ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 785 del 27/04/2017
Abbinamenti
Atto 6/00312 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00313 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00314 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00315 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00316 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00317 abbinato in data 27/04/2017
Atto 6/00319 abbinato in data 27/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2017


Stato iter:
27/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 27/04/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/04/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC
Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto PARISI MASSIMO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI
Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CICCHITTO FABRIZIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 27/04/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/04/2017

DISCUSSIONE IL 27/04/2017

NON ACCOLTO IL 27/04/2017

PARERE GOVERNO IL 27/04/2017

RESPINTO IL 27/04/2017

CONCLUSO IL 27/04/2017

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00318
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Giovedì 27 aprile 2017, seduta n. 785

   La Camera,
   premesso che:
    il 23 giugno 2016 si è tenuto un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, a cui hanno partecipato il 72,2 per cento degli aventi diritto, pari a quasi 34 milioni di persone, il leave (ovvero l'uscita dall'Unione europea prevalso con il 51,9 per cento dei voti che rappresentano un vantaggio di circa un milione di voti rispetto al remain, attestatosi al 48,1 per cento);
    la vittoria del leave è espressione del fallimento delle recenti politiche definite e promosse dall'Unione determinate dall'egoismo degli Stati membri quali in primo luogo l'imposizione dell'austerità come modalità di uscita dalla crisi, la mancanza di attenzione per le politiche di inclusione sociale e di welfare, l'incapacità di essere una comunità palesatasi in occasione della crisi migratoria in atto. Appare pertanto evidente come la scelta dell'Unione Europea di puntare sull'austerità, di prediligere politiche a favore delle banche e della finanza invece di azioni a sostegno e beneficio della popolazione sia deleteria e perdente, riuscendo solamente ad allontanare i cittadini europei dall'Unione. In questo contesto appare necessario promuovere modifiche sia riguardanti l'assetto istituzionale che di specifiche politiche;
    il Trattato sull'Unione europea stabilisce, all'articolo 50 che ogni Stato membro può decidere di recedere dall'Unione notificando tale intenzione al Consiglio europeo. Quest'ultimo formula degli orientamenti sulla base dei quali l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso. L'accordo si conclude a nome dell'Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo;
    l'articolo 50 stabilisce altresì che i Trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in ogni caso, due anni dopo la notifica, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimità di prorogare tale termine;
    il 29 marzo il Regno Unito ha notificato formalmente al Consiglio europeo l'intenzione di uscire dall'Unione europea attivando pertanto formalmente l'articolo 50;
    il 31 marzo è stato presentato un progetto di orientamenti per i negoziati ai leader dell'Unione europea;
    il 5 aprile il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione volta a definire i principi e le condizioni per l'approvazione dell'accordo di uscita del Regno Unito, che dovrà avere l'approvazione parlamentare. Tra gli altri elementi si è voluto ribadire l'indivisibilità delle quattro libertà del mercato unico: la libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone; 
    il livello di interconnessione tra Italia e Regno Unito è intenso. Sotto il profilo degli interscambi commerciali questo rappresenta il quarto Paese di destinazione dell’export italiano, si stima che risiedano attualmente nel Regno Unito circa 3 milioni di cittadini dell'Unione europea di cui approssimativamente il 15 per cento sono italiani ed infine il flusso reciproco di investimenti è rilevante. Pertanto, i negoziati hanno un'importanza rilevante e devono essere condotti definendo con attenzione gli interessi nazionali. Anche le incertezze legate alla «Brexit» sono concrete e non sottovalutabili. Al contempo però l'uscita del regno Unito dall'Unione rappresenta un'opportunità importante per l'Italia ad esempio sotto il profilo del rafforzamento che si avrà in seno all'Unione divenendo la terza potenza al fine di definire la struttura istituzionale e le politiche promosse da quest'ultima;
    l'Italia è uno dei Paesi che maggiormente contribuisce al finanziamento del « rebate» britannico ovvero il meccanismo di sconto in favore della Gran Bretagna stabilito nel lontano 1984 e motivato dal consistente stanziamento di risorse comunitarie a titolo dell'allora nascente politica agricola comune tale da poter giustificare particolari agevolazioni concesse ai Paesi con scarsa vocazione agricola come appunto il Regno Unito;
    benché la spesa agricola comunitaria si sia notevolmente ridotta nel corso degli anni, non solo la correzione britannica è ancora in vigore, ma a seguito della decisione del Consiglio n. 2014/335/Ue le risorse italiane destinate a finanziarla hanno subito un incremento del 3,5 per cento, nonostante l'approvazione da parte della Camera dei deputati, nel settembre 2014, di diverse mozioni finalizzate alla revisione degli accordi di Fontainebleau del 1984,

impegna il Governo:

1) a promuovere una profonda riflessione sulla sostanziale ed incontrovertibile inadeguatezza delle politiche promosse, degli interessi tutelati e dell'impianto istituzionale dell'Unione europea che si trasformi in concrete proposte di revisione delle politiche e delle istituzioni al fine di rispondere adeguatamente alle necessità e ai bisogni dei cittadini europei;

2) ad adoperarsi per un completo rispetto delle scelte e della volontà popolare da parte dei Governi degli Stati membri, sia nella risposta ai propri cittadini che nelle rispettive sedi istituzionali nazionali ed europee, in particolare ove la volontà sia stata espressa in maniera chiara e inconfutabile, in coerenza con il principio cardine che la sovranità risiede nel popolo;

3) a garantire adeguata protezione degli interessi e piena reciprocità dei diritti dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea che attualmente vi risiedono, lavorano, studiano o svolgono qualsivoglia attività;

4) ad assumere iniziative per assicurare il totale rispetto degli obblighi e degli impegni di bilancio assunti dal Regno Unito e la piena partecipazione dello stesso a quanto compete agli Stati membri fino all'uscita definitiva dall'Unione;

5) a promuovere l'annullamento della correzione degli squilibri di bilancio accordata alla Gran Bretagna posto che l'entità della spesa agricola è costantemente diminuita nel corso di oltre 30 anni e che la programmazione della PAC per il periodo 2014-2020 prevede una significativa decurtazione dei fondi disponibili per l'Italia.
(6-00318) «Petraroli, Baroni, Battelli, Luigi Di Maio, Fraccaro, Vignaroli, Fico».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera circolazione delle merci

spesa agricola

cittadino della Comunita'