ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03778

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 307 del 10/10/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/02728
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 10/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/10/2014

SOLLECITO IL 28/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03778
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Venerdì 10 ottobre 2014, seduta n. 307

   NESCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   presso il Tribunale di Vibo Valentia è in corso il procedimento penale denominato Poison, che vede imputate 12 persone accusate d'aver concorso, sia fra loro che singolarmente, a provocare un gravissimo disastro ambientale;
   il predetto disastro è avvenuto per causa dell'illecita gestione di circa 127 mila tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi, provenienti quasi per intero dalla centrale termoelettrica di Brindisi e poi finiti illegalmente, dal maggio del 2000 a settembre 2007, nella discarica degli impianti della «Fornace tranquilla srl» a San Calogero (Vibo Valentia);
   la delicatezza del procedimento in parola è rafforzata dal fatto che, per quanto riportato dai mezzi di informazione, il giro d'affari al centro del processo si aggirerebbe attorno 18 milioni di euro, importo corrispondente a un regolare smaltimento dei rifiuti delle centrali Enel di Brindisi, Priolo Gargallo (Siracusa) e Termini Imerese (Palermo), da cui provenivano quelli abusivamente riversati nel territorio vibonese;
   come riportato dalla stampa (non soltanto calabrese), nei giorni scorsi il tribunale monocratico vibonese, presieduto da giudice non togato, ha rinviato al 13 ottobre del 2014 il suddetto processo, per il quale deve esserci necessariamente un giudice togato come presidente;
   nel mese di maggio 2013, con propria lettera, l'interrogante segnalava al Capo dello Stato, in quanto Presidente del Consiglio superiore della magistratura, gravi carenze di organico presso il tribunale di Vibo Valentia, sul punto evidenziando, quale preoccupazione, un «grave nocumento per quanti attendono il riconoscimento dei propri diritti»;
   il suindicato rinvio processuale comporta il rischio che intervenga la prescrizione per gli imputati, con l'effetto che per il succitato grave disastro ambientale non si possano stabilire eventuali responsabilità penali –:
   se siano a conoscenza dei fatti qui riassunti;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per garantire il corretto funzionamento del tribunale di Vibo Valentia, anche con la copertura di tutti i posti, contemplati dalla pianta organica, che dovessero risultare vacanti;
   quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare, anche promuovendo un'indagine epidemiologica da parte dell'istituto superiore di sanità, al fine di controllare gli effetti sulla popolazione del territorio dello smaltimento illecito di cui in premessa. (5-03778)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro causato dall'uomo

giudice

equilibrio ecologico