ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04524

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 367 del 21/01/2015
Trasformazioni
Trasformato il 03/10/2016 in 3/02516
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 21/01/2015
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 21/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/01/2015
Stato iter:
03/10/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/01/2015

TRASFORMA IL 03/10/2016

TRASFORMATO IL 03/10/2016

CONCLUSO IL 03/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04524
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Mercoledì 21 gennaio 2015, seduta n. 367

   TARICCO, COVA e ZANIN. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la drosophila Suzukii è un parassita polifago, originario del Sud-est dell'Asia e importato in Nord America. Noto come moscerino dei piccoli frutti, è comparso in Europa ormai dal 2009. Attacca tutte le specie frutticole e viticole, infesta frutti con buccia sottile, in particolare le drupacee (ciliegio dolce, pesco, susino, albicocco), e frutti a bacca (mirtillo, lampone, mora, fragola), ma anche kiwi, cachi, fichi e uva. Inoltre la cerchia di piante ospiti potrebbe ancora estendersi a causa della rapida capacità di adattamento del parassita (come già successo per la vite);
   rispetto al parassita indigeno che attacca la frutta matura, questa specie esotica deposita le uova nei frutti ancora acerbi determinando di fatto l'impossibilità di commercializzazione;
   la stagione 2014 è stata per moltissimi territori la peggiore dal 2011, quando si rese evidente la presenza della drosophila in Piemonte: l'insetto si è diffuso inizialmente lungo la fascia pedemontana dove si coltivano i piccoli frutti tardivi (mirtilli, lamponi, more e fragole rifiorenti) e ha causato gravi danni alle coltivazioni più rappresentative della frutticoltura montana;
   in molti areali la coltivazione dei piccoli frutti è punto di forza dell'economia locale, ed è pertanto evidente la preoccupazione, sia per la repentina diffusione e le conseguenti elevate perdite di prodotto in questa annata, sia per la difficoltà oggettiva ad attuare strategie di difesa efficaci;
   in questi anni si è creata una rete di ricerca che vede in Piemonte il coordinamento di CReSO Centro ricerca per l'ortofrutticoltura e dell'Università di Torino e coinvolge tutte le regioni maggiormente colpite dal problema;
   il Ministero della salute ha emanato nel corso del 2014 decreti per la lotta alla drosophila Suzukii concedendo l'uso eccezionale di vari principi attivi: Fosmet per il controllo del parassita sulla coltura del mirtillo; deltametrina per la lotta sul lampone e mora da rovo; Spinetoram ed altre molecole;
   l'efficacia del controllo del parassita è legata alla tempestività dell'intervento, appare opportuno quindi offrire agli agricoltori la possibilità di disporre di più molecole per poter controllare adeguatamente il parassita;
   gli interventi con insetticidi, sia naturali che di sintesi, hanno però efficacia limitata perché in una situazione siffatta rischiano di avere efficacia quando il danno si è già innescato ed è quindi necessario sviluppare la possibilità di agire sulla prevenzione;
   la crescita e l'allargamento dell'areale colpito dalla drosophila Suzukii sta diventando una vera e propria emergenza fitosanitaria ed economica, con una perdita media stimata del raccolto nei territori interessati nel 2014 tra il 25 e il 35 per cento, cui si aggiunge una ulteriore perdita economica per lo scarto di prodotto nella fase di cernita in magazzino;
   l'emergenza fitosanitaria drosophila Suzukii rischia di penalizzare gravemente la produzione ortofrutticola italiana per la maggior parte destinata all’export e che ha necessità di essere tutelata rispetto alla concorrenza degli altri paesi, soprattutto in considerazione del fatto che le aziende che producono piccoli frutti operano generalmente su territori fragili, dove la permanenza di dette aziende ha una funzione di presidio territoriale e sociale, oltre che ovviamente economica –:
   se e quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere per fornire al comparto ed ai territori colpiti dal parassita, strumenti atti ad evitare ulteriori danni alle colture e alle aziende agricole. (5-04524)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

frutto a bacca

perdita di raccolto