ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 680 del 27/09/2016
Abbinamenti
Atto 1/01344 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01358 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01359 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01360 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01361 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01362 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01365 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01367 abbinato in data 28/09/2016
Atto 1/01368 abbinato in data 28/09/2016
Atto 6/00260 abbinato in data 28/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 27/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 27/09/2016
IANNUZZI CRISTIAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 28/09/2016


Stato iter:
28/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/09/2016
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto BARADELLO MAURIZIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto TANCREDI PAOLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA MISTO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 28/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/09/2016

DISCUSSIONE IL 28/09/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/09/2016

ACCOLTO IL 28/09/2016

PARERE GOVERNO IL 28/09/2016

APPROVATO IL 28/09/2016

CONCLUSO IL 28/09/2016

Atto Camera

Mozione 1-01366
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo presentato
Martedì 27 settembre 2016
modificato
Mercoledì 28 settembre 2016, seduta n. 681

   La Camera,
   premesso che:
    l'Italia centrale è classificata zona ad alto rischio sismico come la quasi totalità della catena appenninica. Ventiquattro milioni sono le persone che vivono in zone a elevato rischio tellurico – classificate zona 1 – e, ventiquattromila sono le scuole che sorgono in zone critiche, come dichiarato dal Consiglio nazionale dei geologi;
    nella notte del 24 agosto 2016, una fortissima scossa di terremoto di magnitudo di 6.0 della scala Richter ha devastato alcuni paesi dell'Appennino centrale tra le Marche e il Lazio, mietendo circa 300 vittime. I luoghi più colpiti dal sisma sono stati Amatrice e Accumoli (RI), Pescara del Tronto e Arquata del Tronto (AP);
    purtroppo, la terra continua a tremare in tutto in Centro Italia, infatti solo alcuni giorni fa una scossa di magnitudo 4.1 ha colpito nuovamente le zone già interessate dal sisma del 24 agosto, portando nuovamente paura tra le popolazioni;
    a poco più di un mese dall'evento calamitoso, Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile, afferma che secondo una stima approssimativa, i danni generati dal sisma ammontano ad almeno 3-4 miliardi di euro;
    il presidente del Glis (istituito dall'associazione nazionale italiana d'ingegneria sismica), riferendosi al terremoto del 24 agosto 2016, ha dichiarato: «l'80 per cento dei fabbricati nelle zone ad alto rischio non reggerebbe un terremoto come quello della scorsa notte. Crollerebbero tutti, incluso scuole, ospedali, caserme, prefetture, ossia i luoghi considerati strategici in caso di emergenza, come un terremoto»;
    l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha dichiarato che il 50 per cento delle scuole è stato costruito prima del 1981;
    nel rispetto dei principi contenuti nel capo IV, parte II, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), i comuni e le regioni sono obbligati a uno studio di vulnerabilità delle strutture pubbliche. Di fatto, vi sono alcune regioni che hanno emanato leggi regionali di riferimento solo nel 2012;
    in Italia non esiste una mappatura degli interventi effettuati nelle strutture pubbliche contenente le necessarie informazioni del fabbricato dalla sua nascita fino agli eventuali provvedimenti effettuati nel corso degli anni;
    il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, (cosiddetto «Sblocca Italia»), articolo 9 – capo IV, stabilisce le misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164. Riguardo all'affidamento diretto, non si può prescindere dalla considerazione che appare irragionevole la reintroduzione dell'affidamento diretto in particolare per ciò che concerne i lavori di essa in sicurezza degli edifici scolastici;
    la legge n. 107 del 2015 recante riforma del sistema nazionale d'istruzione e formazione, all'articolo 1, commi 145-179, fa riferimento al Piano per l'edilizia scolastica e si muove lungo tre linee di azione denominate: «scuole belle», «scuole nuove», «scuole sicure». Ognuna di queste tre linee fa riferimento a normative e fondi diversi;
    in particolare, la linea di azione «scuole sicure» raggruppa le linee di finanziamento per gli interventi di messa in sicurezza delle scuole, di manutenzione straordinaria, per l'adeguamento alla normativa antisismica e per l'eliminazione delle barriere architettoniche, nonché per la rimozione dell'amianto. In questo piano rientra il decreto interministeriale 23 gennaio 2015 (cosiddetto decreto mutui), che dà attuazione all'articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza e adeguamento sismico di edifici scolastici di proprietà degli enti locali o delle regioni;
    inoltre, il decreto di attuazione della legge n. 107 del 2015 ha disposto 7000 interventi per la verifica dello stato dei solai degli edifici scolastici. Il decreto prevede un riparto delle risorse su base regionale e provinciale, in base al numero di edifici, alla popolazione scolastica e all'affollamento delle strutture, utilizzando sin da subito i dati resi disponibili dall'Anagrafe scolastica. Tra i quattro criteri individuati per la selezione degli interventi c’è l'indice di rischio sismico;
    con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 23 dicembre 2015 n. 943 sono stati approvati gli interventi regionali per adeguamento infrastrutturale e antisismico degli edifici del sistema scolastico e sono stati assegnati 37,5 milioni di euro, i criteri e le modalità per l'assegnazione erano stati definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 ottobre 2015;
    tuttavia, la procedura per l'assegnazione dei finanziamenti appare ai presentatori del presente atto complessa e fumosa tanto più che i provvedimenti attuativi hanno fatto slittare i tempi originariamente previsti per l'accesso al finanziamento. Il fondo unico per l'edilizia scolastica ha una dotazione di 3,9 miliardi di euro per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici, ma la realizzazione della procedura del cosiddetto decreto mutui, relativa all'adozione da parte delle regioni dei piani d'intervento triennali, è slittata di molti mesi e in ragione di ciò, nella seduta dell'Osservatorio dell'edilizia scolastica del 1o ottobre 2015, il sottosegretario Faraone ha preannunciato uno slittamento fino al 31 dicembre 2015;
    in ultimo, il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 concernente il nuovo codice sugli appalti, ha reintrodotto il massimo ribasso per gli appalti sotto il milione di euro. Ciò fa emergere numerose problematiche anche per quanto riguarda l'offerta economicamente più vantaggiosa e le commissioni giudicatrici poiché non consente di individuare delle metodologie che siano in grado di assicurare una maggiore trasparenza delle procedure dei lavori, tanto più se si parla di scuole;
    va ricordato inoltre che il capo del dipartimento della Protezione civile, il 13 settembre 2016 ha firmato l'ordinanza n. 393 relativa alla gestione dell'emergenza terremoto del 24 agosto, disponendo altresì ulteriori interventi urgenti per ottimizzare le attività per la gestione dell'emergenza, in particolare in materia di svolgimento dell'attività scolastica;
    Cittadinanzattiva – organizzazione fondata nel 1978, che promuove l'attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti e la cura dei beni comuni, ha presentato di recente il XIV Rapporto sulla sicurezza, qualità e accessibilità a scuola;
    il rapporto fa emergere che le scuole italiane sono pericolanti, inaccessibili ai disabili e a rischio in caso di evento sismico. Inoltre si denuncia che il 15 per cento degli edifici presenta lesioni strutturali, che solo l'8 per cento è stato progettato secondo le norme antisismiche e che due terzi di tali edifici non hanno l'agibilità statica;
    dal campione di centocinquanta scuole individuate in diverse regioni, è stato riscontrato che negli ultimi tre anni si sono verificati 112 crolli negli edifici scolastici ferendo il personale e gli studenti;
    emerge quindi un quadro allarmante, se si ricorda che al 29 per cento delle scuole che, negli ultimi due anni hanno chiesto agli enti locali di intervenire è stata data risposta negativa e un ente locale su tre non effettua interventi strutturali. Un istituto scolastico su tre si trova in aree particolarmente rischiose a causa dell'elevata sismicità, ma solo l'8 per cento è stato progettato secondo la normativa antisismica;
    sempre il rapporto sopracitato evidenzia che il 35 per cento delle scuole del campione monitorato possiede il certificato di agibilità statica, il 32 per cento quello di agibilità igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente appena nel 10 per cento delle scuole monitorate;
    i dati nazionali relativi all'anagrafe edilizia scolastica 2015 effettuati e resi noti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, fanno emergere che la certificazione di agibilità per esempio è assente in oltre il 94 per cento delle scuole della regione Calabria e in circa la metà degli istituti di Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania;
    nelle zone ad altro rischio sismico, soprattutto laddove il recente terremoto ha colpito – nelle province di Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, l'Aquila, Teramo e Perugia – risulta che la certificazione di agibilità è presente solo nell'8 per cento delle scuole di Rieti e provincia, nel 23 per cento circa di quelle di L'Aquila e Teramo;
    infine, nel sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, appare la convocazione dell'osservatorio per l'edilizia scolastica del 20 settembre 2016, avente per oggetto: il riepilogo dei programmi e dei finanziamenti in materia di edilizia scolastica, situazione delle scuole interessate dal sisma del 24 agosto 2016, definizione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole e infine Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica. Va tuttavia ricordato che sul sito istituzionale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca non è pubblicato alcun dato riferito ai dati relativi alla certificazione e nessuna voce riguardante i finanziamenti in materia di edilizia scolastica previsti dalla legge n. 107 del 2015,

impegna il Governo:

   a rendere noti i tempi di aggiornamento dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica, i criteri per assicurare la trasparenza degli interventi, le modalità e i tempi degli stessi;
   a pubblicare i dati delle certificazioni e delle modalità di utilizzo dei fondi erogati relativi agli interventi di cui al fondo unico per l'edilizia scolastica – la cui dotazione è di 3,9 miliardi di euro per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici –;
   a rendere pubblici gli impegni presi dall'Osservatorio dell'edilizia scolastica, nell'ambito della riunione del 20 settembre 2016 e in particolare per quanto riguarda le scuole interessate dal sisma del 24 agosto 2016;
   ad assumere iniziative per garantire l'applicazione effettiva delle norme in materia di accesso civico agli atti che riguardano la scuola, da parte dei cittadini e delle associazioni;
   ad assumere iniziative per stanziare in occasione della prossima e imminente sessione di bilancio, risorse adeguate volte ad avviare e garantire la ricostruzione degli edifici pubblici e privati e in particolare degli edifici scolastici interessati dal sisma del 24 agosto 2016;
   ad assumere iniziative per garantire l'immediata ristrutturazione o ricostruzione delle scuole coinvolte dal terremoto;
   ad aggiornare le mappe di pericolosità sismica del territorio nazionale anche mediante la previsione del vincolo di presenza di geologi in ogni comune;
   ad assumere iniziative per favorire specifiche misure a sostegno della ricostruzione delle scuole coinvolte dal sisma e di quelle del Paese per cui necessitano interventi urgenti in materia di messa in sicurezza in particolare degli edifici pubblici come scuole e ospedali, nel pieno rispetto della trasparenza e della concorrenza;
   ad assumere iniziative per prevedere la certificazione obbligatoria «Anagrafe dell'immobile pubblico», documento contenente tutte informazioni concernenti le condizioni di sicurezza e gli interventi effettuati, e a renderla trasparente e di accesso pubblico;
   a promuovere una realistica classificazione sismica del territorio nazionale, una pianificazione urbanistica e una progettazione che segua i criteri antisismici volti a mettere in sicurezza tutti gli edifici pubblici;
   ad assumere iniziative per rifinanziare gli interventi relativi alle circa tredicimila richieste rimaste inevase dal primo provvedimento in materia di sicurezza degli edifici scolastici e di prevenzione del crollo dei relativi solai e controsoffitti;
   a promuovere mirate iniziative di educazione scolastica che rendano la popolazione studentesca consapevole dei rischi sismici favorendo politiche di sensibilizzazione per addivenire a comportamenti corretti in caso di evento sismico.
(1-01366) «Brignone, Artini, Baldassarre, Bechis, Civati, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Segoni, Turco, Cristian Iannuzzi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

sisma

sismologia