ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02781

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 645 del 24/02/2022
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10250
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
CANTONE LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2022
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/02/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/02/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/02/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 01/03/2022
Stato iter:
01/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/03/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 01/03/2022
Resoconto BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/03/2022

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/03/2022

DISCUSSIONE IL 01/03/2022

SVOLTO IL 01/03/2022

CONCLUSO IL 01/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02781
presentato da
GRILLO Giulia
testo presentato
Giovedì 24 febbraio 2022
modificato
Martedì 1 marzo 2022, seduta n. 648

   GRILLO, VILLANI, MARTINCIGLIO, PENNA, SAITTA, LUCIANO CANTONE, DIENI e BATTELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   in base ai dati ed alle ricerche dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in Italia vi è una scarsa consapevolezza del rischio maremoto, derivante dal fatto che gli tsunami, fortunatamente, accadono meno frequentemente dei terremoti e che l'ultimo tsunami disastroso avvenuto in Italia risale a oltre un secolo fa. Si tratta dello tsunami originato dal catastrofico terremoto di Messina del 1908;

   nel 2018 l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha pubblicato il primo modello probabilistico di pericolosità da tsunami di origine sismica per l'area del Mediterraneo e dell'Atlantico nord-orientale;

   numerosi lavori scientifici hanno evidenziato come il nostro Paese sia interessato da un'intensa attività tettonica che si è manifestata anche recentemente tramite terremoti disastrosi, che hanno causato anche perdita di vite umane. Quando questa attività si manifesta in aree costiere o sottomarine, agli effetti dello scuotimento sismico si possono associare la creazione di maremoti come quello devastante che ha interessato Fukushima nel 2011, con ripercussioni inimmaginabili dirette ed indirette non solo nelle immediate vicinanze dell'epicentro, ma anche a migliaia di chilometri di distanza;

   il terremoto associato al collasso della caldera di Santorini, ad esempio, ha avuto effetti devastanti in tutte le coste del Mediterraneo centro-orientale;

   la presenza di vulcani attivi nei pressi della costa ed in varie isole del Mar Tirreno rende questa area particolarmente critica;

   Alessandro Amato, geologo, sismologo, già direttore del Centro nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e ora responsabile del Centro allerta tsunami dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Cat-Ingv), ha evidenziato, in numerosi lavori scientifici, le faglie attive lungo tutto il versante tirrenico e ligure della penisola. In particolare, lo Stretto di Messina è caratterizzato da un esteso sistema di faglie, che caratterizzano larga parte del versante orientale dell'isola e, in modo particolare, nel settore etneo. In questo settore si è manifestato uno dei principali terremoti italiani del secolo scorso: il grande terremoto del 1908, che rase al suolo le città costiere adiacenti allo Stretto e in particolare Reggio Calabria e Messina, facendo oltre 80 mila vittime. Amato segnala che circa duemila persone probabilmente morirono per lo tsunami associato al terremoto;

   il rischio di tsunami si estende a tutte le coste italiane, dato che terremoti, e dunque maremoti, devastanti sono noti in tutta l'area egea e lungo la costa dalmata –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tale grave situazione e, per quanto di competenza, quali informazioni possieda circa lo stato dell'arte in merito alle misure di previsione di eventi di questa gravità;

   quali iniziative siano attualmente poste in essere dalla Protezione civile, in particolare per quanto concerne un sistema di allerta maremoti che possa alleviare i probabili disastri che causerebbe un eventuale maremoto in Italia.
(3-02781)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona sinistrata

sisma

geofisica