Legislatura: 17Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 18/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015 TANCREDI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 18/03/2015 SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/03/2015 Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 18/03/2015 Resoconto DI LELLO MARCO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
NON ACCOLTO IL 18/03/2015
PARERE GOVERNO IL 18/03/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/03/2015
DISCUSSIONE IL 18/03/2015
RESPINTO IL 18/03/2015
CONCLUSO IL 18/03/2015
La Camera,
premesso che:
la crisi in Ucraina sta provocando gravi sofferenze alle popolazioni locali e rappresenta un forte elemento di instabilità nelle relazioni con la Russia;
non esiste una soluzione militare alla crisi in Ucraina e solo la via diplomatica può portare a una pace duratura;
l'azione svoltasi nella Crimea da parte di truppe russe, prive di insegne di riconoscimento avvenuta nel febbraio 2014 e la conseguente annessione della Crimea da parte della Russia, rappresenta un pericoloso e antistorico precedente di conquista di territori di un altro Stato per via militare, e solo un processo pacifico di autodeterminazione attuato successivamente alla conclusione del conflitto potrà essere riconosciuto legittimo dalla comunità internazionale;
il dispiegamento di forze russe in territorio ucraino, seppure senza insegne e spacciate come volontari, rappresenta una violazione della sovranità dell'Ucraina e un forte elemento di alimentazione del conflitto;
la partecipazione al conflitto ucraino di volontari europei, tra i quali si contano anche alcuni italiani, nonché di compagnie militari private occidentali, rappresenta un grave intralcio per il processo di pace e rischia di provocare gravi incidenti diplomatici;
qualsiasi misura di intervento diretto nel conflitto da parte dei paesi dell'Unione Europea o della NATO, inclusa la fornitura di armi alle forze armate ucraine, rappresenterebbe un passo verso un inasprimento del conflitto e rischierebbe di provocare una escalation dagli esiti imprevedibili;
il rafforzamento del dispositivo NATO in Europa Orientale vedrà un ulteriore potenziamento tramite l'ampliamento della NATO Response Force e la creazione della Very High Readiness Joint Task Force (VJTF); questa misura volta soprattutto a rassicurare Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bulgaria e Romania, potrebbe portare a un incremento della tensione tra NATO e Russia;
il Partenariato Orientale, nato nell'ambito della Politica Europea di Vicinato e volto a favorire l'associazione di Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina, avrebbe dovuto essere uno strumento per rafforzare democrazia, stabilità, sicurezza e cooperazione regionale, ma oggi rappresenta soprattutto un fattore di tensione tra UE e Russia;
Considerato inoltre che:
la firma del cosiddetto Protocollo di Minsk, il 15 febbraio 2015, da parte dei rappresentanti del Gruppo Trilaterale di Contatto rappresenta un'occasione imperdibile per attuare con decisione ogni sforzo possibile per addivenire a una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina;
il vertice dei ministri degli esteri dell'UE con le sei repubbliche del Partenariato Orientale che si terrà a Riga il prossimo maggio offre l'opportunità di proporre l'avvio di nuove iniziative volte a creare un costruttivo clima di fiducia tra i Paesi del Partenariato Orientale e tra questi e la Russia, con l'obiettivo di giungere alla creazione di relazioni stabili e positive nella regione;
impegna il Governo:
a promuovere il ruolo dell'Unione europea come attore unitario, sostenendo le iniziative diplomatiche dell'Alto Rappresentante e scoraggiando iniziative autonome dei singoli stati dell'Unione;
a non acconsentire alla partecipazione dell'Italia a esercitazioni della NATO eventualmente condotte in territorio ucraino;
a subordinare il supporto italiano alla NATO Response Force all'assunzione da parte dell'Alleanza Atlantica di una posizione nei confronti della Russia strettamente ed esclusivamente difensiva;
ad opporsi in ambito UE e NATO al trasferimento di armi all'Ucraina;
a contribuire al rispetto del punto 10 del Protocollo di Minsk, che prevede il ritiro delle unità militari di altri Paesi, tecnologie e mercenari dal territorio dell'Ucraina, sotto la supervisione dell'OSCE e il disarmo di tutti i gruppi di combattenti illegali, mettendo in atto efficaci soluzioni volte a impedire la partecipazione diretta di cittadini italiani al conflitto in Ucraina e attivandosi per l'identificazione e il rimpatrio dei cittadini italiani che già si sono recati in quel paese per dare un contributo militare all'una o all'altra parte;
a farsi promotore, in occasione del vertice di ministri degli esteri dell'UE con le sei repubbliche del Partenariato Orientale che si terrà a Riga il prossimo maggio, della creazione di un gruppo di studio composto da politologi, economisti, ed esperti delle relazioni internazionali, provenienti dai paesi UE, dai Paesi del Partenariato Orientale e dai Paesi della Unione Doganale Eurasiatica (Russia, Bielorussia e Kazakistan), dedicato all'elaborazione di soluzioni per la pacifica stabilizzazione dell'Europa orientale e il rilancio economico della regione.
(6-00123) «Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Mucci, Rizzetto, Prodani, Tancredi, Segoni».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):relazioni internazionali
politica europea di vicinato
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