sull'attualità della normativa oggi in vigore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla presenza di lacune normative in relazione a specifici settori produttivi,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative dirette ad aumentare l'organico di tutti gli enti preposti ai controlli in tema di sicurezza e prevenzione sul lavoro, in modo da rendere più costante e capillare il controllo nei luoghi di lavoro;

2) a valutare l'adozione di ogni iniziativa di competenza volta a definire procedure di qualificazione delle imprese (patente a punti) in ordine al soddisfacimento dei requisiti minimi in materia di rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tenendo conto della specificità dei singoli settori merceologici;

3) ad assicurare l'innalzamento dei livelli di formazione dei lavoratori da parte delle imprese, anche con la concessione dei benefici alle medesime imprese, con l'attivazione di continui corsi di aggiornamento che permettano una maggiore qualità ed efficienza della formazione;

4) a introdurre disposizioni di carattere premiale in favore delle imprese che assicurano ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;

5) ad adottare iniziative dirette nelle scuole per assicurare l'insegnamento della tutela e della sicurezza nei luoghi di lavoro affinché anche i più giovani siano edotti sulla materia di prevenzione della sicurezza nei luoghi di lavoro, con l'obiettivo di contribuire a formare cittadini coscienti e consapevoli dei loro diritti e doveri;

6) a favorire l'avvio di un'attività conoscitiva e di monitoraggio sui dati di rilievo in materia di salute sul lavoro; a favorire l'avvio di un'attività conoscitiva che permetta un'attenta analisi della normativa vigente in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, anche in ragione della diffusione delle nuove tecnologie;

7) a valutare l'opportunità di favorire l'interoperabilità e la piena cooperazione, tra l'ispettorato nazionale del lavoro e l'INAIL, delle banche dati rilevanti ai fini dell'attività di controllo, nel rispetto della disciplina relativa alla protezione dei dati personali.
(1-00181) (Testo modificato nel corso della seduta) «Soumahoro, Schullian».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

luogo di lavoro

condizioni e organizzazione del lavoro