ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 333 del 17/11/2014
Abbinamenti
Atto 1/00490 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00558 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00630 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00631 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00632 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00635 abbinato in data 17/11/2014
Atto 1/00638 abbinato in data 17/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 17/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 17/11/2014


Stato iter:
17/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE VOTO 17/11/2014
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BERNARDO MAURIZIO NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FASSINA STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 17/11/2014
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/11/2014

DISCUSSIONE IL 17/11/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/11/2014

ACCOLTO IL 17/11/2014

PARERE GOVERNO IL 17/11/2014

APPROVATO IL 17/11/2014

CONCLUSO IL 17/11/2014

Atto Camera

Mozione 1-00669
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Lunedì 17 novembre 2014, seduta n. 333

   La Camera,
   premesso che:
    da mesi sono in corso i negoziati tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America, finalizzati alla creazione di un Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, o Transantlantic Trade and Investment Partnership, TTIP;
    il 9 ottobre 2014, Il Consiglio dell'Unione europea ha proceduto alla declassificazione delle «Direttive di negoziato sul Partenariato transatlantico per gli scambi e gli investimenti tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America», cioè del mandato sulla cui base lo stesso Consiglio aveva autorizzato la Commissione europea, il 14 giugno 2013, ad avviare e sviluppare il negoziato bilaterale con gli Stati Uniti d'America;
    tale mandato, al di là di una coerenza formale con i princìpi dell'Unione europea, conferma la assoluta incertezza del quadro negoziale e il rischio concreto che questo accordo possa rivelarsi, anziché una fonte di crescita e sviluppo reciproci, una minaccia per interi comparti produttivi italiani ed europei;
    tale mandato non scioglie positivamente i nodi collegati agli effetti del partenariato transatlantico rispetto al sistema delle piccole e medie imprese, agli standard europei di salute e sicurezza della filiera agroalimentare e di tutela ambientale, al riconoscimento delle indicazioni d'origine ed al contrasto della contraffazione, alla risoluzione delle controversie tra investitore e Stato, ai diritti del lavoro, alla liberalizzazione dei servizi e degli appalti pubblici;
    le rassicurazioni a più riprese espresse dalle istituzioni europee circa il contenuto dell'accordo contrastano con le più recenti esperienze in ambito di commercio internazionale, laddove l'Unione europea ha costantemente scelto di sposare le posizioni dei Paesi dell'Europa centrale e settentrionale, con grave danno per le economie dei Paesi mediterranei;
    in particolare, destano preoccupazione;
     a) le conseguenze sul nostro comparto agricolo, che si vedrebbe sottoposto a fortissima pressione dovuta alla già impari competizione con i grandi farmers statunitensi e alla inevitabile invasione dei mercati europei da parte di mais e soia geneticamente modificati provenienti dagli Usa;
     b) la possibilità che i mercati dell'Unione europea siano invasi da prodotti farmaceutici o di altra natura non garantiti secondo gli standard imposti dalla disciplina comunitaria;
     c) il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e Stati tramite arbitrato internazionale, il cosiddetto Investor State dispute settlement (Isds), che consentirà agli investitori di citare in giudizio presso le corti arbitrali internazionali i Governi dai quali si ritenessero danneggiate, minando un principio elementare di sovranità delle autorità nazionali, regionali e locali;
     d) la possibilità che dalla creazione della partnership transatlantica derivi, altresì, una notevole compressione dell'autonomia politica dell'Unione europea, che potrebbe trovarsi a dover dare automatica attuazione alle scelte degli Stati Uniti in materia di concessione o revoca della clausola della nazione più favorita, rendendo automatica l'adesione dell'Unione europea alle strategie sanzionatorie deliberate dall'Amministrazione statunitense;
     e) la liberalizzazione degli appalti pubblici a livello locale, anche in settori strategici, in conseguenza della quale le amministrazioni locali rischiano di non poter far valere i criteri sociali e ambientali ritenuti opportuni nell'impiego di denaro pubblico a sostegno dello sviluppo economico locale;
    salvaguardare, tutelare e rafforzare il made in Italy deve continuare a costituire la priorità per l'Esecutivo italiano nell'ambito dei diversi capitoli del negoziato;
    negli ultimi diciotto mesi i Governi della Repubblica hanno sistematicamente espresso l'appoggio pressoché incondizionato del nostro Paese al successo dei negoziati per il TTIP senza aver sottoposto la questione al preventivo vaglio del Parlamento;
    si registra la perdurante assenza di un vero dibattito nel Parlamento e nel Paese sull'argomento, imputabile in larga misura alla mancanza di informazioni affidabili;
    è ormai indifferibile l'apertura di un confronto serio sulle questioni oggetto del partenariato transatlantico in via di negoziazione, alla luce della rilevanza e potenziale irreversibilità dei suoi effetti,

impegna il Governo:

   a richiedere alla Commissione europea l'accesso ai documenti negoziali in una forma che non pregiudichi l'andamento del negoziato e non leda gli interessi dell'Unione europea;
   ad informare tempestivamente il Parlamento e l'opinione pubblica nazionale circa l'andamento ed i contenuti del negoziato finalizzato alla creazione del Partenariato per il commercio e gli investimenti tra Unione europea e Stati Uniti d'America, finora svoltosi in un clima di ingiustificata segretezza, nonché in merito alle posizioni che il Governo italiano si è impegnato a sostenere;
   ad adoperarsi in tutte le sedi competenti affinché nel negoziato con gli Stati Uniti trovino adeguata tutela gli interessi dell'Italia, scongiurando qualsiasi ipotesi di intesa transatlantica volta ad ampliare i vantaggi competitivi di cui le imprese nordamericane godono nei confronti di quelle europee in numerosi comparti, dall'agricoltura all'aerospazio;
   a perseguire il riconoscimento, da parte degli Usa, delle tutele garantite ai prodotti alimentari tipici italiani tramite le indicazioni geografiche (IIGG), la tutela dei livelli qualitativi del made in Italy agroalimentare;
   ad adoperarsi affinché i negoziatori della Commissione europea difendano la specificità socio-economica del modello europeo rispetto a qualsiasi disposizione dell'accordo che possa minacciarla e tutelino l'Unione europea dal rischio di perdere la propria autonomia politica in materia di commercio estero e di eventuali regimi sanzionatori.
(1-00669)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Rampelli, Giorgia Meloni».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

investimento comunitario

denominazione di origine

politica commerciale comune