Legislatura: 18Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 19/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 19/03/2019 Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 19/03/2019 Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA Resoconto BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO Resoconto ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 19/03/2019 Resoconto FRACCARO RICCARDO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E DEMOCRAZIA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/03/2019
DISCUSSIONE IL 19/03/2019
NON ACCOLTO IL 19/03/2019
PARERE GOVERNO IL 19/03/2019
RESPINTO IL 19/03/2019
CONCLUSO IL 19/03/2019
La Camera,
sentite le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in merito alla firma del godimento di intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare cinese sulla collaborazione all'interno del progetto economico «Via della Seta» e delle iniziative per le vie marittime del XXI secolo, il progetto strategico con il quale il Governo cinese si propone di realizzare una grande via di comunicazione terrestre e marittima in grado di collegare la Cina all'Asia centrale e all'Europa;
considerato che:
il Documento promuove una collaborazione bilaterale, accogliendo positivamente le conclusioni del Forum sulla cooperazione internazionale della via della Seta, tenutosi a Pechino nel maggio 2017, e ricordando il piano di azione per il rafforzamento della collaborazione economica, commerciale, culturale e scientifica tra l'Italia e la Cina 2017-2020, stipulato a Pechino nel maggio 2017, e il comunicato congiunto emanato dal 9o Comitato intergovernativo Italia-Cina, tenutosi a Roma il 25 gennaio 2019, e l'impegno espresso in quella sede per promuovere il partenariato bilaterale in uno spirito di rispetto reciproco, uguaglianza e giustizia, nella prospettiva di una solidarietà globale;
il Documento richiama il ruolo storico dell'Italia nei rapporti con la Cina, la nostra collocazione nell'ambito delle relazioni e dei traffici commerciali dalla Cina all'Europa e l'impegno reciproco a onorare la Carta delle Nazioni unite per promuovere la crescita inclusiva e lo sviluppo sostenibile, in linea con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici;
il Documento si richiama gli obiettivi fissati dall'Agenda strategica per la collaborazione Unione Europea-Cina 2020 e i principi guida della strategia dell'Unione Europea e Asia adottata nell'ottobre 2018;
il Documento, pure circoscritto al tema della partecipazione italiana alla Via della Seta, e comunque privo di effetti giuridicamente vincolanti, è un documento rilevante e ambizioso che delinea una sorta di partenariato strategico di ampio respiro che copre un numero diverso di settori: commercio, investimenti, finanza, trasporti, logistica, infrastrutture, connettività tra persone, sviluppo sostenibile e ambiente, fino alla cooperazione in Paesi terzi;
l'Italia ha nella Repubblica Popolare cinese un rilevante partner commerciale. Il dato complessivo dell'interscambio tra Italia Cina è stato nel 2017 di 42 miliardi di euro, in crescita del 9,2 per cento rispetto al 2016. Il deficit commerciale italiano continua a ridursi, registrando un valore di 14,9 miliardi (-1,37 miliardi). Le nostre esportazioni superano i 13,5 miliardi (in crescita del 22,2 per cento), mentre le importazioni ammontano a 28,4 miliardi (+4 per cento). L'Italia si colloca, in ambito europeo al quarto posto, sia tra i Paesi esportatori che tra quelli importatori dalla Cina;
l'intensificarsi e lo svilupparsi dei rapporti economici e commerciali tra Italia e Cina rappresentano una rilevante occasione di sviluppo economico per il nostro Paese e per mantenere un ruolo rilevante nelle relazioni internazionali, teso alla promozione della giusta ed equilibrata crescita economica, alla realizzazione degli obiettivi internazionali sulla tutela dell'ambiente e a contribuire alla promozione di pacifiche relazioni internazionali, sempre nel quadro della nostra adesione all'Unione europea e nell'ambito delle nostre alleanze internazionali;
che il Consiglio Europeo del prossimo 20 e 21 marzo preparerà il vertice Unione Europea-Cina che si terrà il 9 aprile 2019, attraverso uno scambio di opinioni sulle relazioni generali con la Cina nel contesto globale e tenendo conto che il Memorandum Italia-Cina sarà all'attenzione dei Partner europei, pur essendo meno stringente di altri accordi stipulati da ben 13 Paesi dell'Unione con la Cina e dalle forti relazioni commerciali che alcuni di essi hanno con il Paese asiatico, basti pensare che la Repubblica Popolare cinese è diventata, dal 2016, il primo partner commerciale della Germania;
la Commissione europea e l'Alta rappresentante invitano il Consiglio europeo ad approvare dieci azioni nei rapporti con la Repubblica Popolare cinese, tra i quali: intensificare la cooperazione, adempiere alle responsabilità comuni relative ai tre pilastri delle Nazioni Unite: diritti umani, pace e sicurezza e sviluppo; lottare in modo più efficace contro i cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi; approfondire il dialogo in materia di pace e sicurezza; instaurare relazioni economiche più equilibrate e reciproche; garantire che si tenga conto non solo del prezzo, ma anche di standard elevati in materia di lavoro e di ambiente, tenuto conto che la Commissione pubblicherà entro la metà del 2019 linee guida sulla partecipazione di beni e offerenti stranieri al mercato UE degli appalti. Entro la fine del 2019 la Commissione esaminerà inoltre, insieme agli Stati membri, l'applicazione del quadro attuale per individuarne le lacune. La Commissione e l'Alta rappresentante, inoltre, hanno raccomandato al Consiglio di attivare le azioni necessarie per individuare i rischi che gli investimenti esteri nei beni, nelle tecnologie e nelle infrastrutture possano avere nei confronti dei Paesi dell'Unione di attivare le iniziative necessarie a riguardo;
il Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping sarà in Italia dal 21 al 24 marzo per la sua prima visita di Stato, dove incontrerà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte,
impegna il Governo
1) a proseguire nella costruzione di positive relazioni con la Repubblica Popolare Cinese, anche con la firma del Documento di Intesa tra l'Italia e la Cina all'interno del progetto economico «Via della Seta», e con iniziative atte a intensificare e sviluppare i rapporti politici, commerciali e culturali, al fine di trarre vantaggio per il nostro sistema economico e produttivo, attivando tutte le azioni necessarie, anche in sede europea e internazionale, affinché si superino tutte le sperequazioni esistenti nei rapporti commerciali con la Cina, con una particolare attenzione ai diritti dei lavoratori, alla sicurezza dei prodotti e a tutti quei possibili fenomeni di «dumping» sociale e commerciale che potrebbero verificarsi;
2) a svolgere, in sede di Unione Europea, un ruolo attivo affinché l'Unione affronti i rapporti con la Repubblica popolare cinese con politiche comuni, anche tenendo conto degli interessi dei singoli Stati membri;
3) a proseguire le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese in un quadro di promozione delle pacifiche relazioni internazionali, delle iniziative per la tutela dell'ambiente e contro i cambiamenti climatici, nella promozione dei diritti umani, sempre nell'ambito della nostra collocazione nell'Unione Europea e delle nostre tradizionali alleanze internazionali.
(6-00060) «Fornaro».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):relazioni internazionali
relazione commerciale
diritti umani