ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00109

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 84 del 11/04/2023
Abbinamenti
Atto 1/00045 abbinato in data 11/04/2023
Atto 1/00104 abbinato in data 11/04/2023
Atto 1/00105 abbinato in data 11/04/2023
Atto 1/00110 abbinato in data 13/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: ZANELLA LUANA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 11/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/04/2023


Stato iter:
13/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/04/2023
Resoconto VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
PARERE GOVERNO 13/04/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/04/2023
Resoconto SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/04/2023

DISCUSSIONE IL 11/04/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/04/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/04/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/04/2023

ACCOLTO IL 13/04/2023

PARERE GOVERNO IL 13/04/2023

DISCUSSIONE IL 13/04/2023

VOTATO PER PARTI IL 13/04/2023

APPROVATO IL 13/04/2023

CONCLUSO IL 13/04/2023

Atto Camera

Mozione 1-00109
presentato da
ZANELLA Luana
testo presentato
Martedì 11 aprile 2023
modificato
Giovedì 13 aprile 2023, seduta n. 86

   La Camera,

   premesso che:

    gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) sono ospedali che perseguono finalità di ricerca nel campo biomedico e in quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, gli IRCCS sono un importante ausilio per il Servizio sanitario nazionale, al quale forniscono supporto tecnico ed operativo per le sue funzioni assistenziali, per la ricerca e per la formazione del personale;

    è necessario sostenere la realizzazione di progetti di ricerca in ambito di epidemiologia clinica e ambientale e in particolare l'interazione organismo-ambiente, i determinanti di malattia, gli indicatori di salute a livello globale, le malattie cronico-degenerative ambiente correlate, le misure di frequenza delle malattie dell'uomo, i principali elementi di ecologia e di medicina ambientale delle popolazioni umane;

    è ulteriormente necessario raccogliere, documentare e analizzare le evidenze scientifiche utili a capire come le alterazioni ambientali incidano sulla biologia e sulla condizione di salute contribuendo allo sviluppo di politiche per la riduzione degli effetti sulla salute dovuti alle esposizioni ambientali e al miglioramento della qualità del servizio sanitario;

    le patologie ambientali rappresentano un tema di rilevante attualità a partire dal territorio locale, tenuto conto che l'OMS ha rilevato che circa il 24 per cento di tutte le malattie a livello globale è dovuto all'esposizione a fattori ambientali;

    secondo le stime, più del 33 per cento delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali. Prevenire l'esposizione a questi fattori di rischio salverebbe circa 4 milioni di vite all'anno solo fra i bambini, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo;

    il rapporto dell'Oms, intitolato «Prevenire le malattie grazie a un ambiente migliore: verso una stima del carico di malattia legato all'ambiente», rappresenta finora il contributo più completo e sistematico su quanto i fattori di rischio ambientali prevenibili possano contribuire a un'ampia gamma di malattie e incidenti. L'analisi è focalizzata sulle cause ambientali delle malattie e su quanto le diverse patologie possano essere influenzate dall'ambiente. I dati mostrano come decessi, malattia e disabilità possano essere effettivamente ridotti ogni anno attraverso una politica ambientale adeguata;

    secondo il rapporto Oms, ogni anno sono più di 13 milioni i decessi per cause ambientali che si potrebbero altrimenti prevenire. Nei Paesi più poveri, quasi una morte su tre è dovuta a fattori ambientali. Più del 40 per cento dei decessi per malaria e circa il 94 per cento di quelle per malattie diarroiche (due dei principali killer nel mondo) potrebbero essere prevenuti con una politica ambientale adeguata;

    i fattori di stress ambientali sono responsabili per il 12-18 per cento di tutti i decessi nei 53 Paesi della regione Europa dell'Oms, e il 25 per cento di tutte le patologie registrate al mondo sono ambiente;

    è prioritario trovare soluzioni per ridurre drasticamente l'inquinamento atmosferico, responsabile oggi di 7 milioni di morti premature ogni anno nel mondo, tutelare la risorsa idrica per qualità e quantità di acqua potabile e per irrigazione, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute umana e planetaria;

    secondo l'Oms ogni 4 secondi e mezzo una persona perde la vita a causa di tumore ai polmoni, malattie cardiache o ictus e nove persone su 10 respirano aria inquinata, 3,6 miliardi di individui non dispongono di servizi igienici adeguati, 2 miliardi non hanno acqua potabile. L'aumento delle temperature e le inondazioni causate dai cambiamenti climatici, poi, metteranno altri 2 miliardi di persone a rischio di infezione da dengue;

    secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, nell'anno 2019, circa il 97 per cento della popolazione europea che vive nelle aree urbane è stata esposta a livelli di particolato ritenuto dall'Oms dannoso per la salute;

    le patologie dell'apparato cardiovascolare sono la prima causa di morte in Italia per inquinamento; in Italia 35 mila morti per eventi coronarici e infarto miocardico su 120 mila sono attribuibili ad esposizioni ambientali. Su 200 mila casi di ictus cerebrali, 50 mila sono dovuti all'inquinamento. Non meno aggressive e diffuse sono le patologie dell'apparato respiratorio come asma, pneumoconiosi, asbestosi, fibrosi e allergie. Secondo la Sima è accertata anche la correlazione tra inquinamento e patologie riproduttive: l'ipofertilità riguarda 2 milioni d'italiani, l'infertilità 250 mila coppie. Gli agenti inquinanti possono intaccare anche la formazione del feto: i casi di malformazioni congenite in Italia sono 54 mila all'anno, rischio che nelle aree inquinate aumenta fino al 9 per cento. Le polveri sottili aumentano del 15 per cento il rischio di Alzheimer e dell'8 per cento l'insorgenza di morbo di Parkinson;

    nei siti inquinati aumenta l'incidenza di tutti i tumori; in questi siti è stato registrato un +29 per cento di tumori polmonari, +36 per cento di tumori testicolari, +50 per cento di linfomi e tumori della mammella, +66 per cento di leucemie. Possono essere determinate da cause ambientali anche le patologie da ipersensibilità, come le allergie, dermatiti e altre reazioni cutanee, quelle del neurosviluppo, come i disturbi dello spettro autistico, le malattie endocrine (diabete giovanile di Tipo 1) e auto-immunitarie (Tiroidite di Hashimoto);

    il 23 febbraio 2023, è stato presentato il sesto rapporto Sentieri sullo stato di salute dei 6.227.531 residenti in 46 siti contaminati del Paese, di cui 39 SIN e 7 SIR per un totale di 316 comuni, 15 nel Nord-Est, 104 nel Nord-Ovest, 32 nel Centro e 165 al Sud e Isole. L'analisi condotta nel rapporto conferma, tra il 2013 e il 2017 un rischio di mortalità maggiore del 2 per cento pari a circa 1.668 decessi l'anno, percentuale pressoché costante nel tempo, passando dal 2,7 per cento nel 2006-2013 (quinto rapporto Sentieri) al 2,6 per cento nel periodo più recente (2013-2017) e un eccesso del rischio di ospedalizzazione pari al 3 per cento in entrambi i generi, con una percentuale che riguarda anche la classe di età pediatrico-adolescenziale (0-19 anni) per il 43 per cento delle aree studiate e in età giovanile (20-29 anni) per il 15 per cento delle aree contaminate;

    oggi, in Italia, l'inquinamento non riguarda più solo il mare, ma anche le acque interne. I corsi d'acqua sono sempre più ricchi di inquinanti emergenti come metaboliti di farmaci e droghe. Si tratta di oltre 1.300 prodotti, classificati come PFAS (sostanze perfluoroalchiliche, ovvero composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all'acqua e ai grassi), che entrando nel ciclo vitale dei pesci e delle piante acquatiche, giungono fino al consumo umano, come anche le nano plastiche utilizzate per farmaci, prodotti cosmetici ed anche per l'abbigliamento;

    in Italia, secondo i dati della Società italiana di medicina ambientale, presentati alla vigilia della Giornata mondiale della salute, le morti premature attribuibili all'inquinamento atmosferico sono circa 90 mila ogni anno;

    la legge 3 agosto 2022, n. 129 ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288;

    i princìpi e i criteri direttivi della legge n. 129 del 2022 promuovono il riconoscimento degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico operanti nell'ambito di ampie aree scientifiche, in grado di intercettare i bisogni dei territori, le necessità del bacino d'utenza nonché di partecipare alle reti di ricerca a livello internazionale;

    i dati sopra citati confermano la necessità che la ricerca sulle patologie ambientali sia un tema rilevante e di grande impatto sociale, tale necessità è improrogabile e corrisponde alle criticità nella tutela della salute della popolazione che influisce su tutti i sistemi sanitari del mondo,

impegna il Governo:

1) a valutare l'opportunità di prevedere, in una futura rivisitazione delle vigenti leggi nazionali e internazionali, la valorizzazione degli impatti ambientali;

2) nel rispetto delle evidenze scientifiche e nel rispetto dei vincoli di bilancio, a promuovere e sostenere con adeguate risorse finanziarie, anche in rapporto con istituti internazionali e le università, le attività di ricerca per la prevenzione controllo e cura delle patologie ambientali.
(1-00109) (Testo modificato nel corso della seduta) «Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

mortalita'

prevenzione delle malattie