ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00132

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 94 del 28/04/2023
Abbinamenti
Atto 1/00163 abbinato in data 27/07/2023
Atto 1/00170 abbinato in data 27/07/2023
Firmatari
Primo firmatario: SEMENZATO MARTINA
Gruppo: NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Data firma: 20/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2023
CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 26/04/2023
MARCHETTO ALIPRANDI MARINA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2023
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 20/04/2023
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2023
DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 27/04/2023
CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
CAVO ILARIA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 20/04/2023
COLOSIMO CHIARA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
CESA LORENZO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 27/04/2023
LA PORTA CHIARA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
COLUCCI ALESSANDRO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 21/04/2023
LANCELLOTTA ELISABETTA CHRISTIANA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 27/07/2023
PISANO CALOGERO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 28/04/2023
MACCARI CARLO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
ROMANO FRANCESCO SAVERIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 21/04/2023
MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
TIRELLI FRANCO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 26/04/2023
ROSCANI FABIO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2023


Stato iter:
08/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/07/2023
Resoconto SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2023
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto LA PORTA CHIARA FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/07/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
PARERE GOVERNO 08/11/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/11/2023
Resoconto SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto ROSCANI FABIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 27/07/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/07/2023

DISCUSSIONE IL 27/07/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/07/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/11/2023

ACCOLTO IL 08/11/2023

PARERE GOVERNO IL 08/11/2023

DISCUSSIONE IL 08/11/2023

APPROVATO IL 08/11/2023

CONCLUSO IL 08/11/2023

Atto Camera

Mozione 1-00132
presentato da
SEMENZATO Martina
testo presentato
Venerdì 28 aprile 2023
modificato
Mercoledì 8 novembre 2023, seduta n. 191

   La Camera,

   premesso che:

    1) i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna), più comunemente conosciuti come disturbi del comportamento alimentare (Dca), rappresentano un problema di sanità pubblica di crescente importanza per la loro progressiva diffusione, per l'esordio sempre più precoce tra i giovani e per l'eziologia multifattoriale complessa;

    2) sono disturbi psichiatrici caratterizzati da un rapporto patologico con il cibo e con il proprio corpo, che risultano invalidanti e compromettono notevolmente il funzionamento personale e sociale di un individuo e impattano sul suo sistema familiare e che possono portare alla compromissione della salute fisica e del funzionamento sociale e che possono comportare conseguenze anche mortali;

    3) in Italia si stima che i DNA coinvolgano circa quattro milioni di persone diagnosticate, di cui oltre il 90 per cento sono donne, oltre 2 milioni gli adolescenti. Negli ultimi decenni c'è stato un progressivo abbassamento dell'età di insorgenza, tanto che sono sempre più frequenti le diagnosi in età preadolescenziale e nell'infanzia: il 59 per cento dei casi ha tra i 13 e 25 anni di età, il 6 per cento ha meno di 12 anni. Un esordio così precoce in un soggetto in piena fase di sviluppo psichico e corporeo può comportare un rischio maggiore di danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto una piena maturazione, come le ossa e il sistema nervoso centrale;

    4) il Manuale diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali – V edizione (DSM-5), suddivide i DNA in sei categorie, più due residue, alcune delle quali riconducibili anche a insufficienze mentali o a disturbi psicotici;

    5) le diagnosi più frequenti sono quelle legate all'anoressia nervosa presente nel 46 per cento dei casi, la bulimia nervosa nel 28 per cento e il disturbo da alimentazione incontrollata (Bed) nel 15 per cento; rispetto a quest'ultimo disturbo l'anoressia nervosa e la bulimia hanno un tasso di mortalità più elevato del 20 per cento;

    6) tali disturbi durante la pandemia sono vistosamente aumentati: dai dati raccolti emerge un incremento di nuovi casi del 30 per cento e una crescita del 50 per cento di richieste di prima visita per i Dna; in particolare le chiamate al numero SOS sono aumentate più del doppio rispetto all'anno scorso; nove persone al giorno in Italia muoiono a causa della mancanza di cure;

    7) i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA) sono patologie severe con rischio di gravi compromissioni cliniche e psichiatriche e sono altresì patologie di lunga durata che possono avere esiti diversi. Se non trattati in tempi e con metodi adeguati, tali disturbi possono diventare una condizione permanente e compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico e altro) e, nei casi gravi, portare alla morte;

    8) i percorsi terapeutici di tali disturbi danno oggi risultati molto confortanti ma la prognosi dipende da alcuni importanti fattori, come la tempestività della diagnosi e del trattamento, la continuità delle cure che non dovrebbero avere una durata inferiore ai due anni e un approccio multidisciplinare alla malattia;

    9) molte persone oggi non arrivano alle cure e, in questo caso, il rischio di un aggravamento della patologia o un esito infausto è molto alto. La prima ragione di questa difficoltà è legata al fatto che i Dna sono disturbi egosintonici. La seconda ragione discende dal fatto che non vi è continuità assistenziale sull'intero territorio nazionale e le strutture di cura sono diffuse in modo disomogeneo. Questo determina spesso un ritardo nella prognosi e soprattutto nell'intervento terapeutico. Un'altra ragione è la difficoltà del primo livello di intervento (medici di base e pediatri) a riconoscere e indirizzare i pazienti e le loro famiglie verso le strutture specializzate;

    10) i Dna sono disturbi insidiosi, in costante aumento e mutamento. Colpiscono ragazze sempre più giovani e quindi cambiano forma e modalità di espressione. Si manifestano sempre più frequentemente anche nei ragazzi e al centro delle proprie ossessioni c'è – per tutti – il corpo, un'eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell'immagine corporea. Molteplici sono le cause e i fattori di rischio: individuali, familiari, socioculturali. I fattori socioculturali sono i più dinamici e necessitano di una riflessione più approfondita, in quanto la diffusione di canoni estetici culturali che vengono presi come modello dalla società e soprattutto dai giovani è molto difficile da contrastare;

    11) la difficoltà di accettare sé stessi e il proprio fisico, influenzati spesso da modelli sociali che trasmettono immagini di bellezza quasi sempre legate alla magrezza e alla forma fisica, nonché altre ragioni legate alla alta richiesta di prestazioni nella scuola, nel lavoro, nello sport e in altre attività legate a performance figurative, unite all'essere potenziale bersaglio di comportamenti offensivi che denigrano il corpo, possono causare nel soggetto che li subisce stati depressivi e di ansia e sono spesso alla base dei disturbi del comportamento alimentare; dall'attività dei centri di prevenzione specializzati si è notato infatti che dietro all'esordio dei disturbi alimentari c'è spesso un'esperienza di body shaming;

    12) la ricerca indica che la maggior parte dei pazienti affetti da Dna non è propensa a chiedere aiuto e che uno degli aspetti più ardui del lavoro con tali pazienti consiste nel superare la loro scarsa disponibilità al trattamento. Fattori diversi incidono su questa riluttanza: non preoccupare le persone care, lo stigma sociale, atteggiamenti negativi associati alla richiesta d'aiuto e alla successiva attivazione di un percorso terapeutico, la scarsa conoscenza dei percorsi di cura, la mancanza di modalità efficaci di incoraggiamento; incidono, inoltre, anche metodi diagnostici arretrati che ancora permettono l'accesso alle cure solo ai pazienti che rientrano nei parametri del BMI (body mass index);

    13) nel 2018 è stato elaborato dal Ministero della salute un documento che delinea un vero e proprio «Percorso Lilla» specifico per i pazienti che soffrono di Dna e si presentano in pronto soccorso. Il documento offre indicazioni operative, per un approccio multidisciplinare, in considerazione dei bisogni e tenuto conto del fatto che l'accesso in pronto soccorso può rappresentare una preziosa occasione per intercettare un soggetto con Dna e per l'avvio di un percorso terapeutico specialistico integrato;

    14) nel trattamento dei pazienti affetti da Dna è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare integrato e un lavoro «in rete» che coinvolga diverse figure professionali. È infatti previsto che le cure vengano erogate all'interno di un percorso che prevede livelli di cura successivi: ambulatoriale non specialistico, ambulatoriale specialistico, day-service/diurno/semiresidenziale, residenziale, ospedaliero;

    15) l'offerta assistenziale nazionale per il trattamento dei pazienti affetti da Dna presenta alcune criticità. Dall'attuale mappatura nazionale dei servizi emerge una disomogeneità nella distribuzione dei servizi sul territorio italiano, con una carenza di alcune regioni soprattutto nei livelli di cura intensivi e di emergenza. Si contano oggi 132 centri di cura, 115 strutture pubbliche e 17 strutture del privato accreditato; rispetto alla distribuzione regionale, 67 sono collocate al Nord, 25 al Centro Italia e 40 al Sud e nelle Isole. È in corso il censimento delle associazioni;

    16) nonostante le complicanze mediche dei disturbi dell'alimentazione possano interessare tutti gli organi e apparati, i Dna sono inseriti nei livelli essenziali di assistenza per il percorso che riguarda l'area psichiatrica/psicologica, comportando l'esclusione di varie prestazioni mediche che sarebbe necessario integrare per una completa prosecuzione del percorso diagnostico;

    17) per il sistema di cura sarebbe particolarmente importante disporre di dati attendibili di incidenza e prevalenza dei Dna, così come di evidenze sull'efficacia dei trattamenti e sull'appropriatezza dei percorsi di cura. Difatti, le stime di prevalenza e incidenza sono frequentemente limitate a realtà regionali e a tutt'oggi non è possibile ricostruire un quadro complessivo dell'organizzazione, delle prestazioni e degli esiti dei trattamenti, perché le fonti informative di solito forniscono dati parziali, prevalentemente ospedalieri, riferiti a frammenti del percorso assistenziale. Disporre di maggiori dati epidemiologici raccolti su ampi campioni relativi ai Dna nel nostro Paese permetterebbe di adeguare l'offerta assistenziale dedicata, migliorando anche l'impatto socio-economico che tali patologie hanno a breve e a lungo termine;

    18) è in questa complessità che si inscrive il lavoro del numero verde 800 180 969 «SOS Disturbi Alimentari» operativo dal novembre 2011. Si tratta di un servizio gratuito di counseling telefonico svolto da professionisti, che, nel rispetto dell'anonimato dell'utente, si propone come spazio di ascolto e orientamento per chi soffre di queste problematiche e per le persone a loro vicine. Tale strumento oltre a rendere più agevole l'accesso all'offerta sanitaria e fare da tramite tra la prima domanda di aiuto e i servizi specializzati, incoraggia la domanda di aiuto, riduce le aspettative negative legate ai percorsi terapeutici fornendo informazioni adeguate sugli stessi e offre all'utente la possibilità di dialogare con un operatore, nell'anonimato, nel momento in cui si sente più bisognoso o disponibile a farlo;

    19) il numero verde 800 180 969 «SOS Disturbi Alimentari» attivo dalle ore 9:00 alle 21:00 potrebbe essere potenziato con due ulteriori servizi volti a sostenere ulteriormente l'utente in un momento di solitudine e sconforto: nella fascia notturna mediante l'introduzione di un servizio di segreteria telefonica al quale l'utente può lasciare un messaggio e chiedere di essere richiamato, mentre nella fascia diurna tramite l'attivazione di messaggio di attesa nel caso in cui il numero verde sia occupato, in modo che il chiamante non senta il telefono squillare senza ricevere risposta;

    20) oltre ai soggetti direttamente colpiti dal disturbo del comportamento alimentare, non si può non tener conto del coinvolgimento delle loro famiglie che, ove non sorrette da una adeguata rete territoriale e in assenza di una corretta conoscenza del fenomeno, si trovano in completa solitudine ad affrontare una situazione che, proprio per la specificità della patologia, si presenta in tutto e per tutto più grande di loro e di difficile gestione e richiederebbe un supporto adeguato;

    21) i disturbi alimentari, che colpiscono soprattutto le fasce giovanili, possono coinvolgere profondamente le abilità di apprendimento, determinare una diminuzione della concentrazione e dell'attenzione e una difficoltà nell'ascoltare e nell'elaborare le informazioni. Chi soffre di Dna tende infatti a focalizzarsi sui dettagli, faticando a raccogliere informazioni in modo ampio e articolato, con esigenze didattiche particolari;

    22) per quanto numerosi studi in materia abbiano dimostrato che comprendere le cause dell'insorgenza dei disturbi alimentari non sia semplice, in quanto spesso sono molti i fattori che concorrono a determinare il disturbo, l'attività di prevenzione e di sensibilizzazione è fondamentale non solo per contrastare i fattori di rischio ma soprattutto per consolidare i fattori protettivi. Appare, pertanto, necessario informare e formare chi è a contatto con persone potenzialmente a rischio – operatori sanitari, genitori e, in generale, i soggetti adulti che entrano in contatto con gli adolescenti – affinché sappia riconoscere tempestivamente i segnali di un disturbo e si possa quindi intervenire precocemente sull'insorgenza, contrastare il suo evolversi o osteggiare eventuali ricadute. Ne consegue che la prevenzione, per essere efficace, deve muoversi contemporaneamente su più piani;

    23) i programmi di prevenzione che hanno ottenuto i migliori risultati sono quelli scolastici attuati in ragazzi di età maggiore di 15 anni, con incontri organizzati in piccoli gruppi, condotti da professionisti focalizzati sull'accettazione del proprio corpo, su una corretta alimentazione e attività fisica, nonché sulla capacità di sviluppare maggiore senso critico nei confronti dei messaggi provenienti dai media e dai social e di non provare vergogna a chiedere aiuto in caso di bisogno e di difficoltà;

    24) l'educazione alimentare, seppure non direttamente connessa con i Dna, se inserita come argomento trasversale nella programmazione scolastica al fine di promuovere una corretta educazione alimentare e abitudini alimentari volte a definire un sano rapporto con il cibo, può contribuire a sviluppare, nei giovani, la consapevolezza critica verso messaggi mediatici sbagliati che associano bellezza e magrezza, e li accompagnerebbe verso un equilibrato sviluppo e benessere psico-fisico. Mirati progetti nelle scuole e campagne di sensibilizzazione servirebbero a prevenire anche queste patologie sempre più diffuse oltre a contribuire a ridurre lo spreco alimentare, in un'ottica di circolarità da cui può beneficiare anche la sovranità alimentare nazionale. Inoltre, questo tipo di approfondimento scolastico potrebbe contribuire a promuovere una cultura alimentare positiva, in cui gli studenti imparano a conoscere il valore delle tradizioni culinarie locali e della gastronomia italiana, delle pratiche culturali ad esse legate e del ruolo imprescindibile che hanno assunto e assumono per lo sviluppo delle identità territoriali e dell'identità nazionale;

    25) lo sport aiuta il benessere psico-fisico e a prevenire le patologie, aumenta l'autostima e migliora l'aspetto fisico. Per i più giovani è anche un importante strumento educativo. Purtroppo non sempre svolge una funzione positiva come dovrebbe. Per gli atleti di alcune discipline c'è una forte pressione affinché si raggiunga un determinato peso, una dimensione corporea stereotipata o un determinato rapporto muscoli/grasso;

    26) non si può, inoltre, non considerare il ruolo che i social media possono ricoprire nella diffusione di messaggi errati rispetto al proprio corpo, alla propria autostima, considerato l'intenso uso delle immagini che viene fatto su queste piattaforme, che si accompagna con la ricerca di accettazione sociale e di corrispondenza ai canoni maggiormente esibiti e considerati socialmente accettati, tenendo conto del tempo che proprio gli adolescenti trascorrono connessi ogni giorno, in una fase della loro vita in cui sono più vulnerabili e in fase di definizione della loro personalità, e che i social ormai costituiscono uno strumento della realizzazione della loro vita sociale,

impegna il Governo:

1) ad adottare le opportune iniziative, anche normative, nel rispetto delle competenze regionali e nel rispetto dei vincoli di bilancio, per migliorare la precocità della presa in carico dei soggetti che presentano disturbi dell'alimentazione e per implementare l'offerta assistenziale al fine di adeguarla alla reale domanda di cura posta dalle persone che soffrono di Dna e dalle loro famiglie, garantendo una maggiore equità delle cure alle persone affette da tali gravi patologie in tutto il territorio nazionale;

2) considerata l'estrema eterogeneità delle espressioni sintomatiche dei disturbi alimentari che rende complessa l'identificazione, a promuovere, nel rispetto delle competenze regionali e nel rispetto dei vincoli di bilancio, la formazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del personale medico e infermieristico deputato alle emergenze al fine di facilitare una diagnosi precoce di questi disturbi, difficilmente riconoscibili;

3) considerata la difficoltà di individuazione dei disturbi del comportamento alimentare, a valutare l'opportunità di prevedere, nei limiti dei vincoli di bilancio, una specifica formazione in merito dei soggetti che svolgono professioni o mansioni che li mettono quotidianamente a stretto contatto con adolescenti, quali docenti, formatori, allenatori sportivi, educatori, nonché genitori, prevedendo in tal senso, nei percorsi di formazione universitaria per l'accesso al ruolo di docente, uno specifico approfondimento in materia di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione;

4) ad aggiornare e integrare l'elenco delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi da alimentazione incontrollata (Bed);

5) a valutare l'opportunità di potenziare, nelle scuole dell'infanzia e del primo e secondo ciclo di istruzione, iniziative di carattere informativo, educativo e didattico rivolte agli alunni, studenti, insegnanti e famiglie al fine di favorire e sostenere l'autostima e l'assertività, l'autoregolazione delle emozioni e di promuovere un sano e sostenibile stile alimentare, nonché l'importanza dell'attività fisica;

6) a valutare l'educazione alimentare nelle scuole nell'ambito dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica come educazione alla salute e al benessere, contribuendo attivamente al miglioramento della qualità della salute degli studenti, insegnando loro a fare corrette e sane scelte alimentari, riducendo in tal modo il rischio di malattie come obesità, anoressia, bulimia o diabete prevedendo, a tal fine, la possibilità di specifiche iniziative formative sul tema per il personale docente;

7) a valutare l'opportunità di iniziative volte a informare le famiglie degli studenti affetti dai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione della possibilità di chiedere, per il proprio figlio, l'adozione di un piano didattico personalizzato;

8) a valutare l'opportunità di promuovere lo sviluppo e la diffusione di app gratuite destinate alla divulgazione di informazioni concernenti la nutrizione e l'educazione a una sana e corretta alimentazione, anche legata a particolari condizioni, compatibilmente con le risorse disponibili;

9) ad avviare campagne di comunicazione istituzionale in tema di promozione di stili di vita salutari e focalizzate su una corretta alimentazione, attraverso il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale e i canali web e social istituzionali, allo scopo di prevenire le malattie legate all'alimentazione e promuovere il benessere psico-fisico;

10) ad avviare campagne di comunicazione volte alla promozione di stili di vita salutari e di una corretta alimentazione in occasione delle maggiori competizioni sportive agonistiche nazionali e internazionali;

11) a promuovere, in maniera diffusa e capillare, campagne di comunicazione istituzionale utilizzando tutti i canali, anche web e social, finalizzate a una maggiore diffusione della conoscenza del numero verde «SOS disturbi alimentari» 800 180 969;

12) a valutare l'opportunità di potenziare il servizio reso dal numero verde «SOS disturbi alimentari» 800 180 969 inserendo un servizio di segreteria telefonica attivo dalle ore 21:00 alle 9:00, anche prevedendo l'attivazione del messaggio di attesa nel caso in cui il numero verde sia occupato;

13) a valutare l'opportunità di prevedere corsi di formazione affinché il personale specializzato che opera nel servizio «SOS disturbi alimentari» possa offrire aiuto alle persone che vengono istigate a ricorrere a condotte idonee a provocare o rafforzare i disturbi del comportamento alimentare;

14) a promuovere, nel rispetto delle competenze regionali e nel rispetto dei vincoli di bilancio, le iniziative necessarie atte a introdurre modelli per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale con studi di prevalenza, incidenza e mortalità riguardanti i Dna in Italia su ampi campioni, al fine di migliorare la qualità e la quantità dei dati che contribuiscono a inquadrare i Dna dal punto di vista epidemiologico;

15) tenuto conto delle difficoltà e del coinvolgimento delle loro famiglie che si trovano a prendersi cura di un soggetto con disturbi dell'alimentazione, ad adottare iniziative volte a prevedere il potenziamento delle strutture territoriali al fine di definire un'adeguata rete territoriale di supporto e di informazione.
(1-00132) (Nuova formulazione - Testo modificato nel corso della seduta) «Semenzato, Vietri, Loizzo, Casasco, Lupi, Marchetto Aliprandi, Panizzut, Benigni, Bicchielli, Ciancitto, Lazzarini, Dalla Chiesa, Brambilla, Ciocchetti, Cappellacci, Cavo, Colosimo, Mulè, Cesa, La Porta, Patriarca, Alessandro Colucci, Lancellotta, Tassinari, Pisano, Maccari, Romano, Morgante, Tirelli, Roscani, Rosso, Schifone».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

prevenzione delle malattie

rischio sanitario