ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00503

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 19 del 20/05/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00025
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 20/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/05/2013
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00503
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Lunedì 20 maggio 2013, seduta n. 19

   VEZZALI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   ai sensi dell'articolo 283 del decreto legislativo n. 209 del 7 settembre 2005, il Fondo di garanzia per le vittime della strada provvede, tra l'altro, al risarcimento dei danni alla persona causati da veicoli non identificati e non assicurati;
   per effetto della gravissima crisi economica in atto, negli ultimi anni è raddoppiato il numero dei veicoli non assicurati, raggiungendo la quota di circa tre milioni (dati ACI), così come il fenomeno di polizze false o addirittura compagnie assicurative inesistenti dati IVASS – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni;
   negli ultimi anni, sarebbero conseguentemente aumentati anche gli incidenti provocati da veicoli non assicurati;
   il Fondo di garanzia per le vittime della strada è finanziato dal contributo obbligatorio del 2,5 per cento di ogni polizza RC Auto e dalle sanzioni comminate dall'IVASS alle compagnie assicurative che commettono delle irregolarità;
   nonostante il Governo Monti abbia adottato alcuni provvedimenti legislativi in materia, volti a combattere le frodi e ad allontanare il rischio default del predetto Fondo di garanzia per le vittime della strada attraverso l'introduzione del cosiddetto «tagliandino virtuale» (decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 convertito), nonché a rafforzare i controlli incrociati tra archivio della Motorizzazione e l'ANIA, occorrerà del tempo prima che essi diano dei risultati visibili –:
   se disponga di elementi che confermino i dati sopra riportati e se esista, nel breve e medio periodo, il concreto rischio che il fondo di garanzia per le vittime della strada possa non essere in grado di far fronte alle crescenti richieste di risarcimento delle vittime di incidenti di veicoli non identificati e/o non assicurati.
(4-00503)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-00503
presentata da
VEZZALI Maria Valentina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo parlamentare in esame, in premessa occorre far presente quanto segue.
  Preliminarmente, si evidenzia come l'ACI, con un comunicato stampa pubblicato il 28 novembre 2012 (sul proprio sito internet) quantifichi il parco auto circolante sprovvisto di copertura assicurativa in un valore pari a circa 2,8 milioni (limitatamente alle sole autovetture), secondo proiezioni basate su rilevazione condotta in collaborazione con il comune di Roma, polizia Roma capitale e Associazione nazionale per le imprese assicurative, incrociando in tempo reale i dati PRA-ANIA dei 41.825 veicoli che nella settimana dal 24 al 30 ottobre 2012 hanno generato 190.391 passaggi registrati dalle telecamere nelle zone a traffico limitato della capitale. Tale valore, sempre secondo la proiezione effettuata, raggiungerebbe i 4 milioni di veicoli sprovvisti di copertura, considerando tutti i mezzi in circolazione.
  Certamente, il dato riferito dall'interrogante, sebbene caratterizzato da una metodologia di analisi statistica per proiezione su tutto il territorio nazionale, trova conferma nella sostanza delle più recenti rilevazioni effettuate dall'associazione ANIA (pubblicate nella relazione annuale 2014-2015), e corrobora l'allarme sociale connesso al rischio cui sono esposti gli utenti della strada ed i cittadini, potenziali danneggiati.
  Tanto premesso, come pur evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo, in tutti i casi di danni alla persona causati, tra l'altro, da veicoli non assicurati, o per i quali comunque non può essere fatta valere una copertura assicurativa, il nostro codice delle assicurazioni private ha regolato il sistema di indennizzo rimesso al fondo di garanzia per le vittime della strada (operativo dal 1971), finanziato dai contributi incassati dalle imprese (aliquota applicata massima del 2,5 per cento sui premi incassati, al netto della detrazione per oneri di gestione, fissata annualmente con decreto del Ministro dello sviluppo economico), attualmente amministrato da Consap spa, con l'assistenza di un apposito comitato e sotto la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico.
  In considerazione del suddetto limite dei contributi e dell'andamento decrescente delle entrate da sanzioni versate nel periodo 2011-2014, a fronte delle diverse ipotesi di copertura assicurativa fornita dal fondo, ulteriori rispetto alla mancata copertura assicurativa (tra gli altri, la copertura dei sinistri per imprese in liquidazione coatta amministrativa), sebbene lo scorso anno sia stato nuovamente registrato un rapporto sinistri e spese su contributi, superiore all'unità, dagli stessi dati di bilancio risulterebbero risultati positivi d'esercizio, con incremento del patrimonio netto, nel periodo 2011-2013 (nonostante un lieve disavanzo riportato nel rendiconto 2014), favoriti da un'attenta gestione del fondo da parte della società e del Comitato di gestione.
  In particolare, proprio le ampie garanzie e riserve patrimoniali esistenti ed amministrate dal fondo, nonché l'efficienza della gestione ordinaria, rimessa a Consap, con riferimento al sistema dei rimborsi corrisposti alle imprese designate (al pagamento dell'indennizzo), garantisce la complessiva sostenibilità a fronte delle presumibili richieste (future) di indennizzo, pur in un contesto di mercato caratterizzato dal recente aumento delle imprese poste in liquidazione coatta amministrativa (i cui sinistri hanno rappresentato un costo in crescita per la gestione del Fondo nel 2011), ovvero in esito al recente aumento dei massimali minimi di copertura ex lege (giugno 2012).
  Detto ciò, in considerazione del rischio potenziale più sopra espresso e rappresentato dal parco auto in circolazione sprovvisto di copertura assicurativa, oltre che dal fenomeno comunque costantemente monitorato da Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, relativo alle imprese non autorizzate o inesistenti, attraverso una serie di provvedimenti adottati nel corso del 2012 (decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, nonché decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 e decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179) il legislatore è intervenuto sul mercato di riferimento, predisponendo una serie di nuovi strumenti per il contrasto delle frodi e delle contraffazioni di polizza, al fine di ridimensionare la complessiva onerosità del sistema (risarcimenti e costi di gestione) a vantaggio degli assicurati e per il raggiungimento della graduale riduzione dei premi di polizza.
  In particolare, tra le altre iniziative pur previste dai decreti indicati (a titolo esemplificativo, l'utilizzo della telematica assicurativa, la previsione di nuovi criteri di efficienza produttiva e l'ampio ricorso all'uso delle risorse web e della digitalizzazione dei dati, anche per l'offerta del contratto base responsabilità civile auto) l'introduzione della dematerializzazione dei contrassegni assicurativi, prevista dall'articolo 31 del citato decreto-legge n. 1 del 2012, ha avuto come obiettivo il contrasto della contraffazione dei contrassegni relativi alle polizze responsabilità civile auto, e la sostituzione dei tagliandi con sistemi elettronici o telematici, anche in collegamento con banche dati, prevedendo l'utilizzo, ai fini dei relativi controlli, dei dispositivi o mezzi tecnici di rilevamento a distanza delle violazioni delle norme del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
  Il provvedimento è stato adottato con decreto ministeriale 9 agosto 2013, n. 110. Gli obiettivi connessi al contrasto delle frodi nel settore assicurativo, ampiamente condivisi e posti all'attenzione dall'attuale Governo, risultano perseguiti anche attraverso diversi interventi previsti dagli altri due decreti citati (ossia, il decreto-legge n. 179 ed il decreto-legge n. 95) in cui, come noto, è stata prevista la costituzione dell'IVASS (subentrato, dall'1o gennaio 2013, all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private).
  Va altresì segnalata l'attribuzione alla stessa IVASS di nuove funzioni antifrode, attraverso l'utilizzo di un archivio informatico integrato con le banche dati istituzionali, pubbliche e private e per il miglioramento dei sistemi di liquidazione dei sinistri, istituito con decreto ministeriale 11 maggio 2015, n. 108.
  In ogni caso, anche l'implementazione della prevista banca dati dei contrassegni, costituita presso la Motorizzazione civile, in collaborazione con l'ANIA e con le imprese di assicurazione, già garantisce la verifica (dell'esistenza) della copertura assicurativa di auto, motoveicoli e ciclomotori attraverso funzionalità evolute ad accesso via web.
  Da ultimo, si segnala il contenuto del disegno di legge concorrenza, per la parte recante la riforma del settore assicurativo rc auto, approvato alla Camera dei deputati ed attualmente all'esame del Senato, nell'ambito del quale – tra l'altro – sono in discussione ulteriori implementazioni nell'utilizzo della banca dati dei contrassegni assicurativi e dell'archivio informatico antifrode. In particolare, viene disciplinato l'accertamento della violazione dell'obbligo dell'assicurazione per mezzo di dispositivi o apparecchiature di rilevamento omologati anche in assenza degli organi di polizia stradale, prevedendo il confronto dei dati dei veicoli con quelli risultanti dalla banca dati contenente le informazioni relative al contrassegno di assicurazione dematerializzato. Viene, inoltre, rafforzato l'archivio già istituito presso l'IVASS attraverso la previsione di ulteriori interconnessioni con specifiche banche dati pubbliche – casellario giudiziario, carichi pendenti, anagrafe tributaria e residenza, casellario centrale infortuni INAIL –, al fine di garantire la massima estensione alla lotta alle frodi in occasione delle denunce dei sinistri e la facoltà di consultazione del medesimo archivio.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economicoSimona Vicari.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2005 0209

EUROVOC :

indennizzo

vittima

veicolo

compagnia d'assicurazioni

sanzione penale