Legislatura: 17Seduta di annuncio: 267 del 18/07/2014
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014 D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/07/2014 Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 21/07/2014 Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 24/07/2014 Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) DICHIARAZIONE VOTO 24/07/2014 Resoconto CERA ANGELO PER L'ITALIA Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto LEONE ANTONIO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/07/2014
DISCUSSIONE IL 21/07/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/07/2014
PARERE RIMESSO ALL'ASSEMBLEA IL 24/07/2014
PARERE GOVERNO IL 24/07/2014
DISCUSSIONE IL 24/07/2014
APPROVATO IL 24/07/2014
CONCLUSO IL 24/07/2014
La Camera,
premesso che:
la macroregione, così come definito dalla Commissione europea, è «un'area che include territori di diversi Paesi o regioni associati da una o più sfide e caratteristiche comuni (...) geografiche, culturali, economiche o altro»; è, dunque, una strategia multilivello e multisettoriale che contribuisce all'europeizzazione del continente e allo sviluppo territoriale, travalicando i limiti dettati dai confini nazionali e coinvolgendo, in più settori, gli attori operanti a tutti i livelli;
le esperienze realizzate nell'ambito delle strategie macroregionali esistenti, la strategia dell'Unione europea per la regione del Mar Baltico e la strategia europea per la regione del Danubio testimoniano l'importanza delle iniziative di cooperazione regionale per promuovere la stabilità politica e la prosperità economica;
a partire dal 2015 sarà operativa la macroregione adriatico-ionica, nota anche come iniziativa Eusair (European union strategy for adriatic and ionic region), il cui obiettivo generale è promuovere una prosperità economica e sociale sostenibile mediante la crescita e la creazione di posti di lavoro e il miglioramento dell'attrattività, della competitività e della connettività dei territori;
l’Eusair, che interessa le regioni di quattro Stati membri (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) e di quattro Paesi vicini dei Balcani occidentali (Albania, Montenegro, Serbia, Bosnia e Erzegovina), è uno spazio funzionale definito dai bacini dei mari Adriatico e Ionico e comprende anche le zone terrestri e costiere considerate come sistemi interconnessi, in cui il movimento di beni, servizi e persone è estremamente elevato, considerato gli oltre 70 milioni di residenti nell'area;
il piano d'azione che accompagna la strategia adriatico-ionica presenta un elenco di priorità, tra le quali figurano il potenziamento delle reti di trasporto ed energia coerentemente con gli obiettivi della strategia 2020 che si fonda sull'approccio integrato tra potenziamento del mercato e cambiamento climatico;
la macroregione adriatico-ionica presenta un notevole deficit da un punto di vista infrastrutturale, specialmente tra gli Stati membri dell'Unione europea di antica data, con conseguente scarsa accessibilità. La rete ferroviaria, in particolare, va urgentemente ristrutturata attraverso la rimozione delle strozzature e il ripristino delle connessioni mancanti, al fine di garantire una migliore gestione del traffico e un potenziamento della capacità;
il collegamento tra il Mediterraneo orientale ed il Baltico, grazie alla realizzazione del corridoio baltico-adriatico, consentirebbe di ridurre di circa quattro giorni i tempi di trasporto delle merci rispetto al tradizionale percorso via Rotterdam e di collegare dunque l'Oceano Indiano, attraverso Suez, con il Golfo di Finlandia;
la creazione di reti infrastrutturali efficienti per i trasporti, unitamente agli investimenti nel campo delle reti transeuropee, rappresenta uno degli obiettivi principali della programmazione 2014-2020, come dimostra la creazione del meccanismo per collegare l'Europa, di cui al regolamento n. 1316 del 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, che determina una dotazione finanziaria di circa 33 miliardi di euro, dei quali oltre 26 destinati al settore dei trasporti;
il libro bianco sui trasporti del marzo 2011 individua dieci obiettivi, suddivisi in tre capitoli, per un sistema dei trasporti competitivo ed efficiente sul piano delle risorse. All'interno del capitolo «Ottimizzare l'efficacia delle catene logistiche multimodali, incrementando tra l'altro l'uso di modi di trasporto più efficienti sotto il profilo energetico» sono elencati 4 obiettivi, tra i quali, in particolare, il numero 3 che auspica che entro il 2030, sulle percorrenze superiori a 300 chilometri, il 30 per cento del trasporto di merci su strada venga trasferito verso altri modi, quali la ferrovia o le vie navigabili, e che tale percentuale arrivi al 50 per cento nel 2050;
il libro bianco di cui sopra indica come obiettivo primario il perseguimento del buon funzionamento del mercato interno e il rafforzamento della coesione sociale, territoriale ed economica, al fine di consentire una mobilità senza ostacoli e sostenibile, soprattutto da un punto di vista ambientale, delle persone e delle merci, permettendo l'accessibilità e la connettività a tutte le regioni dell'Unione europea;
all'interno del capitolo «Migliorare l'efficienza dei trasporti e dell'uso delle infrastrutture mediante sistemi d'informazione e incentivi di mercato» afferente sempre al libro bianco sui trasporti è contenuto l'obiettivo numero 9, che fissa per il 2020 l'obiettivo di dimezzamento delle vittime nel trasporto su strada;
è noto che lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti non può prescindere dal ripristino e dall'ammodernamento delle infrastrutture di trasporto esistenti, ove per ripristino è da intendersi quel processo volto al conseguimento dei parametri originali di costruzione delle strutture esistenti dell'infrastruttura ferroviaria associato ad un miglioramento duraturo della loro qualità rispetto allo stato in cui si trovano;
lo sviluppo delle reti, l'implementazione dei nodi e delle vie di collegamento deve sempre avvenire nel rispetto dei territori, ovvero garantendo la sostenibilità degli interventi da un punto di vista ambientale e paesaggistico;
il buon funzionamento delle infrastrutture, oltre a garantire competitività all'Europa, è essenziale per il raggiungimento dei cinque obiettivi delineati della strategia «Europa 2020», ovvero: innalzamento al 75 per cento del tasso di occupazione; aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo; riduzione delle emissioni di gas serra del 20 per cento; riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce; lotta alla povertà e all'emarginazione;
l'ammodernamento e l'adeguamento della dorsale adriatica, con particolare riferimento alla direttrice Ancona-Pescara-Bari-Taranto-Lecce, consentirebbero di agevolare ancor più il processo di collegamento tra il Mediterraneo orientale ed il Baltico e di garantire spostamenti più veloci ed efficienti di persone e merci, sempre in linea con gli obiettivi delineati nella strategia «Europa 2020» e nel libro bianco dei trasporti;
l'infrastruttura ferroviaria delle regioni meridionali del Paese, in particolare della Puglia, del Molise, dell'Abruzzo e della Basilicata, versa in uno stato di degrado e precarietà che rischia di rallentare, se non impedire, il reale sviluppo di tutte le potenzialità intrinseche nella costituzione della macroregione adriatico-ionica;
la linea ferroviaria adriatica è tutt'oggi caratterizzata, in due tratti, dal binario unico: uno di 37 chilometri tra Termoli e Lesina ed il secondo di un chilometro a nord della stazione ferroviaria di Ortona;
il raddoppio della linea Termoli-Lesina risulta coerente con gli obiettivi dei principali strumenti di programmazione, collocandosi tra gli interventi previsti nel progetto «corridoio adriatico» (1999), che, a sua volta, è richiamato a livello comunitario dal programma di sviluppo e di integrazione delle reti di collegamento con i Paesi CEEC e CIS affiancato al programma Ten-T (Trans-European network for trans);
i trasporti ed i collegamenti sono la base per lo sviluppo di territori a vocazione turistica, come la Puglia e la Basilicata;
sarebbe opportuno, al fine di favorire lo sviluppo territoriale, procedere all'ammodernamento e all'implementazione della rete ferroviaria in Basilicata, che, nonostante la sua nota vocazione culturale e quindi turistica, risulta ad oggi essere l'unica regione con un capoluogo di provincia non servita dalle Ferrovie dello Stato,
impegna il Governo:
in considerazione di tutto quanto ciò premesso e alla luce della strategicità infrastrutturale della dorsale ferroviaria adriatica, a promuovere, presso le competenti sedi europee, ogni iniziativa valida volta ad ottenere il prolungamento del corridoio baltico-adriatico lungo la direttrice Ancona-Pescara-Bari-Taranto-Lecce;
ad individuare ulteriori risorse a valere sui fondi assegnati all'Italia in attuazione della politica di coesione 2014-2020 per finanziare interventi di ripristino, ammodernamento e adeguamento della linea ferroviaria della dorsale adriatica, di implementazione e potenziamento dei collegamenti su ferro con i principali aeroporti e porti situati sulla medesima dorsale, nonché di implementazione e sviluppo della linea ferroviaria lucana.
(1-00552) «De Lorenzis, Liuzzi, Spessotto, Nicola Bianchi, Dell'Orco, Colonnese, Nesci, Brescia, L'Abbate, Cariello, De Rosa, Cristian Iannuzzi, Paolo Nicolò Romano, Zolezzi, Daga, Busto, Vacca, Del Grosso, Scagliusi, Terzoni, D'Ambrosio».
EUROVOC :rete ferroviaria
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Basilicata
riduzione delle emissioni gassose
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pianificazione dei trasporti
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